la scoperta della settimana sono le...quiches!
ma prima di tutto ringraziamo il signor Okamoto Hajime che ogni anno si inventa uno stupendo calendario con il gatto Kabamaru e la sua combriccola: buon anno del Drago a tutti, sarà uno stupendo 2012 (per inciso questi gatti mi fanno pensare ad una specie di versione giapponese di Tomcat & co). dicevo, le quiches. ed il trasloco. del trasloco dirò, che la prima settimana è andata. anticipare la sveglia alle 6.20 per ora non è una tragedia, e misteriosamente avere meno tempo e nessun paracadute casalingo per il mio pranzo da celiaca mi obbliga ad una maggiore organizzazione. ieri sera sono riuscita persino a cucire la piastrella 'giro del mondo' per la lezione di pachwork: 81 quadrati da 4.5 cm l'uno cuciti assieme (ovviamente seguendo uno schema, sennò mi sarebbbe venuto fuori un elicottero!). però temo che lo sprint durerà un paio di settimane, poi tornerò ad essere uno zombie! comunque, ho preparato l'obento tutti i giorni (il più godurioso lunedì, onigiri allo sgombro affumicato!) ma mangiare alla scrivania (in questa nuova sede non c'è una stanza in cui poter pranzare) nascosta dietro allo schermo del pc con la paura che faccia irruzione il direttore in stanza non è il massimo. ma ho un piano per i giorni di sole.
torniamo alle quiches. l'ispirazione primaria viene da due regali di Natale: un libro di ricette di Jamie Oliver (fantastiche fotografie! di cucine sufficientemente incasinate da farmi sentire quasi normale) e un super abbonamento biennale a Cucina Naturale (a Linen, wood, cotton di Akiko Mano dedicherò un post a parte!!) che mi hanno fatto tornare voglia di spignattare per bene. dieci giorni fa ho rotto il ghiaccio con un flan di zucca (e, contestualmente, la mia prima besciamella) che é andato finito prima che lo potessi fotografare (per inciso, la mia dieta zero carne e uova formaggio a volontà non ha effetti sul mio colesterolo! yeah!) poi l'altro giorno ho visto (e annusato!) la quiche che si era portata la mia cuoca/collega per pranzo e mi sono convinta al 100%. mi sono letta un po' di ricette di varie torte salate/paste briseé etc su Cucina Naturale, che ha il pregio di proporre dosi umane, che vanno bene anche se mangi solo tu, e non ricette del tipo 'usate 800 grammi di farina, 6 uova, 4 etti di burro' e cose del genere, e ho fatto delle miniquiches, 6, con pasta briseè al grano saraceno e farcitura (farcia? ripieno?) di porri.
in sostanza, ho fatto una pasta briseè con:
200 gr di farina (50 gr di farina di grano saraceno come da prontuario, 50 gr di mix coop senza glutine, 100 gr di Mix Schaer per pasta e gnocchi)
100 gr di burro
1 tuorlo d'uovo
pizzico di sale
poca acqua
setacciate le farine, aggiunto il sale, le ho impastate col burro a tocchetti e il tuorlo, ottenendo delle grosse briciole. con l'aggiunta di poca acqua (mezzo bicchiere scarso) sono riuscita a formare la classica palla, che ho lasciato riposare in frigo per un'ora, poi l'ho stesa col mattarello tra due fogli di carta da forno infarinati (e non mi è venuta per nulla uniforme come spessore, eheh!) l'ho tagliata della misura delle formine da crostatine col tagliapizza, ci ho foderato le formine (senza imburrarle, le ho coperte con carta da forno) e ho farcito queste mini quiches con un composto di: porri appassiti nel burro (e salvia) due uova, tanto parmigiano grattugiato, sale, pepe, noce moscata. in forno a 200° per 20 minuti, e con della pasta avanzata ho fatto 4 grissini. per cui domani, quiche bento. tra parentesi, sono venute pure buone.
che arrivi presto dicembre così me ne vado al cinema a vedere lo Hobbit! It's wonderful to see you, Gandalf!
anche se ho scoperto di avere un lato Steampunk...(tutto da sviluppare)