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30 March 2016

a new bento box

il mio nuovo obento, così come lo presentano sul sito Bento&Co. 

passato - o meglio, ricacciato giù in fondo - lo sconforto della scorsa settimana, che mi ha fatta andare un po' fuori tema, riprendiamo finalmente con le cose di cucina. con gli accessori, per la precisione. 
era da un po' che meditavo l'acquisto di un nuovo obento, continuamente rimandato perché, tra tutte le forme e gli stili disponibili sul mercato web, il fantomatico imbarazzo della scelta mi bloccava ogni volta. così, andando un po' per esclusione e cercando di capire quale sarebbe stato poi l'utilizzo del mio nuovo lunchbox, ho ristretto un po' il campo di ricerca: scartata la tipologia 'thermos' (si rischia che pasta/riso scuociano e che, passate 4/5 ore dalla preparazione, di caldo rimanga comunque ben poco) ho deciso di optare per un obento che fosse comunque adatto al microonde (possibilmente con valvola sul coperchio interno, perché se sei celiaca ed usi un microonde in comune con altri colleghi non celiaci, le pensi proprio tutte per evitare contaminazioni!); considerato che quasi tutti i miei obento sono rettangolari, mi son detta poi, perché non provare a cambiare forma? e proporzioni!

può sembrare un ragionamento un po' da maniaci...ma ho una lunga esperienza in fatto di obento di forma rettangolare!!! di solito sono strutturati in modo compatto, con due scomparti sovrapposti (generalmente con capienza 250ml+250ml), perfetti per il riso giapponese ma poco adatti alla pasta. e poi, sinceramente, 500 ml di capienza totale sono pochini per i mie standard!!

comprare la pellicola per alimenti on-line, direttamente dal Giappone, può sembrare una stranezza da otaku/nerd, ma, credetemi, una volta provato il 'domopak' giappo, la vostra vita non sarà più la stessa (ovvero lo rimpiangerete per sempre!!): è disponibile in varie misure e si taglia che è una meraviglia....
con queste considerazioni in mente, mi sono messa a sfogliare il sito di Bento&Co - qui si va sul sicuro - in particolare la categoria bento>round shape, ed ho trovato la combinazione ideale: un lunchbox tondo (a tema gatto nero in onore di Pichan), capienza totale 670 ml, due scomparti sovrapposti, di cui uno - quello da 400 ml - con coperchio 'valvolato' adatto al microonde.
tre obento in uno, ve lo posso garantire: quando mi porto la pasta o i noodles, utilizzo lo scomparto da 400 ml che è decisamente capiente, e in quello da 270 ml metto il 'contorno'; quando faccio le cose per bene, in puro stile giappo, vado al contrario: il contenitore da 270 ml per il riso (e magari una umeboshi come in foto!), e quello da 400 per le mie polpette veg e le verdure; e se mi manca un piano di appoggio e mi trovo a pranzare in bilico su uno sgabello - come in queste ultime settimane in aeroporto - allora faccio stare un po' di tutto nei 400ml della parte superiore e infilo in borsa un paio di 'merende' per non trovarmi impreparata in caso mi dovesse tornare fame!

con l'ordine on-line dell'obento nuovo, mi sono fatta arrivare anche un porta onigiri nuovo (con l'umeboshi, il top della goduria e, per me, l'onigiri vegano per eccellenza) e un rotolo di pellicola giapponese. ebbene si! comprare la pellicola per alimenti on-line, direttamente dal Giappone, può sembrare una stranezza da otaku/nerd/geek, ma la verità è che, una volta provato il domopak giappo, la vostra vita non sarà più la stessa e vi chiederete perché mai quello italiano sia così assurdamente impossibile da tagliare, nonostante la zigrinatura in metallo (che quello giappo neppure ha!!!).
cosa non meno importante, la pellicola giapponese è adatta al microonde e disponibile in varie misure (sarà perché deve adattarsi a ciotole di varie misure??) 15x20, 22x20 e 30x20, per cui niente sprechi.


anche per il mio compleanno, rice curry in quantità industriale! ne ho fatte due pentole e poi lo abbiamo portato da mia sorella per stare un po' più comodi! un omaggio speciale alla radice di loto - renkon - che qui trovo solo secca e che spero di riassaporare presto su suolo nipponico.
alla prossima!!

25 March 2015

Japan Autumn 2014: Shizuoka

aspettando lo Shinkansen che collega Tokyo a Shizuoka (giusto il tempo per un obento di stagione ai funghi, da consumare comodamente seduti in carrozza!). anche questa volta, non ho resistito al collage ...

Shizuoka, 5-7 novembre 2014.
approfitto di questo pomeriggio uggioso – con questa pioggia, nessun senso di colpa a rimandare il bucato e le altre faccende domestiche ad un giorno di sole! - per riprendere il racconto del viaggio in Giappone, e riprendo da Shizuoka. Tre giorni/due notti alla scoperta di una città che forse è un po' fuori dai soliti itinerari di visita del Giappone, ma che ci ha riservato tante sorprese, ed un'accoglienza calorosissima (e molto alcolica!!). Ho scattato davvero una miriade di foto, più che in altri posti 'famosi', nel tentativo di catturare l'atmosfera rilassata e vagamente hippy di questa città che si affaccia sulla baia di Suruga e che ti fa sentire un po' come un surfista in inverno.
Anche se non so precisamente come debba sentirsi, un surfista in inverno. Quanto alle atmosfere da hippy, credo che la mia percezione sia stata in qualche modo condizionata – alterata - dalle persone che ho avuto la fortuna di incontrare – il barista di Shamrock, i ragazzi della Aoi Beer e quelli di Tolvo, gli chef di Ponkichi, e la varia umanità di clienti con cui risulta sorprendentemente facile attaccare bottone! - perché la città in sé è stra-ordinariamente giapponese.  
anche se ci siamo dedicati per la quasi totalità del tempo all'esplorazione sake-gastronomica della città (ai locali di Shizuoka prevedo di dedicare un post a parte!), nelle pause analcoliche siamo riusciti a visitare qualche sito interessante. cominciamo dalla cultura, allora, facendo tappa al tempio Toshogu.
e per arrivarci, il mio primo viaggio in funicolare! La Nihondaira Ropeway - di cui custodisco gelosamente il biglietto - che ci porta nel cuore della montagna dritti al tempio Toshogu. 

La Nihondaira Ropeway. Sia dal piazzale da cui poi si accede alla funicolare che dall'alto della montagna, si gode di una bellissima vista sulla baia di Suruga, fino alla penisola di Izu

siamo dentro la montagna e la giornata è nuvolosa ma la poca luce che filtra attraverso gli alberi dà al tempio un fascino cupo che mi fa sentire proprio come fossi magicamente caduta in una delle puntate di Inuyasha (scusate, sono una inguaribile otaku...!). 
Questo tempio, che è anche Tesoro Nazionale, fu costruito nel 1617 per volere del secondo Shogun Hidetada, 19 anni prima del più famoso Tempio Toshogu di Nikko (a Nikko ci vanno tutti, io invece sono venuta qui!), e proprio qui è sepolto Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato dei Tokugawa. 


lo so, magari la pozza strapiena di girini poteva non essere il soggetto più interessante da fotografare ma erano davvero secoli che non ne vedevo così tanti. tra l'altro girino in giapponese si dice 'otamajyakushi', non tra le parole più semplici da ricordare!

girini al tempio Toshogu!
anche se dalle fotografie può non sembrare, c'era parecchia gente, tanto che, per avere il timbro del tempio sul 'goshuincho' (una sorta di quaderno a soffietto, con la copertina in tessuto decorata con motivi 'stagionali', su cui si raccolgono i timbri dai vari templi che si visitano), mi hanno ritirato il quaderno all'entrata dandomi un cartoncino con il numero per ritirarlo poi al ritorno!! ci sono rimasta quasi male, di solito mi piace aspettare mentre il monaco 'di turno' mi stampiglia e calligrafa il quaderno, così posso sbirciare indisturbata una dimostrazione 'esclusiva' di shodou (arte della calligrafia, appunto!).


oltre ai girini, ho fotografato anche alcuni dei coloratissimi fregi del tempio. in un giorno di sole devono essere davvero sgargianti.



dal piazzale che si apre di fronte all'edificio della funivia (che ospita anche un grande negozio con i prodotti locali tipici) si gode di una bellissima vista sulla baia: la spiaggia in basso, però, non era gremita di surfisti, ma di serre per le fragole!! comunque, tra i prodotti tipici di Shizuoka, in testa c'è il tè verde, seguito - forse a pari merito - dal wasabi. e poi c'è, ovviamente, la Tamiya!!
un po' di link 'utili':
Kuretake Hotel Shizuoka (abbiamo dormito qui) fantastico il set di bagnoschiuma, shampoo e balsamo all'earl grey!
Tempio Toshogu di Shizuoka
Shizuoka Guide

Sul goshiuncho
i colori di Shizuoka

08 November 2014

Meiji Jingu Harajuku Kamawanu Shibuya Shimokitazawa Kichijouji

ovvero tutto quello che sono riuscita a fare in un giorno, tralasciando le varie pause, raccontato per immagini. più che altro perchè sono reduce da due giorni altamente alcolici e insonni ( nel senso che bevendo e chiacchierando e bevendo si son fatte le quattro di notte) per cui più di cosi non riesco a fare!

04 November 2014

cronaca di una serata a Kichijouji


ovvero, eccomi arrivata in Giappone! il mio cuore e' finalmente ricomposto, in pace, nel paese a cui appartiene. questa volta abbiamo affittato un mini appartamento a Kichijouji, una delle zone piu'ambite e a misura d'uomo di Tokyo. una specie di vacanza nella vacanza, perche' di giorno giriamo come trottole e la sera torniamo in un luogo che quattro anni fa era meta preferita dei nostri pellegrinaggi a zonzo per la citta'.


e la prima serata qui, dopo 13 ore di volo, e' stata inaspettatamente lunga, piacevole e alcolica! partendo dalla zona di 
ハーモニカ横丁 (Hamonika yokochoo), un dedalo di stradine stracolme di baretti, localini, izakaya etc etc. spiedini di funghi shiitake e porri, tofu al naturale e .... vino di prugne! visto che la birra non la posso bere. 


mi ero scordata che qui, ad ogni angolo, senti profumo di cibo! tanto cibo, di ogni nazionalita', ad ogni ora, in ogni forma!


con la celiachia qui non e' facile, ero riuscita ad individuare un negozietto specializzato in onigiri con tanto di tabella degli allergeni, ma, a giudicare dagli effetti, forse sara' meglio che me li prepari da sola! (allo scopo ho gia' acquistato il primo obento)

pero' che buoni. onigiri al parco Inokashira in una giornata d'autunno, il massimo della goduria!

12 September 2013

verdure da Sant'Erasmo, un obento, una micia e un libro nuovo


c'è che mia sorella, in questo preciso istante, probabilmente si sta sposando, o si è già sposata e si sta godendo il pranzo di nozze (ma saranno più o meno in 5, una cosa minimal!). la location - si dice così- è questa: Holman Ranch
da un po' non preparavo un obento come si deve, considerate le recenti restrizioni alimentari, ma l'attività di catsitting dalla Tea è stata l'occasione per una mini bento-cena per due, una specie di picnic sul tavolo di un architetto, con vista sopra i tetti di Venezia e campanile di San Marco a vegliare da lontano.
久しぶりのお弁当作り! テアにゃんの面倒をみながら、彼と一緒にお弁当ディナーにしました。ところで、お姉さん結婚しました!昨日のよる(アメリカ時間午後六時半)。結婚式のロケーションはこちらでございます!Holman Ranch


di per sè, nessuna ricetta speciale (a parte la frittata che ha attirato l'attenzione della Tea, non si riusciva ad allontanarla: mais + pancetta). il pomodorino che si intravede vicino ai cavoletti di bruxelles ed il radicchio scaltrito con le carote arrivano direttamente dall'isola di Sant'Erasmo, il grande orto di Venezia. non sono verdure 'da supermercato', le crescono e raccolgono due ragazzi che hanno i campi sull'isola/orto e che, con un intelligente sistema di ordini via e-mail, le distribuiscono in quattro cinque zone in città, a giorni e orari fissi, con la loro barca. più in basso li potete vedere arrivare in canale vicino alle Fondamenta Nuove dove vado a ritirare le mie.


 magica Tea

questo il bottino della spesa di oggi, dalla foto non credo si capisca ma la zucca e il cappuccio sono enormi e mi sono spaccata la spalla a portarmi la spesa a casa, mi è uscito pure un livido orribile! la verduna a sinistra, per me una assoluta novità, è un cavolo rapa. ho giocato un po' con gli effetti speciali della mia canon, per questa foto!
お弁当に入れたプチトマトとチコリはSant'Erasmo島で取り立ての野菜です。久しぶりにVeneziaの北の潟にあるこの島の野菜を注文しました。というのは、電子メールで週間の野菜リストを受け取ったら、注文して、所定の場所と時間に届いてもらえます(下の写真、船で野菜を持ってきてくれるCarloとClaudio)。安くて、無農薬で美味しいです。今度は、南瓜とキャベツはでっかい!昔からSant'Erasmo島のこと「Veneziaの野菜畑」と呼ばれてて、野菜はもちろん、葡萄も植えていて、この島の特徴の野菜に中心するお祭も行われています: 春には「Violet artichoke」の祭で、秋は「葡萄のしぼり汁」の祭が行われています。祭の日には水上バスは何時も乗れないくらいこんでいますよ。



e questo è l'arrivo (ehm...manca la barca perché la foto mi si è capovolta e non riesco a caricarla dritta, la prossima volta farò meglio!) qui sotto, la consegna/smistamento borse. per tutta l'estate non ho fatto ordini, visto che più o meno mi sono limitata a mangiare cetrioli ed anguria, ma ora che comincia la stagione delle zucche ho deciso di riprendere regolarmente questa sana abitudine di spesa. è decisamente più rilassante rispetto al supermercato, con l'occasione mi faccio un giretto nelle mie vecchie zone e le verdure sono raccolte il giorno prima della consegna, davvero deliziose. i pomodorini sono eccezionali, tant'è che non mi hanno neppure dato fastidio in bocca.


e questa è l'isola di Sant'Erasmo, Laguna Nord, come appare da google maps. in vaporetto la si raggiunge in mezz'ora circa, 723 abitanti molto fortunati, orti, vigneti, un agriturismo con noleggio biciclette, la Torre Massimiliana che difendeva la bocca di Porto del Lido e che ora ospita mostre durante la Biennale e un paio di sagre frequentatissime dai veneziani, quella del carciofo violetto di Sant'Erasmo a maggio e quella del mosto ad ottobre (non ci sono mai andata perché ogni volta non riesco a salire in vaporetto dalla ressa...nessuno mi da un passaggio in barca??)



e questo è il mio ultimo acquisto on-line. dal viaggio in Giappone, ho una specie di ossessione/mania per i caffè 'alla giapponese', non solo per i set menù strepitosi che offrono ma anche per lo stile unico che di solito li rende speciali e diversissimi l'uno dall'altro (infatti sto collezionando una serie ragguardevole di riviste di arredamento a tema 'caffè'), non ce n'è uno uguale, a meno che, ovviamente, non si tratti di catene. Rose Bakery non è proprio proprio giappo, e neppure un caffè, bensì una bakery, appunto, dove si può fare colazione, pranzare o fare merenda. la si trova a Parigi, Londra e Tokyo. io non ci sono neppure stata ma l'ho scoperta attraverso il blog di un'amica giapponese che ci va spesso e che si è presa il libro, non ci ho pensato molto - tanto più che qualche ricetta è gluten-free - ordinato, mi è arrivato oggi e anche se l'ho appena sfogliato, mi piace un sacco: mi piacciono le foto - così diverse dalle pubblicazioni italiane, hanno la vita e la confusione che regna nelle cucine vere, ci sono i clienti, con i loro bambini che fanno merenda, le giovani pasticcere di Rose Bakery al lavoro, pure i fornitori e la stagnola del burro abbandonata nel lavello! tutto ha pari dignità - e mi piace la filosofia di Rose Carrarini, che ogni ricetta anche se la segui alla lettera verrà sempre diversa ma va bene così. 
Last but not least, とても気に入り友達の日本人のブログのおかげで>> この本のことを発見しました。教えてくれてありがとう、 クレオさん!定番メニューとかカフェスタイルが大好きでこの一冊から色々な風にインスピレーション取れるでしょうね!料理は勿論、店内の雰囲気もお客さんの顔もとても気持いいです。やっぱり、思った通り、買う甲斐がありました。


questa la pubblicano anche su amazon per cui non mi sento troppo in colpa ad averla replicata. tanti scones, plum-cake, ma anche piatti da pranzo come i risotti e le zuppe, ma quello che davvero mi fa impazzire sono le mini quices quadrate. sarà che da quando le ho provate ho avuto un'illuminazione, ma in questo caso è la forma che mi piace. quadrate sono molto più carine! (e sospetto più facili da modellare...). ma guarda che bella micia che c'è sul divano....





21 January 2013

Comple-blog! ブログの誕生日

ho scelto le foto un po' tra le mie preferite, di questi otto anni di blog. eh sì, di solito le date, gli anniversari, scivolano via silenziosamente e me ne ricordo sempre troppo tardi, ripromettendomi di fare meglio l'anno dopo (i buoni propositi). che me ne sia ricordata stavolta, è un caso. avevo appena salvato un post per pubblicarlo più avanti e per curiosità ho fatto un viaggio all'indietro, per controllare quale fosse la data di inizio (mi pareva febbraio) ed è domani! 
il 21 gennaio di 8 anni fa, davo inizio a questo blog! 
per una buona continuazione....
八年前の一月二十一日にこのブログが生まれてきた!おめでとう!!
これからも、頑張りまーす!

il mio obento preferito, di tutti i tempi, tra tutti i miei obento!
i miei primi ravioli 

23 February 2012

due gatti, una casa ed un cuore

fotografata stando in piedi sul letto! ci sono due gatti, una casa ed un cuore
Torachan che staziona perennemente vicino al termosifone
 un post sintetico con tante foto, come al solito. il pc fisso continua a non accendersi e sul netbook non ho neppure il pacchetto office, per cui scrivo col blocco note (del netbook) tenendo aperto anche njstar per quelle poche pochissime parole in giappo che infilo qui e là. mi attendono le ultime due lezioni di patchwork e un luungo lavoro di trapuntatura a mano, visto che, come si vede dalla foto, la futura coperta è diventata abbastanza grande! finita questa, anzi, in parallelo con la trapuntatura, mi dedicherò a qualche lavoro più piccolo, rigorosamente giappo.

il 'pranzo del sabato'

le mie polpettine macrobiotiche
e poi l'obento. ho ricominciato a prepararlo con regolarità, dopo aver preso le misure alla mia scrivania che ora è anche la mia tavola da pranzo. per ora nessuno si è lamentato, e, parlato col mio medico per un eventuale certificato 'è celiaca fatele mangiare le cose che si prepara a casa', mi sono un po' tranquillizata.
non siamo un ufficio pubblico, mangio durante la mia pausa e comunque il mio lunch box è 'comodo' da mangiare (niente lunghissimi spaghetti al pomodoro che fanno schizzare sugo dappertutto e tutto hitokuchi, ovvero 'singolo boccone'). l'obento della settimana, di estreema soddisfazione: riso integrale con carote (notare la meraviglia del mio stampino a forma di foglia di ginko), polpette macrobiotiche noci+broccoli, zucca+pioppini trifolati, spinaci con sesamo e mezzo uovo sodo. gli obento no carne stanno diventando la regola e la cucina giapponese macrobiotica è un'ispirazione quotidiana.

e questo è il menù del sabato (fumante!) la mia versione della zuppa giapponese in mancanza di miso (merita un capitolo a parte), polpette marcobiotiche con finocchi e carote al sesamo, zucca e broccoli al vapore, irimame (fagioli di soia croccanti, a cui ho aggiunto del tamari. di solito si mangiano il 3 febbraio, giorno di Setsubun) e riso.

velocemente, la ricetta per le polpette. copiatela ma solo in cucina!
per 8 polpette medio piccole
:: le cime/fiori di un amorino cotte a vapore
:: dodici noci, più o meno, tritate grossolanamente
:: una patata rossa di medie dimensioni
:: qualche cucchiaio di farina Schaer Mix b, in mancanza di questa anche Mix it DS va bene
:: sale pepe, poco olio di semi di girasole
:: tamari (garantito senza glutine) q.b.

in una ciotola riunite i broccoli schiacciati con la forchetta, le noci tritate, la patata sbucciata e grattugiata finissimamente, sale e pepe e amalgamate un po' prima di aggiungere la farina. tre cucchiai da minestra di farina dovrebbero bastare, comunque andate a tatto ed impastate con le mani fino ad ottenere un impasto consistente e non troppo bagnato. ungetevi le mani con dell'olio e formate delle piccole polpette schiacciate.
scaldate in una padella antiaderente poco olio e disponetevi le polpette, abbassate la fiamma e coprite lasciando cuocere circa 6 minuti per lato. per caramellare ed insaporire le polpette, aggiungete uno o due cucchiai da minestra di tamari e alzate la fiamma, rigirando le polpette in modo che si insaporiscano per bene! sono buone!

 


gi irimame si preparano il giorno di Setsubun, il 3 febbraio

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