29 January 2012

album

takikomigohan, kabocha to kinoko (pioppini!)
avevo scordato che la mia ormai non più nuova canon è dotata di una funzione fighissima, che mi permette di ridimensionare le immagini e 'salvarle x web' direttamente dalla macchina, senza bisogno di usare il mio lentissimo programma di fotoritocco nel mio lentissimo netbook! (il pc fisso ormai non mi si accende più...chissà che gli ho fatto)
今日作ったたきこみご飯:かぼちゃとピョッピニ茸



dettaglio del plaid giapponese che mi ha regalato la mia amica M. questo è il patchwork che voglio arrivare a fare (mi manca qualche tessuto). 日本人の友達からもらった素晴らしいキルト(日本物)
ところで、 NHKこんなドラマが始まった!キルトの家


e questa è la micia che si è intrufolata tra pantaloni e sciarpe nel mio disordinatissimo armadio.
洋服だんすの中に。。。トラちゃんが入っちゃった!

26 January 2012

13 su 15


13 piastrelle su 15 sono pronte, e alla fine il mio imparaticcio (ovvero il progetto-guazzabuglio che ogni quilter principiante deve affrontare all'inizio della sua carriera) sarà grande più o meno come un copriletto singolo, non male!

alla quasi decima lezione ho imparato a dire piastrella invece di mattonella (...), non ho imparato ad essere precisa e ordinata ma entrambe queste caratteristiche sono finite nella lista di buoni propositi per il 2012, ho capito che mi specializzerò in log cabin, zig zag, casette e crazy patchwork (vedi cuore), ma soprattutto che, anche nel quilt/patchwork, le vette più alte le raggiungono i giappi! in parte il merito è delle stoffe meravigliose che producono, in particolare i cotoni blu 'indigo' e quelli con motivi tradizionali (un giorno farò una foto d'insieme della mia collezione di stoffe giappe, un giorno, avrò anche il coraggio di usarle, spero!). 


in parte del loro dna. la giapponesità non si impara, ci dobbiamo limitare alla contemplazione! e alla traduzione. comunque, a proposito della piastrella country cottage, questo era un lavoro tutto a tema, appeso sulle scale nella guesthouse Irori Sosuke a Takayama.  purtroppo avevo ancora la vecchia fuji, e ho scattato la foto di contrabbando (ma la prossima volta non credo mi farò tutti questi problemi) così le diverse stoffe si indovinano a malapena, però mi serve per l'ispirazione. il mio imparaticcio, 15 piastrelle, tra cui due gatti, una casetta e un cuore di ritagli di tessuto. sempre fedele a me stessa.


infine, la seconda quiche, di dimensione normale, con farcia di salmone e broccoli. ho sbagliato l'impasto perché ho agguantato una delle farine a caso, e non era mix coop ma farina di riso, così la consistenza alla masticazione era più sabbiosetta, ma devo dire ugualmente buona (più sbriciolosa al momento di tirarla). per il ripieno ho usato un filetto di salmone (davvero poco, non più di 200 gr) due uova, broccoli al vapore, Vegetale Cuisine della Probios (panna di soia, una scoperta in effetti, buona!), sale pepe e noce moscata.

buona calda, ancora meglio a temperatura ambiente il giorno successivo.

 

12 January 2012

あきらめない 夢は自信になります

la scoperta della settimana sono le...quiches!
ma prima di tutto ringraziamo il signor Okamoto Hajime che ogni anno si inventa uno stupendo calendario con il gatto Kabamaru e la sua combriccola: buon anno del Drago a tutti, sarà uno stupendo 2012 (per inciso questi gatti mi fanno pensare ad una specie di versione giapponese di Tomcat & co). dicevo, le quiches. ed il trasloco. del trasloco dirò, che la prima settimana è andata. anticipare la sveglia alle 6.20 per ora non è una tragedia, e misteriosamente avere meno tempo e nessun paracadute casalingo per il mio pranzo da celiaca mi obbliga ad una maggiore organizzazione. ieri sera sono riuscita persino a cucire la piastrella 'giro del mondo' per la lezione di pachwork: 81 quadrati da 4.5 cm l'uno cuciti assieme (ovviamente seguendo uno schema, sennò mi sarebbbe venuto fuori un elicottero!). però temo che lo sprint durerà un paio di settimane, poi tornerò ad essere uno zombie! comunque, ho preparato l'obento tutti i giorni (il più godurioso lunedì, onigiri allo sgombro affumicato!) ma mangiare alla scrivania (in questa nuova sede non c'è una stanza in cui poter pranzare) nascosta dietro allo schermo del pc con la paura che faccia irruzione il direttore in stanza non è il massimo. ma ho un piano per i giorni di sole.


torniamo alle quiches. l'ispirazione primaria viene da due regali di Natale: un libro di ricette di Jamie Oliver (fantastiche fotografie! di cucine sufficientemente incasinate da farmi sentire quasi normale) e un super abbonamento biennale a Cucina Naturale (a Linen, wood, cotton di Akiko Mano dedicherò un post a parte!!) che mi hanno fatto tornare voglia di spignattare per bene. dieci giorni fa ho rotto il ghiaccio con un flan di zucca (e, contestualmente, la mia prima besciamella) che é andato finito prima che lo potessi fotografare (per inciso, la mia dieta zero carne e uova formaggio a volontà non ha effetti sul mio colesterolo! yeah!) poi l'altro giorno ho visto (e annusato!) la quiche che si era portata la mia cuoca/collega per pranzo e mi sono convinta al 100%. mi sono letta un po' di ricette di varie torte salate/paste briseé etc su Cucina Naturale, che ha il pregio di proporre dosi umane, che vanno bene anche se mangi solo tu, e non ricette del tipo 'usate 800 grammi di farina, 6 uova, 4 etti di burro' e cose del genere, e ho fatto delle miniquiches, 6, con pasta briseè al grano saraceno e farcitura (farcia? ripieno?) di porri.

in sostanza, ho fatto una pasta briseè con:

200 gr di farina (50 gr di farina di grano saraceno come da prontuario, 50 gr di mix coop senza glutine, 100 gr di Mix Schaer per pasta e gnocchi)
100 gr di burro
1 tuorlo d'uovo
pizzico di sale
poca acqua

setacciate le farine, aggiunto il sale, le ho impastate col burro a tocchetti e il tuorlo, ottenendo delle grosse briciole. con l'aggiunta di poca acqua (mezzo bicchiere scarso) sono riuscita a formare la classica palla, che ho lasciato riposare in frigo per un'ora, poi l'ho stesa col mattarello tra due fogli di carta da forno infarinati (e non mi è venuta per nulla uniforme come spessore, eheh!) l'ho tagliata della misura delle formine da crostatine col tagliapizza, ci ho foderato le formine (senza imburrarle, le ho coperte con carta da forno) e ho farcito queste mini quiches con un composto di: porri appassiti nel burro (e salvia) due uova, tanto parmigiano grattugiato, sale, pepe, noce moscata. in forno a 200° per 20 minuti, e con della pasta avanzata ho fatto 4 grissini. per cui domani, quiche bento. tra parentesi, sono venute pure buone.

che arrivi presto dicembre così me ne vado al cinema a vedere lo Hobbit! It's wonderful to see you, Gandalf!
anche se ho scoperto di avere un lato Steampunk...(tutto da sviluppare)


02 January 2012

di nuovi inizi

Piazza San Marco, 31 dicembre 2011


sto cercando di abituarmi all'idea che, a partire da mercoledì, attraverserò Piazza San Marco tutte le mattine per andare in ufficio, visto che il fatidico giorno del trasloco aziendale è arrivato. oggi ho fatto un salto a casa in pausa pranzo - da mercoledì sarò troppo lontana - e a passo normale mi ci vogliono 5 minuti 5. la mattina un po' di più perché faccio tappa caffè. da dopodomani dovrò rivedere un po' abitudini ed orari - di certo anticipare la sveglia di mezz'ora su per giù, e prepararmi una lunch bag che preveda merenda thermos e un obento adatto ad un ufficio che non ha cucina (niente frigo, niente microonde), da consumare alla scrivania. sarà interessante trovare nuove soluzioni, e se finora mi lamentavo del poco tempo a disposizione per studio e hobby vari, adesso sì che dovrò rimboccarmi le maniche per incastrare tutto. stranamente, non sono preoccupata. i cambiamenti, i nuovi inizi, mi hanno sempre spaventata. ma la paura riaccende il cervello e le emozioni, e non sempre le cose spaventose sono ...  terribili. anzi. a volte sono giusto quello di cui abbiamo più bisogno.
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