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10 January 2016

Spice up your 2016! riso al curry Japanese style

la ricetta di uno dei piatti più amati e popolari in Giappone, il rice curry (raisu kare- o kare- raisu) rivisitata e corretta: senza glutine e vegan friendly! 
amo visceralmente le liste. e la lista dei buoni propositi che di solito si stila ad inizio anno non fa eccezione. a proposito, auguri a tutti! contavo di scrivere un post festivo/festaiolo entro la befana ma siamo già arrivati al 10 gennaio. allora facciamo in modo che non si accumuli ulteriore ritardo, va'!

dicevo, amo le liste ma quest'anno, invece di compilare la mia personale hit parade delle cose da fare - ehm, saltuariamente - nel 2016 e trascriverla sul frontespizio dell'agenda nuova, ho adottato un altro approccio: il 1 gennaio ho dedicato un po' di tempo - variabile, dai 10 ai 50 minuti - ad alcune delle mie passioni, con l'idea che 'se fai yoga il primo dell'anno, fai yoga tutto l'anno'. 10 minuti di Sun Salutation, 50 minuti di sferruzzamento e 40 minuti dedicati ai kanji. Dal 1 ad oggi, i ferri da maglia non li ho più presi in mano, ma ho fatto yoga quattro volte e giapponese due volte, al posto dell'aperitivo. mi considero soddisfatta.
Certo, il blog è rimasto fuori, ma in questo caso, se non ho perso l'entusiasmo in dieci anni, probabilmente non lo perderò più. 

e come inaugurare l'anno nuovo se non con una ricetta? uno dei piatti 'nazionali' in Giappone, amatissimo, anche se non autoctono, che può diventare un comfort food invernale irrinunciabile: il rice curry, raisu kare- o kare- raisu che dir si voglia, è speziato, scalda il corpo e l'anima e si può preparare in diverse varianti - con carne o vegetariano - risultato garantito. Che voi seguiate la ricetta alla lettera o che decidiate di cambiare le proporzioni delle verdure da utilizzare nella preparazione - a seconda dei vostri gusti o di quello che avete a disposizione in dispensa - la base di zenzero, salsa tamari e sake abbinata alle spezie 'classiche' (curry e garam masala) che caratterizza la versione giapponese del curry non vi deluderà.


ed allora, ecco la ricetta, per la quale mi sono basata sulla versione 'vegetariana' di curry giapponese dell'Asante Sana Caffè pubblicata su una delle mie riviste preferite.  
le verdure di base che ho utilizzato sono quelle in foto: porri, zenzero (per il battutto/soffrtitto di base) carote, patate, zucca, pioppini. e per le spezie, curcuma, curry e garam masala (la versione meno piccante).

Ingredienti
:: 1 spicchio d'aglio pelato e tritato, 1 spicchio d'aglio intero

:: 1 porro piccolo tritato 
:: 1 pezzetto di radice di zenzero pelata e tagliata a listarelle sottili (io uso il pelapatate!)
:: 2/3 patate medie
:: 1/2 zucca (qualità delica) privata dei semi e della scorza:: 2 carote
:: una vaschetta di funghi pioppini (300-400 gr)
:: 250 ml di passata di pomodoro
:: 1/3 cup di salsa tamari
:: 1/2 cup di sake (vino di riso giapponese) o di vino bianco secco

:: 200 ml di acqua
:: 2 cucchiaini di zucchero di canna
:: 1 cucchiaino di garam masala
:: 1 cucchiaino di curry (madras, dolce)
:: una punta di cucchiaino di curcuma


innanzitutto, curate i funghi pioppini e cucinateli in una padella in modo classico (olio aglio in camicia e un po' di sale): ci vogliono più o meno 20 minuti per cui potete ottimizzare i tempi preparando nel frattempo il trito di porro, aglio e zenzero e tagliando le verdure a tocchetti. 

in una casseruola antiaderente (io ne uso una da 23 cm abbastanza alta), fate appassire l'aglio, il porro e lo zenzero con un po' d'olio, quindi saltate per qualche minuto anche le carote. aggiungete i funghi e continuate la cottura per altri 5 minuti. in un misurino per liquidi capiente (io uso quello in dotazione alla mia macchina per il pane!), mescolate il tamari, il sake e lo zucchero, versateli nella casseruola con carote e funghi e portate ad ebollizione. aggiungete a questo punto le patate e la zucca, quindi coprite con la passata di pomodoro allungata con l'acqua, in cui avrete sciolto anche le spezie. mescolate per bene e, quando il liquido di cottura avrà ripreso a bollire, abbassate la fiamma e fate andare, a pentola coperta, per circa 25-30 minuti, fino a che zucca e patate saranno teneri e pieni del sapore - e del calore - delle spezie.

ed il riso giappo? preparatelo seguendo le istruzioni qui!


tips per celiaci
ovviamente la ricetta che presento qui è rigorosamente gluten-free. io uso il tamari (ovvero una salsa di soia particolare, senza frumento, fatta solo con acqua, soia e sale) della Lima Food che trovo nell'erboristeria vicino a casa (per quanti fossero a/di Venezia, si tratta di Herby in Ruga Giuffa) ma il garam masala e il curry presentano un po' di problemi sulle 'garanzie' di non contaminazione con farine 'altre'. io mi trovo bene con quelli della TRS (www.trs.co.uk) che reperisco facilmente da Rizzo (quello dei cibi entici, vicino a Rialto) anche perché ho l'ulteriore problema di essere allergica anche alla cannella! Potete comunque usare la vostra marca 'di fiducia' o prepararlo in casa, persino, seguendo le innumerevoli ricette dell'immenso world wide web (o su about.com)


questa ricetta vi ha ingolositi? o preferite il curry 'all'indiana' con il riso basmati? bè, qualsiasi sia la vostra preferenza, stop by and let me know!


16 October 2014

Una mostra (un quadro) e una ricetta


la mostra è 'Hiroshige. Da Edo a Kyoto vedute celebri del Giappone', una raccolta di oltre 400 opere del maestro dell'Ukiyo-e Utagawa Hiroshige dalla collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia. La mia è stata una visita lampo, nel giorno dell'inaugurazione che ha coinciso con la prima delle giornate Europee del Patrimonio, ingresso ad un euro. Qualche scatto frettoloso con il cellulare e la voglia di tornare a godermi la mostra con un po' più di calma. 
Anche il palazzo in sè è interessante ma, se non siete appassionati di architettura ed interni, le Quattro visioni dell'Aldilà di Hieronymus Bosch conservate all'interno del palazzo meritano da sole la visita.

Hiroshige. Da Edo a Kyoto, vedute celebri del Giappone
Al Museo di Palazzo Grimani a Venezia, fino all'11 gennaio 2015.
Attenzione!!! la mostra è stata prorogata fino al 1 marzo 2015!
Apertura lunedì dalle 8.15 alle 14, da martedì a sabato 8.15-19.15, domenica 10.00-18.00.
Castello 4858, vicino a campo santa Maria Formosa
www.palazzogrimani.org

If you love Japanese Ukiyo-e, do not miss Hiroshige's exhibition in Venice, Palazzo Grimani, Castello 4858, on until January 11, 2015 > extended until March 1, 2015
More than 400 works on display, including the complete collection of views of the old Tokaido, from Edo to Kyoto.



 e questo qui sotto è il mio primo Luke Chueh. devo ringraziare la mia amica Barbara che me lo ha fatto scoprire, un bel po' di anni fa, eh?  non ero mai riuscita a trovare qualche sua opera on-line, questa è una stampa (di altissima qualità) numerata, che ho scovato in una galleria d'arte di San Francisco, Spokeart. Titolo 'Hand roll'.....

Luke Chueh, Hand Roll 
dunque, una mostra, (un quadro) e una ricetta. l'ispirazione per la ricetta, rice curry vegetariano alla giapponese, viene da un libro giappo di cucina bio e macrobiotica acquistato una vita fa su amazon japan. premesso che il curry rice/rice curry (con carne) è molto popolare in Giappone, bè, non potevo non provarci. ho preferito la versione vegetariana (e vegana) visto che carne non ne mangio, e mi sono buttata sulle spezie perché, nonostante mesi di dieta in bianco, i problemi che mi porto dietro da un po' non vogliono proprio saperne di risolversi. stufa di fare il giro di 20 specialisti, ho reintrodotto un bel po' di sapori forti senza 'peggioramenti', per cui, ma sì, chio se ne frega!


le verdure di base che ho utilizzato sono queste in foto: porri, zenzero (per il battutto/soffrtitto di base) carote, patate, zucca, pioppini. e per le spezie, curcuma, curry e garam masala (la versione meno piccante). se mi deve bruciare la bocca, almeno che sia per un buon motivo!


il risultato è stato un curry profumatissimo, saporito ma leggero (e inaspettatamente facile da digerire, credo grazie alle spezie, nonostante abbia usato in abbondanza sia olio che burro chiarificato!) con un sughetto spaziale. il sapore più sorprendente è stato quello della zucca, che ha assorbito tutti i sapori e i profumi delle spezie, da rifare almeno una volta a settimana!


la ricetta - ancora in fase di studio - prossimamente (spero già stasera), perché oggi pomeriggio 'mi mandano' ad un corso a Padova per cui devo prepararmi.
non so se dalla fotina qui sotto si riesca ad intuire, ma il sughetto era davvero goloso.


per la cronaca ed i posteri, sono in fase di preparazione pre-vacanze. ovvero, ho il biglietto aereo, l'appartamento a Tokyo, il Japan RailPass. al momento sono in 'vediamo un po' cosa riuscirò ad impacchettare, sperimentare, vedere e mangiare in queste due settimane di Giappone'.
3 - 16 novembre.

20 October 2013

Mele a Mel 2013

anche quest'anno la salamandra che abita di fronte a casa in montagna, a quanto pare, ci stava aspettando! devo indagare, però, perché rispetto alla foto che le ho scattato lo scorso anno, le macchie gialle sono cambiate e non so se sia lei che muta nel tempo o una sua parente! comunque, si è mostrata il primo giorno, e l'ultimo, di questi 5 giorni di microvacanza autunnale + ormai tradizionale gita a Mele a Mel. ho fatto una marea di foto, nessuna di pregio ma l'idea più che altro è di cogliere l'atmosfera che si respira alla sagra, i colori dell'autunno sulle nostre montagne e il tripudio di zucche che sempre mi conquista. uniche note negative, quest'anno c'era - paradossalmente - troppa gente (ma alle sagre non deve essere così?) un po' meno gastronomia e agroalimentare e più 'cianfrusaglie'.
今年もMelへ行ってきました!Mele a Mel と 言う林檎の祭は毎年この時期ぐらいに行われていてそれと同時に彼の誕生日もありましたので一週間仕事を休んで一緒に山ヘのミニーバカンスにしました。写真は何枚撮りましたが、そんなに上手
く撮れなかったんですが、すこしだけ祭の雰囲気を伝えたらいいなあと思っております。去年と比べると人が多くて、食品が少し減ってちょっとだけ残念んだと思いますが、天気がよくて、ラッキーでした。

今年も山の家の近くに住んでいる山とかげが顔をだしてくれました


EDIZIONE 2012 QUI >

Veneto地方の様々な田舎街はこの時期になると、秋祭で賑やかになります。秋祭というと、実は今の季節の特別な農業生産物の祭ということですよね。
例えば、秋にはCombaiという街で栗の祭、Melという街で林檎の祭が行われていますが、秋から冬に入ったらレッドチコリの祭もあります。
Melという街は山のバカンスの家から近くて今年私達もあそこの林檎の祭にいってきました。街の名前にも面白いところがあるよ。 林檎はイタリア語で「Mela」というから、イタリア語で 「Mele a Mel」という祭です。

bancarelle in piazza a Mel
街の最も広い広場での屋台


in uno dei cortili principali della città, aperti per l'occasione, la tradizionale mostra di prodotti locali, soprattutto mele! - quest'anno un po' meno ricca rispetto alle edizioni passate: pochi fagioli, niente rape, soprattutto mele e zucche! e tante (troppe) zucche ornamentali. se non le puoi mangiare, che gusto c'è? ma ho l'impressione che in questo ci sia un po' lo zampino di Halloween....

a quanto pare, la passione per i bonsai è davvero radicata in zona, perché anche quest'anno uno dei cortili più belli di Mel ospitava una mostra tutta dedicata a quest'arte giapponese, con tanto di dimostrazioni di esperti locali.

今年も盆栽の展覧会がありました!やっぱり、大人気ですね!



 林檎の色々な種類のディスプレー



ミツバチの巣箱もありました


林檎の屋台
と。。。作りたての林檎ジュース
succo di mela spemuto al momento! ne abbiamo bevuti quattro 'goti' a testa...


 作りたての林檎ジュース



 農家の動物たちもいました (ケージの中にいて。ちょっと可哀相でした)


 食べられなくてディスプレーだけの南瓜。。。食べられないと意味はない!!



祭の三日間には、普通は訪れられない民家の中庭には色々な屋台の準備をして様々なエベントも行われていて祭の一番面白いところだと思います。この中庭を見るたびに羨ましく思ってしまいます!
l'aspetto eccezionale di questa manifestazione è che le varie bancarelle e gli eventi previsti nel programma vengono allestite/svolti in quelli che sono i cortili privati delle case di Mel, che solo in questa occasione vengono aperti al pubblico, di solito ciascuno con un tema specifico. e per tutto il resto dell'anno, bè, c'è qualche fortunato abitante del paese che se li gode!



 ecco, questo è quello che io definisco artigianato!


150キロの南瓜
と。。。南瓜アイスクリーム




 街の建物は外から見ると中にはこんなに立派な部屋があるなんて想像できないでしょう!
a vedere da fuori le facciate dei palazzi, è difficile immaginare che nascondano dei piccoli tesori di nobiltà montanara!


tante bancarelle di 'souvenir' di provenienza non meglio specificata (vivendo a Venezia e bazzicando le sagre e le fiere in giro per il Veneto, ormai capisco quando qualcosa è fatto davvero 'a mano' e qui molte cose sembravano prodotte in serie, ahimè!)



23 September 2013

Today's menu





日曜日はタジン鍋料理にします。実はレンジでタジン鍋を使って豚むし鍋です。
時間短縮で美味しい!
豚ばら+キャベツ+椎茸のむし鍋
南瓜+芽キャベツの煮物(椎茸ー昆布だし)
ご飯ん(たっぷり)
そば粉のクレープ(はちみつ)
林檎

25 August 2013

montagna, terza parte! scones vegan senza glutine alla zucca

ed ecco ancora un po' di foto delle vacanze...questa è stata una cena un po' speciale per me, perché adoro spiluccare salumi e formaggi con le mani accompagnadoli con dei buoni paninetti. e, possibilmente, una birra ghiacciata (che puntualmente il mio stomaco ha pagato...)! e questi scones alla zucca, profumati di rosmarino e miele di castagno, sono stati davvero un'ottima invenzione, dovendomi arrabattare con gli ingredienti con cui al momento mi sento tranquilla. anche perché, diciamocelo, che io eviti il burro, lo yogurt, il latte ma poi mi mangi belle fette di pecorini e caprini vari, forse non è proprio il massimo della coerenza. ma la psiche umana, ebbene sì, funziona così.



 che poi, abbiamo cenato in compagnia di sette pipistrellini svolazzanti attirati dall'abbondanza di falene & co.



questo l'impasto dei miei scones/paninetti (un'altra delizia a base di zucca che finirà nel mio ricettario personale e che diventerà una hit dell'autunno). 13 paninetti....finiti nell'arco di una cena. non ci smentiamo mai!


ed ecco la ricetta. rispettate il copyright! come misurino, ho utilizzato anche questa volta quello in dotazione alla macchina del pane, capienza 1 cup (8 once)

scones alla zucca, rosmarino e miele di castagno
3 cups di zucca cruda a cubetti
2 cups mix Schaer per pasta
1 cucchiaio da tè di miele di castagno
1 cucchiaio da tè di lievito chimico senza glutine (io ho usato quello della Pedon)
1/2 cucchiaino di sale
qualche aghetto di rosmarino fresco sminuzzato
2-3 cucchiai di olio extravergone di oliva
da 1/2 a 1 cup di acqua tiepida, al bisogno
un po' di farina per impastare

cuocere la zucca a vapore, trasferirla in una pirofila e schiacciarla con la forchetta. aggiungere il sale, il miele, il rosmarino e 2 cucchiai d'olio. a parte, setacciare la farina con il lievito e quindi incorporarla via via alla purea di zucca, regolando la consistenza con poco olio ed eventualmente dell'acqua tiepida (dovete poter formare un impasto morbido ma compatto, la classica 'palla'). dividere l'impasto in due parti, formare due palle e lasciar riposare in frigo per mezz'ora. a questo punto, io ho steso l'impasto a formare due rettangoli e poi ho tagliato gli scones a triangoli e quadrati, alcuni li ho arrotondati per farli assomigliare a dei veri e propri paninetti. insomma, a piacere! informare a 180 gradi per 25 minuti. 

12 August 2013

vacanze in montagna...già finite, e torta di mele senza glutine e senza lattosio

due settimane volate - come al solito - durante le quali non abbiamo fatto neppure una passeggiata, di quelle propriamente montanare, con scarponcini zainetto pranzo al sacco k-way che non si sa mai dovesse venire a piovere, come al solito! alla faccia degli irriducibili delle sfaticate. giri in città, sì, tra Belluno e Feltre ed i mercati ortofrutticoli della zona. le prime, deliziose zucche. una nuova maglietta di Snoopy (chissà perchè, le associo alle vacanze!). ed i trucchi, perché 'su' prendo Real Time che a Venezia non vedo e mi appassiono alle lezioni di make-up di Clio. anzi, ultimamente sto diventando quasi bravina, nel senso che almeno non dimentico di truccarmi un po', la mattina.
in valigia la mia immancabile scorta (dovrei dire dose, però) di riviste giapponesi di cucina e amenità casalinghe varie, chè tanto con il prato negli occhi 24 ore su 24 ed una metratura all'interno delle mura domestiche tripla rispetto a casa - con tre rampe di scale, per non farsi mancare nulla, e legno, solo legno tra soffitto e pavimento - posso anche sognare di essere in qualche minka sperduto nelle campagne giapponesi, con gatti e Paolo al seguito.
dato che, ogni volta, mi perdo per strada metà delle foto - che, stranamente e nonostante le recenti limitazioni alimentari, sono quasi esclusivamente a tema culinario - stavolta cercherò di caricarle tutte, proprio tutte, divise per giornata, così evito di scervellarmi troppo!


alla fine, le fotografie...assomigliano a quelle degli anni passati! si vede che la montagna mi ispira così. ho reintrodotto, innanzitutto le mele (che non mangiavo da quasi due mesi) con una versione senza glutine e senza lattosio di torta di mele direi niente male. di seguito la ricetta



la micia, che dopo una prima ora di trauma da casa fredda ha imparato a crogiolarsi al sole sul davanzale di legno del primo piano. alla fine, credo non sarebbe più voluta rientrare a Venezia...come darle torto


ed ecco la torta appena sfornata. mi è piaciuta così tanto che l'ho rifatta...quattro volte (non so se quattro torte in due settimane si possa considerare una buona media, ma dato che il mese prima della partenza avevo perso quattro chili, non per distrazione, mi sono messa di impegno per recuperare un po'!)

la ricetta è semplice e comoda, se, come me, odiate dovervi ricordare di tirare fuori il burro dal frigo perché si stemperi e vi ritrovate sempre a ripassarlo al microonde per accelerare il processo, spesso esagerando e facendolo esplodere...eheh. 
non avendo bilance e bilancine, ho usato il misurino della mia macchina del pane che misura 1cup, che poi è anche il metodo che preferisco!

tre mele golden
tre uova
2 cups di farina Schaer Mix per pasta
1 cup di zucchero di canna
1 cucchiaino da tè di lievito vanigliato per dolci s.g. come da prontuario
un pizzico di sale
succo e scorza di limone

versate lo zucchero in una ciotola ed aggiungete le uova, sbattendo per bene. aggiungete poi il pizzico di sale e le mele a tocchetti, man mano che le sbucciate e tagliate, quindi un po' di succo e scorza di limone. potete anche preparare le mele in anticipo, irrorandole con un po' del succo di limone perché non anneriscano. setacciate a parte la farina con il lievito vanigliato ed incorporatela al composto di mele, uova, zucchero (la consistenza dell'impasto sarà piuttosto liquida, come fosse una frittata di mele! ma potete aggiustarla con un po' più di farina. a me piace morbida e melosa). infornate a 160-170 gradi per 45-50 minuti. aiutatevi sempre con lo stuzzicadente per capire il grado di cottura. lasciate ben raffreddare e mangiate!


questa insalata di pasta, zucca e cetrioli è stata una scoperta! la ricetta originale l'ho scovata in un libro giappo di macrobiotica, ed è ispirata un po' alla classica 'poteto sarada' giapponese. comunque, è tratta dal menù dell'Asante Sana Cafè di Tokyo ed è già tra le mie hit alla zucca! la ratio tra condimento e pasta deve essere bilanciata, nel senso, meglio abbondare di condimento! 
il cetriolo va sbucciato 'a righe', lasciando un po' di verde, affettato sottile e lasciato macerare con un po' di sale in modo che perda la sua acqua. la zucca invece va tagliata a tocchetti e cotta al vapore, quindi ridotta a purea. schiacciata la zucca, l'ho condita con sale pepe e poco olio extravergine di oliva, quindi ho strizzato per bene i cetrioli e li ho delicatamente aggiunti alla purea di zucca, quindi vi ho condito la pasta (Dialsì, molto buona! 1.90 € all'Emisfero di Belluno per la confezione da mezzo chilo, se penso ai prezzi di Venezia). Tenete da parte mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta per aggiustare la densità a piacere.


dopo due mesi di astinenza da latticini, ho riavvicinato del pecorino leggero. ma non è stata un'idea brillante, mi sa...anche perché se ci aggiungiamo la torta, la birra, i barbecue...etc etc....

 ecco la torta!


e questo è il tavolaccio attorno a cui ruota l'universo delle mie vacanze. vi sembra misero? è sala da pranzo a cielo aperto, studio, laboratorio di idee ricette pensieri e giapponeserie, sala lettura, luogo di meditazione e ospita pure una piccola colonia di ragni!


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