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30 March 2016

a new bento box

il mio nuovo obento, così come lo presentano sul sito Bento&Co. 

passato - o meglio, ricacciato giù in fondo - lo sconforto della scorsa settimana, che mi ha fatta andare un po' fuori tema, riprendiamo finalmente con le cose di cucina. con gli accessori, per la precisione. 
era da un po' che meditavo l'acquisto di un nuovo obento, continuamente rimandato perché, tra tutte le forme e gli stili disponibili sul mercato web, il fantomatico imbarazzo della scelta mi bloccava ogni volta. così, andando un po' per esclusione e cercando di capire quale sarebbe stato poi l'utilizzo del mio nuovo lunchbox, ho ristretto un po' il campo di ricerca: scartata la tipologia 'thermos' (si rischia che pasta/riso scuociano e che, passate 4/5 ore dalla preparazione, di caldo rimanga comunque ben poco) ho deciso di optare per un obento che fosse comunque adatto al microonde (possibilmente con valvola sul coperchio interno, perché se sei celiaca ed usi un microonde in comune con altri colleghi non celiaci, le pensi proprio tutte per evitare contaminazioni!); considerato che quasi tutti i miei obento sono rettangolari, mi son detta poi, perché non provare a cambiare forma? e proporzioni!

può sembrare un ragionamento un po' da maniaci...ma ho una lunga esperienza in fatto di obento di forma rettangolare!!! di solito sono strutturati in modo compatto, con due scomparti sovrapposti (generalmente con capienza 250ml+250ml), perfetti per il riso giapponese ma poco adatti alla pasta. e poi, sinceramente, 500 ml di capienza totale sono pochini per i mie standard!!

comprare la pellicola per alimenti on-line, direttamente dal Giappone, può sembrare una stranezza da otaku/nerd, ma, credetemi, una volta provato il 'domopak' giappo, la vostra vita non sarà più la stessa (ovvero lo rimpiangerete per sempre!!): è disponibile in varie misure e si taglia che è una meraviglia....
con queste considerazioni in mente, mi sono messa a sfogliare il sito di Bento&Co - qui si va sul sicuro - in particolare la categoria bento>round shape, ed ho trovato la combinazione ideale: un lunchbox tondo (a tema gatto nero in onore di Pichan), capienza totale 670 ml, due scomparti sovrapposti, di cui uno - quello da 400 ml - con coperchio 'valvolato' adatto al microonde.
tre obento in uno, ve lo posso garantire: quando mi porto la pasta o i noodles, utilizzo lo scomparto da 400 ml che è decisamente capiente, e in quello da 270 ml metto il 'contorno'; quando faccio le cose per bene, in puro stile giappo, vado al contrario: il contenitore da 270 ml per il riso (e magari una umeboshi come in foto!), e quello da 400 per le mie polpette veg e le verdure; e se mi manca un piano di appoggio e mi trovo a pranzare in bilico su uno sgabello - come in queste ultime settimane in aeroporto - allora faccio stare un po' di tutto nei 400ml della parte superiore e infilo in borsa un paio di 'merende' per non trovarmi impreparata in caso mi dovesse tornare fame!

con l'ordine on-line dell'obento nuovo, mi sono fatta arrivare anche un porta onigiri nuovo (con l'umeboshi, il top della goduria e, per me, l'onigiri vegano per eccellenza) e un rotolo di pellicola giapponese. ebbene si! comprare la pellicola per alimenti on-line, direttamente dal Giappone, può sembrare una stranezza da otaku/nerd/geek, ma la verità è che, una volta provato il domopak giappo, la vostra vita non sarà più la stessa e vi chiederete perché mai quello italiano sia così assurdamente impossibile da tagliare, nonostante la zigrinatura in metallo (che quello giappo neppure ha!!!).
cosa non meno importante, la pellicola giapponese è adatta al microonde e disponibile in varie misure (sarà perché deve adattarsi a ciotole di varie misure??) 15x20, 22x20 e 30x20, per cui niente sprechi.


anche per il mio compleanno, rice curry in quantità industriale! ne ho fatte due pentole e poi lo abbiamo portato da mia sorella per stare un po' più comodi! un omaggio speciale alla radice di loto - renkon - che qui trovo solo secca e che spero di riassaporare presto su suolo nipponico.
alla prossima!!

10 January 2016

Spice up your 2016! riso al curry Japanese style

la ricetta di uno dei piatti più amati e popolari in Giappone, il rice curry (raisu kare- o kare- raisu) rivisitata e corretta: senza glutine e vegan friendly! 
amo visceralmente le liste. e la lista dei buoni propositi che di solito si stila ad inizio anno non fa eccezione. a proposito, auguri a tutti! contavo di scrivere un post festivo/festaiolo entro la befana ma siamo già arrivati al 10 gennaio. allora facciamo in modo che non si accumuli ulteriore ritardo, va'!

dicevo, amo le liste ma quest'anno, invece di compilare la mia personale hit parade delle cose da fare - ehm, saltuariamente - nel 2016 e trascriverla sul frontespizio dell'agenda nuova, ho adottato un altro approccio: il 1 gennaio ho dedicato un po' di tempo - variabile, dai 10 ai 50 minuti - ad alcune delle mie passioni, con l'idea che 'se fai yoga il primo dell'anno, fai yoga tutto l'anno'. 10 minuti di Sun Salutation, 50 minuti di sferruzzamento e 40 minuti dedicati ai kanji. Dal 1 ad oggi, i ferri da maglia non li ho più presi in mano, ma ho fatto yoga quattro volte e giapponese due volte, al posto dell'aperitivo. mi considero soddisfatta.
Certo, il blog è rimasto fuori, ma in questo caso, se non ho perso l'entusiasmo in dieci anni, probabilmente non lo perderò più. 

e come inaugurare l'anno nuovo se non con una ricetta? uno dei piatti 'nazionali' in Giappone, amatissimo, anche se non autoctono, che può diventare un comfort food invernale irrinunciabile: il rice curry, raisu kare- o kare- raisu che dir si voglia, è speziato, scalda il corpo e l'anima e si può preparare in diverse varianti - con carne o vegetariano - risultato garantito. Che voi seguiate la ricetta alla lettera o che decidiate di cambiare le proporzioni delle verdure da utilizzare nella preparazione - a seconda dei vostri gusti o di quello che avete a disposizione in dispensa - la base di zenzero, salsa tamari e sake abbinata alle spezie 'classiche' (curry e garam masala) che caratterizza la versione giapponese del curry non vi deluderà.


ed allora, ecco la ricetta, per la quale mi sono basata sulla versione 'vegetariana' di curry giapponese dell'Asante Sana Caffè pubblicata su una delle mie riviste preferite.  
le verdure di base che ho utilizzato sono quelle in foto: porri, zenzero (per il battutto/soffrtitto di base) carote, patate, zucca, pioppini. e per le spezie, curcuma, curry e garam masala (la versione meno piccante).

Ingredienti
:: 1 spicchio d'aglio pelato e tritato, 1 spicchio d'aglio intero

:: 1 porro piccolo tritato 
:: 1 pezzetto di radice di zenzero pelata e tagliata a listarelle sottili (io uso il pelapatate!)
:: 2/3 patate medie
:: 1/2 zucca (qualità delica) privata dei semi e della scorza:: 2 carote
:: una vaschetta di funghi pioppini (300-400 gr)
:: 250 ml di passata di pomodoro
:: 1/3 cup di salsa tamari
:: 1/2 cup di sake (vino di riso giapponese) o di vino bianco secco

:: 200 ml di acqua
:: 2 cucchiaini di zucchero di canna
:: 1 cucchiaino di garam masala
:: 1 cucchiaino di curry (madras, dolce)
:: una punta di cucchiaino di curcuma


innanzitutto, curate i funghi pioppini e cucinateli in una padella in modo classico (olio aglio in camicia e un po' di sale): ci vogliono più o meno 20 minuti per cui potete ottimizzare i tempi preparando nel frattempo il trito di porro, aglio e zenzero e tagliando le verdure a tocchetti. 

in una casseruola antiaderente (io ne uso una da 23 cm abbastanza alta), fate appassire l'aglio, il porro e lo zenzero con un po' d'olio, quindi saltate per qualche minuto anche le carote. aggiungete i funghi e continuate la cottura per altri 5 minuti. in un misurino per liquidi capiente (io uso quello in dotazione alla mia macchina per il pane!), mescolate il tamari, il sake e lo zucchero, versateli nella casseruola con carote e funghi e portate ad ebollizione. aggiungete a questo punto le patate e la zucca, quindi coprite con la passata di pomodoro allungata con l'acqua, in cui avrete sciolto anche le spezie. mescolate per bene e, quando il liquido di cottura avrà ripreso a bollire, abbassate la fiamma e fate andare, a pentola coperta, per circa 25-30 minuti, fino a che zucca e patate saranno teneri e pieni del sapore - e del calore - delle spezie.

ed il riso giappo? preparatelo seguendo le istruzioni qui!


tips per celiaci
ovviamente la ricetta che presento qui è rigorosamente gluten-free. io uso il tamari (ovvero una salsa di soia particolare, senza frumento, fatta solo con acqua, soia e sale) della Lima Food che trovo nell'erboristeria vicino a casa (per quanti fossero a/di Venezia, si tratta di Herby in Ruga Giuffa) ma il garam masala e il curry presentano un po' di problemi sulle 'garanzie' di non contaminazione con farine 'altre'. io mi trovo bene con quelli della TRS (www.trs.co.uk) che reperisco facilmente da Rizzo (quello dei cibi entici, vicino a Rialto) anche perché ho l'ulteriore problema di essere allergica anche alla cannella! Potete comunque usare la vostra marca 'di fiducia' o prepararlo in casa, persino, seguendo le innumerevoli ricette dell'immenso world wide web (o su about.com)


questa ricetta vi ha ingolositi? o preferite il curry 'all'indiana' con il riso basmati? bè, qualsiasi sia la vostra preferenza, stop by and let me know!


18 March 2015

pranzo di compleanno (e la ricetta per la zuppa di miso senza glutine)

un pranzo di compleanno tutto giapponese e senza glutine

今週の月曜日(16日) 私の誕生日でした。十日間ずっと晴れた天気が続いていたのに、月曜日はちょうど大雨が降ってきて、風も強くて、残念でした。朝ゆっくりして、彼と一緒に散歩へ出かけようとしましたが、喫茶店でコーヒーを飲んだ後、すぐ家に帰ってしまいました。ざあざあ降ってきた雨でズボンは全部濡れちゃって、一日中家でのんびりしました。やっぱり観光案内所の仕事をやってきてから、彼とランチする機会が少なくなりました。。。今度 私の誕生日ランチをゆっくり楽しめて嬉しかったです。
最近ベジタリアン料理ばっかり作っているので、ベジタリアン和食を作ってみました。
南瓜の味噌汁を作るためには昆布と椎茸の出しをとって、グルテンなしの味噌を使いました。玄米ご飯には、静岡で買った大根若菜を振りかけてみました(最高の味!)。それからほうれん草を茹でて味付けは溜醤油とレモン汁+胡麻だけでした。
最近近所のスーパーで冷凍枝豆まで売ってきたので、よく食べるようになりました。簡単なランチでしたが、百点満点!



corsia da tavola made in Japan (dal negozio Sabbie e Nebbie di Venezia)

ところで、もらったプレゼントも全部日本製でした。何より!
ovviamente, dopo quasi due settimane di sole e cieli tersi, il giorno del mio compleanno non poteva non piovere! a catinelle e con folate di vento provenienti da tutti i lati. dopo un timido tentativo di passeggiata post caffè, ce ne siamo tornati a casa inzuppati e, approfittando del compleanno abbinato al giorno di riposo, mi sono messa subito a spignattare per regalarmi un pranzo come piace a me.
in questo ultimo mese e mezzo sto sperimentando soprattutto cucina vegana e vegetariana - per vari motivi, primo fra tutti quello etico ed ecologico - e devo dire che la cucina giapponese tradizionale non è poi così difficile da adattare al vegan: in fondo, la cucina tradizionale dei monaci buddisti, giapponesi e non solo, è vegana, ed il padre della macrobiotica era un medico militare giapponese, tale signor Sagen Ishizuka, fondatore della Shokuyo-kai (anche se la macrobiotica non è vegana al 100%, ma questa è un'altra storia).
comunque, washoku (cucina tradizionale giapponese) vegan e senza glutine, si può!


Per la cronaca, made in Japan anche i regali che ho ricevuto (a cui sto per aggiungere un ordine di riviste giapponesi su Amazon!)

immancabile la super ciotola di verdure saltate: cappuccio+pioppini+carote

questa volta, al posto del riso bianco giapponese, ho utilizzato un riso semi-integrale italiano che si adatta molto bene al metodo di preparazione giapponese (lavaggio del riso+cottura fino ad assorbire tutta l'acqua). Il riso in questione è il Balilla, che, non a caso, appartiene alla sottospecie Japonica (chicco corto e tondeggiante, proprio come il riso bianco giappo): si compatta alla perfezione in cottura ed infatti è adatto per timballi e crocchette. E siccome è semi-integrale, cuoce in 20 minuti, il che aiuta se avete poco tempo. Una curiosità: fino ad un secolo fa era l'unica qualità di riso coltivata in Italia!!
Ho insaporito l'acqua di cottura con un cucchiaio di tamari senza glutine e poi, a cottura ultimata, ho aggiunto una abbondante 'spolverata' di foglie di daikon secche (acquistate a Shizuoka lo scorso novembre), che sono la morte sua (come si usa dire in Giappone...).

ciotola di Tomita design by Covo

Anche la zuppa di miso è in versione vegana: di solito, infatti, il brodo dashi che si usa per prepararla contiene katsuobushi (fiocchi di pesce bonito essiccato) ma questa volta ho voluto provarla in versione alga konbu+shiitake secchi, ed è comunque venuta benissimo!

Avocado (bio) ed edamame (della Orogel, li trovo al supermercato dietro casa e ho fatto scorta!!) a volontà per le proteine ed i grassi buoni e gli spinaci semplicemente bolliti e ben strizzati, conditi con tamari+limone ed un po' di sesamo. Un pranzo semplice ma dal sapore giapponese.
foglie di daikon secche, ottimo furikake per il riso integrale
Per la zuppa di miso vegan (2 porzioni):

500 ml di acqua
due funghi shiitake secchi
5 cm di alga konbu pulita
1/4 di zucca tagliata a pezzetti
1 cucchiaio di tamari senza glutine
1 cucchiaio di sake
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di miso di riso gluten-free della Clearspring

fate ammorbidire i funghi shiitake in acqua calda, scolateli e sciacquateli dai residui di sabbia. In una casseruola, versate l'acqua fredda, l'alga konbu e gli shiitake e portate ad ebollizione. A questo punto eliminate l'alga* ed aggiungete il tamari, il sake, il sale e lo zucchero. Mescolate bene ed aggiungete la zucca. Continuate a cuocere fino a portare la zucca a cottura. Nel frattempo, dividete in due ciotole la pasta di miso (un cucchiaio abbondante a testa) e versatevi poco brodo in modo da scioglierla completamente. Suddividete la zucca e gli shiitake nelle due ciotole e versate il brodo restante. Spolverizzate con erba cipollina (o negi giapponese, se ne avete!)

*non buttate l'alga: tagliatela a striscioline sottili e stufatela con tamari e poco zucchero in padella, fino a che si sarà caramellata per bene: un altro ottimo topping per il riso integrale

いただきまーす!

09 March 2015

Giappone gluten-free?


l'importante è che se ne parli! Sebbene sia un po' prematuro sperare che comincino a diffondersi anche in Giappone ristoranti gluten-free (tenendo conto che la celiachia non è una malattia comune nel lontano Sol Levante, anzi, è praticamente sconosciuta!), pare che qualcosa si stia muovendo. Sarà anche l'imminenza delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, fatto sta che la Camera di Commercio Italiana a Tokyo organizza, per il prossimo lunedì 16 marzo (per inciso, mio compleanno!), un incontro/workshop introduttivo di cucina italiana gluten-free: nel programma sia due interventi per illustrare i cibi senza glutine ai partecipanti, sia una dimostrazione di cucina - sempre gluten-free (con degustazione finale e possibilità di acquistare alcuni prodotti) – a cura dello chef Luca Massimo Fraternali del Luca Deli – organic restaurant, bento & catering di Tokyo
Uno spiraglio che si apre sul futuro, anche se si tratta pur sempre di cucina italiana! Certo è che, ormai, la dicitura 'può contenere farina'/'prodotto in uno stabilimento in cui si tratta anche farina' si trova comunemente anche sulle confezioni di cibo prodotto in Giappone, solo che generalmente troverete tutte le scritte in kanji/kana, per cui se non avete un amico 'autoctono' che vi aiuta a fare la spesa mentre siete su suolo nipponico, tanto vale rinunciare...

在日イタリア商工会議所>>
グルテンフリーフード・ワークショップとは?
欧米諸国では食生活の中では当たり前にある「グルテンフリー食品」。日本においてはまだ殆ど普及が進んで
おらず、情報や認知度が少ないのが現状です。そこで日本においてグルテンフリー食品を普及・推進するために、
「グルテンフリー食品」を紹介するイベントを開催。レクチャーから食品の紹介・シェフによるグルテンフリー
レシピのデモンストレーション・試食が体験できる “参加型イベント”となります。

Da celiaca 'ortodossa', non sgarro mai con la dieta, ma da amante del Giappone, non mi sono mai neppure arresa al fatto che la cucina giapponese fosse davvero 'troppo' per noi che non possiamo introdurre glutine. Devo dire che gli ultimi due soggiorni in Giappone, uniti a qualche dritta – e alle mie incessanti ricerche in rete su suolo virtuale nipponico – hanno premiato la mia perseveranza/cocciutaggine/golosità per cui posso dire che, sì, prepararsi un pranzo stile Jap con tutti i crismi, senza glutine e senza tribolare troppo, non solo è possibile, è pure semplice!
Che poi di ricette giappe senza glutine qui ne ho già postate un bel po' – bè, non parlo di sushi, eh, ma di cucina giapponese tradizionale, washoku, e casalinga – ma quest'ultimo mese e mezzo di sperimentazione vegana ha ulteriormente arricchito la mia dispensa. Solo che siccome era Carnevale...qui ho postato solo foto di Carnevale! E siccome nel frattempo è anche cominciata la fase di liquidazione dell'azienda in cui lavoro, forse mi sono distratta un po'.
Tra le distrazioni, dei foto-collage di dubbio gusto che mi diverto a fare con il cellulare nuovo, che sono anche un'anteprima di alcune idee giappo-vegane coming-soon.



11 January 2015

Japan Autumn 2014: dining out at Omihachiman


ed arriviamo ad uno dei miei argomenti preferiti: la cucina! in generale, e giapponese in particolare. Il titolo del post mi fa venire in mente quello che avevo dedicato ai ristoranti di Takayama, dining out in Takayama appunto, così aggiungo anche l'etichetta relativa, per nostalgia!

Tre sere ad Omihachiman, una cena casalinga e due cene al ristorante. Come al solito, in Giappone ho fatto il pieno di carne, visto che è semplice chiederla solo shioyaki (ovvero cotta alla grigia solo con sale) e questa volta ho assaggiato il famoso (fama recente) manzo di Omi.
Ho fatto incetta di biglietti da visita quasi dappertutto (dove manca il biglietto da visita, ho lo scontrino! bè, veramente, ho comunque tutti gli scontrini...) per cui non devo diventare matta a ritrovare i vari locali su tabelog ed in giro per internet!
Il ristorante Morishima, specializzato in Omi beef, è anche macelleria per cui serve la carne di propria 'produzione'. A dire la verità, scrivere queste cose un po' mi turba, visto che solitamente non mangio carne. Non so se questo possa servire come compensazione per tutta quella che ho mangiato durante l'ultima vacanza. Questa volta, però, ho esplorato anche altre vie, altri gusti, sono stata un po' più audace...prossimamente su questi schermi!
普通お肉を食べない私。。。今度日本に行った時にはお肉ばかり食べてしまって、ちょっと責任を感じます。。小麦粉と甲殻類のアレルギーがあるので、やっぱり安全に外食することがちょっと大変ですが。。。お肉はどこのレストランや居酒屋でも塩焼だけで作って貰えるので、安全に外食出来て、最高でした。
では、今度の更新は 近江八幡市グルメーに集中します!三泊だけでしたが、二回レストランでディナーして満足でした。
近江八幡市に着いた日には、 すごく上品なレストランで近江牛を食べさせて貰いました。。。初めてのシャブシャブ料理は美味しくて美味しくて! お肉だけでなく、豆腐と野菜、餅も食べて、それから土瓶蒸しも(えびなし)、日本料理の様々な味にびっくりしました。お肉は柔らかくて、バターのようでしたが、一番私を驚かせたのは土瓶蒸しでした。というのは、そんなに本格的な出しは初めて食べたことで、和食の本来の味が少し分かってきました。忘れられない味です。

美味しい出しをとるのが難しい。。。10年間がかかりそうです。。。


con la carne arrivano sempre abbondanti verdure + tofu (così non ci facciamo mancare le proteine! di tutti i tipi....)
Tutto questo ben di Dio è stato cotto in 'stile' Shabu Shabu, una cottura 'al tavolo', tipo hot pot, che consiste nel cucinare via via sottili fette di carne di vari tagli, verdure, tofu, vermicelli e alla fine mochi, in un brodo a base di alga konbu. alla fine, il brodo che rimane è ovviamente delizioso, perché prende sempre più sapore e corpo man mano che vi si cucinano i vari ingredienti. per mia fortuna, questo brodo di base non ha glutine, ci hanno comunque portato due pentole differenziate, perché i vermicelli avrebbero 'contaminato' la mia. 


come si può intuire dalla prima foto, ho viaggiato portandomi da Venezia una bottiglietta di tamari senza glutine della Lima Food. Per la carne appena scottata nel brodo ci sono varie salse, io ho optato - un po' perché è stata una scelta obbligata - per quella più basic, limone e tamari (sorprendentemente buona!). Il sapore più autenticamente giappo di tutta la cena è stato però quello del doubin-mushi - ho scordato l'immancabile foto ma se cliccate sul nome potete farvi un'idea di che si tratta - un delicatissimo brodo con funghi matsutake (in stagione in autunno) e gin'nan (bacche di ginko) servito in una piccola teiera di terracotta. Me ne hanno preparato una versione senza crostacei - visto che sono allergica pure a quelli - ed è stata un'esperienza, perché il brodo dashi che si usa come base era davvero eccezionale. 

Omi beef Morishima, Omihachiman, chiuso il mercoledì 
(siccome non è Tokyo, chiudono alle 21.30 e last order alle 20.30)
www.oumi-usi.co.jp

Noi abbiamo cenato al piano superiore, in una saletta privata da 6 (l'ultima foto in basso)


ed eccoci di ritorno da Chiyo! la mitica izakaya 'dietro l'angolo', dove P. può bere la birra più buona del mondo, la Suntory premium, e io posso godermi dell'ottimo sake accompagnato da ottimo cibo.


Chiyo è un'izakaya (osteria?) a gestione famigliare, mamma (la si vede in foto, cara!) e figlio. Dopo quattro anni ancora si ricordavano che sono allergica al glutine...quando si dice il 'servizio'.


次の夜は、友達の家のすぐ近くにある「ちよ」という居酒屋でディナーしました。
2010年近江八幡に行った時には初めて「ちよ」で外食して、私も彼もとても気に入りました。日本酒も美味しいし、料理も上手いし、ちよの御祖母さんもすごく親切です。4年経っても私のアレルギーのことちゃんと覚えていてくれて、びっくりしました!お気づかい有難う!
私が食べたのは。。。焼きさんまと塩胡椒焼き鳥とマッシュルームのレモンバター煮でした。
ご馳走さまでした。又今度!

sanma alla griglia con daikon grattugiato


 funghi misti saltati al burro e limone


 e gli immancabili yakitori al sale!


Chiyo non si può descrivere, si deve provare!
ちよ近江八幡駅南口駅前通り
0748-37-5539

Purtroppo non ha un sito e non ho trovato recensioni in giro per il web...ma non demordo!

07 January 2015

Pulizie di inizio anno! e mabo doufu

ciotola-gufo, acquistata da Kikuya a Kichijouji lo scorso novembre.

ma, siccome prima di imbarcarsi in una tale impresa - quella delle pulizie di inizio anno - è bene fare il pieno di energia, ecco una ricetta semplice, saporita, tutta vegetale e molto giapponese, ovvero la mia versione riveduta e corretta (e semplificata!) del mabo doufu (dove doufu sarebbe il tofu!). gluten-free e vegana al 100%.
大掃除の前に、エネルギーたっぷりのマーボー豆腐 (私のシンプルバージョン!!)


 gli ingredienti sono:
:: 1 confezione di silken tofu della Clearsping (senza glutine) da 250 gr
:: 250 gr di funghi pioppini (ma 350 sarebbe meglio, purtroppo al supermercato ho trovato solo una confezione piccola!)
:: 5 peperoni dolci (tipo friarelli ma più grandi)
:: zenzero fresco a piacere
:: uno spicchio d'aglio
:: salsa tamari senza glutine (circa 4 cucchiai da minestra)
:: un cucchiaino di fecola di patate sciolta in poca acqua
:: olio extra vergne di oliva
:: sake q.b.
:: sale un pizzico abbondante

:: facoltativo: un po' di brodo dashi (in questo caso, essendo il dashi a base di pesce, la ricetta non sarà più vegan!)

si procede così: pulite i funghi ed i peperoni, tagliate quest'ultimi a rondelle. in una padella scaldate qualche cucchiaio di olio evo, fateci dorare uno spicchio d'aglio e aggiungete i pioppini. salateli e fateli cuocere, coperti, per qualche minuto, poi sfumateli con un po' di sake. aggiungete quindi i peperoni, abbondante radice di zenzero tagliata sottile sottile, e bagnate con la salsa tamari (ed il brodo dashi, se lo volete utilizzare). fate stufare le verdure per circa 7-8 minuti a pentola coperta, in modo che rilascino tutti i loro succhi senza asciugarsi. nel frattempo, scolate il tofu e tagliatelo a cubotti, aggiungetelo alle verdure solo alla fine, giusto il tempo perché si scaldi per bene, quindi aggiungete anche la fecola di patate sciolta in poca acqua. la fecola farà addensare il liquido di cottura, formando una deliziosa cremina. servite con riso giapponese (o sopra del riso giapponese!)


questo riso è un po' speciale, perché me lo ha regalato la proprietaria dell'izakaya da Chiyo di Omihachiman: riso shinmai, del nuovo raccolto, infatti 'pika pika' (ovvero brilla!), i chicchi sono perfetti, uff! a volte vorrei essere un chicco di riso...in una risaia giapponese.
ご飯はピカピカ!近江八幡市に住んでいる友達が何時も行く「ちよ」という居酒屋の御祖母さんからもらった新米で炊いたご飯。上手い!


il tofu clearspring è l'unico garantito gluten-free in circolazione dalle mie parti (ovvero Venezia centro ;), molto buono e di sapore delicato, è comodissimo da tenere in dispensa perché, essendo in tetrapak, si conserva senza problemi (bè, finché non lo aprite, ovviamente!) ed è un ottimo secondo di emergenza, quando non ho nulla di pronto: lo condisco con un po' di tamari e katsuobushi (oppure zenzero grattugiato) ed il risultato giappo è garantito.


ではでは、大掃除!イタリアだと、大掃除の時期は春なんだけど、新年明けまして、やっぱり何かリノベーションしたくなりますよね。リビングの本棚から本や雑誌など全部出して、整理しちゃいました。と言うのは、雑誌は沢山捨てて(本当に沢山すぎた。。。)。ずっと前から何時も料理の雑誌とか、インテリアの雑誌とか色々買って捨てきれずに置いてきたから、本当に沢山あったよ。売れないと思うので、捨てるしかない。勿論、私の大好きな日本雑誌は捨てられないけど、イタリア出版社の雑誌の場合は、一回読みきったら捨ててもいい。内容はそんなに面白くない。 これから、日本雑誌だけ買うことにします!
ed eccoci alle grandi pulizie. per l'anno nuovo, ho evitato la mia solita lista di cose da fare/buoni propositi (nonostante io ami disperatamente le liste...) perché tanto non li rispetto mai. ma, approfittando di un turno di mattina seguito da un giorno di riposo, ho messo mano alla libreria del salotto, svuotandola di tutto il suo contenuto. così, mentre P. rinforzava lo schienale - ormai sfondato - della mia Bonde, io - respirando una quantità considerevole di polvere... - mi dedicavo a fare una cernita - di epiche proporzioni - di tutte le riviste, carte, biglietti di auguri, cataloghi di vario genere accumulati in questi anni (sigh), una bella montagna di carta che al momento staziona sul mio pianerottolo (non so come uscirò di casa, domattina...) divisa in tre grandi borse: mi riservo di darci un'altra occhiata, perché il pentimento incombe e potrei voler salvare qualcosa!



 dovrei scrivere 'in marzia's bookshelf' piuttosto!
l'angolo dedicato alla cucina giappa
日本料理の雑誌や本


 l'angolo dedicato al craft - sempre made in japan - e alla mia collezione di schedule book della Ghibli (Totoro, Kiki e Ponyo!)
手仕事の雑誌とジブリschedule book collection (トトロ、キキ and ぽにょ!)

i cataloghi che non si possono buttare!
Ikea catalogues collection...イケアだから、捨てられないよ


il risultato non è certo da 'copertina', ma almeno inizio l'anno senza pile di libri che crescono dappertutto (in particolare davanti allo schermo della tv!) e posso finalmente fare un nuovo ordine di riviste giappe su amazon.co.jp, senza sentirmi troppo in colpa!
una stanza alla volta, un cassetto alla volta.


18 December 2014

Japan Autumn 2014: una passeggiata a Omihachiman

'my' room at my friend's home in Omihachiman, impressive don't you think? una foto per darvi un'idea dei miei risvegli ad Omihachiman. e oltre il corridoio, un perfetto giardino giapponese
上の写真は近江八幡市の友達の家での「私の部屋」
Come prevedevo, in queste settimane ho sofferto un po' di depressione da rientro, mi sono impigrita, il che significa più o meno che, se non sono al lavoro, mi trovate sul divano di casa a fantasticare ad occhi aperti. Ma se alle fantasticherie non si fa seguire l'azione, non si va da nessuna parte! Ho, evidentemente, trascurato anche il blog, nonostante le molte cose da scrivere. Nel mezzo, giusto per la cronaca, c'è stato anche il proficiency di giapponese, risultati a metà febbraio.
oggi mi rimbocco le maniche e riprendo le fila del racconto, Japan autumn 2014. Ho deciso di seguire l'estro del momento, così da Shibuya saltiamo ad Omihachiman, una piccola città vicino al Lago Biwa - il lago più grande del Giappone – nella prefettura di Shiga.  
毎朝こんな感じ!美味しかったわよ!毎日御馳走様でした
Japanese style breakfast!
questa la colazione che ogni mattina ci faceva trovare la mia amica (ed in più riso, tè verde, caffè...) neppure in albergo ti riservano un trattamento simile!
 お客さんもう一人いたわよ
someone watching over me every night...anche se ormai dovrei essere abituata a questo mio vecchio amico, dormire nella stanza accanto ancora mi fa un po' impressione. ricordo che al mio primo soggiorno qui, nel 1997, l'avevo fatto spostare un un'altra zona, ma all'epoca dormivo sola ed ero una fifona!
 Se non fosse che ci abita una mia cara amica, non l'avrei mai scoperta. Ed invece, ogni volta che ci torno, mi sento a casa, e mi sento ancora di più in Giappone. Merito della mia premurosissima ospite (queste prime foto le ho scattate a casa sua!), ma certo anche dell' atmosfera d'altri tempi che si respira nel piccolo centro storico di Omihachiman, dove sono preservate le antiche dimore dei mercanti che trasferirono qui le proprie attività a partire dalla fine del sedicesimo secolo.
my friend's garden!


 今日具合が悪くて、先生に一日休ませてもらった。ブログの更新はソファで座ったまま出来るので、只今!
この前の更新は数年前友達に教えてあげた「東京一日ツアー」で、ちょっと平凡だったけど、これから近江八幡市へ!
今度の旅日記は年代順ではなくて、気まぐれで決めるから、ばらばらになるかもしれないけど、そうしないと。。。もっと時間がかかってしまう!
ではでは、近江八幡市。1997年初めて日本にきた時には、近江八幡市に住んでいる友達の所で二週間ぐらい泊まってもらって、やっぱり近江八幡はすごく気に入った。その時日帰りで京都の色々なお寺へ行って来たり彦根城も訪れたり忙しい二週間だった。今度三日間だけだったけど、毎回なんとなく昔の雰囲気を取り戻して、嬉しい。本当に近江八幡市まで行かずにはいられないみたい。。。

今度のヒットは、近江牛のしゃぶしゃぶ、 日牟禮八幡宮 (ご朱印は猪の足跡の形)、 八幡堀と古い街並みだった。古い街並ってネットで調べてみたら「近江八幡市八幡伝統的建造物群保存地区」 (おうみはちまんしはちまん でんとうてきけんぞうぶつぐんほぞんちく)ということだ。こんなに沢山漢字の連続は読めない。。。

続く。。。
Himure Hachimangu Shrine. Per darvi un'idea dell'atmosfera di questo tempio, che è costruito a ridosso di una bellissima foresta, ogni volta mi aspetto di veder spuntare Totoro da dietro un albero. Forse rimanendo abbastanza a lungo...
 Ma a parte la bellezza oggettiva del posto, a parte tutte le informazioni che si possono leggere su guide varie e siti internet, ci sono tutte quelle piccole cose che mi si attaccano addosso quando viaggio, stratificano nel tempo, cambiando e cambiandomi, diventano ricordi, abitudini e profumi e si risvegliano ogni volta che torno. Quest'anno, la mia terza volta ad Omihachiman: la prima nel '97, quasi due settimane - ma all'epoca ero in Giappone per tre mesi e potevo prendermela davvero comoda - e però quelle due settimane lontana da Tokyo sono state per me il primo assaggio di quel Giappone non 'metropolitano', più tradizionale – o meglio, più simile all'idea di Giappone tradizionale che probabilmente ci facciamo noi occidentali! - che avevo sognato per tanto tempo, anche se all'epoca, 23enne, ero matta per Shibuya ed il suo casino!
日牟禮八幡宮
Himure Hachimangu Shrine

Il canale che attraversa la 'città vecchia' con la splendida passeggiata ai due lati, nulla da invidiare alla Passeggiata del filosofo di Kyoto (ma molto più tranquilla!)
 上の写真は八幡堀


il negozietto-galleria di un'amica della mia ospite, dove sono in mostra ed in vendita piccoli oggetti ed opere di artigiani locali. 
 友達の友達のギャラリーで買った小さいお土産
piccoli souvenir handmade da Omihachiman.


八幡堀は哲学の道を歩くかのような気分だった。こちらの方が静だけどね。。。
Grazie alla mia ospite, ho scoperto e visitato moltissimi posti indimenticabili, ho imparato cose sulla cucina giapponese che nei libri non si trovano, ho scoperto – per poi dimenticarlo e riscoprirlo – il ricamo sashiko, ho assaggiato cose deliziose – come il doubin mushi adattato alle mie esigenze di celiaca/allergica ai crostacei – ho chiacchierato fino a tardi, bevendo vino veneto (!!!) nella sua cucina tutta giapponese, ho diviso la camera con un'armatura di Samurai – elettrizzante ma anche un pochino inquietante...Tutto questo forse per dire che il viaggio lo fanno più le persone dei posti, o meglio, che in fondo a respirare l'aria di una piccola città di campagna, nel cuore del Giappone, si diventa un po' del luogo, per simpatia o per osmosi non saprei, ma in questo caso è il risultato che importa.

to be continued...

16 October 2014

Una mostra (un quadro) e una ricetta


la mostra è 'Hiroshige. Da Edo a Kyoto vedute celebri del Giappone', una raccolta di oltre 400 opere del maestro dell'Ukiyo-e Utagawa Hiroshige dalla collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia. La mia è stata una visita lampo, nel giorno dell'inaugurazione che ha coinciso con la prima delle giornate Europee del Patrimonio, ingresso ad un euro. Qualche scatto frettoloso con il cellulare e la voglia di tornare a godermi la mostra con un po' più di calma. 
Anche il palazzo in sè è interessante ma, se non siete appassionati di architettura ed interni, le Quattro visioni dell'Aldilà di Hieronymus Bosch conservate all'interno del palazzo meritano da sole la visita.

Hiroshige. Da Edo a Kyoto, vedute celebri del Giappone
Al Museo di Palazzo Grimani a Venezia, fino all'11 gennaio 2015.
Attenzione!!! la mostra è stata prorogata fino al 1 marzo 2015!
Apertura lunedì dalle 8.15 alle 14, da martedì a sabato 8.15-19.15, domenica 10.00-18.00.
Castello 4858, vicino a campo santa Maria Formosa
www.palazzogrimani.org

If you love Japanese Ukiyo-e, do not miss Hiroshige's exhibition in Venice, Palazzo Grimani, Castello 4858, on until January 11, 2015 > extended until March 1, 2015
More than 400 works on display, including the complete collection of views of the old Tokaido, from Edo to Kyoto.



 e questo qui sotto è il mio primo Luke Chueh. devo ringraziare la mia amica Barbara che me lo ha fatto scoprire, un bel po' di anni fa, eh?  non ero mai riuscita a trovare qualche sua opera on-line, questa è una stampa (di altissima qualità) numerata, che ho scovato in una galleria d'arte di San Francisco, Spokeart. Titolo 'Hand roll'.....

Luke Chueh, Hand Roll 
dunque, una mostra, (un quadro) e una ricetta. l'ispirazione per la ricetta, rice curry vegetariano alla giapponese, viene da un libro giappo di cucina bio e macrobiotica acquistato una vita fa su amazon japan. premesso che il curry rice/rice curry (con carne) è molto popolare in Giappone, bè, non potevo non provarci. ho preferito la versione vegetariana (e vegana) visto che carne non ne mangio, e mi sono buttata sulle spezie perché, nonostante mesi di dieta in bianco, i problemi che mi porto dietro da un po' non vogliono proprio saperne di risolversi. stufa di fare il giro di 20 specialisti, ho reintrodotto un bel po' di sapori forti senza 'peggioramenti', per cui, ma sì, chio se ne frega!


le verdure di base che ho utilizzato sono queste in foto: porri, zenzero (per il battutto/soffrtitto di base) carote, patate, zucca, pioppini. e per le spezie, curcuma, curry e garam masala (la versione meno piccante). se mi deve bruciare la bocca, almeno che sia per un buon motivo!


il risultato è stato un curry profumatissimo, saporito ma leggero (e inaspettatamente facile da digerire, credo grazie alle spezie, nonostante abbia usato in abbondanza sia olio che burro chiarificato!) con un sughetto spaziale. il sapore più sorprendente è stato quello della zucca, che ha assorbito tutti i sapori e i profumi delle spezie, da rifare almeno una volta a settimana!


la ricetta - ancora in fase di studio - prossimamente (spero già stasera), perché oggi pomeriggio 'mi mandano' ad un corso a Padova per cui devo prepararmi.
non so se dalla fotina qui sotto si riesca ad intuire, ma il sughetto era davvero goloso.


per la cronaca ed i posteri, sono in fase di preparazione pre-vacanze. ovvero, ho il biglietto aereo, l'appartamento a Tokyo, il Japan RailPass. al momento sono in 'vediamo un po' cosa riuscirò ad impacchettare, sperimentare, vedere e mangiare in queste due settimane di Giappone'.
3 - 16 novembre.
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