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23 September 2015

秋 FOOD IS GOD - Palazzo Zen, Venice

anche i colombi cominciano a sentire il freddo...
ついに気温が少し下がってきて秋になったそうです。Veneziaの「有名な」ハトも我慢して冷たい風の当たらぬ場所で日差しを待っています。可哀想だと思うのは私だけですか?
会社の状態はぜんぜん進まないみたいです。労働者組合の係り人は再就職の手伝いをしてくれると言われても、 ある人のためだけに頑張っていると思います。内の会社はVenezia県の部分ですけど、私達の契約は公務員と違うので、会社の解散の後どうなるかまだ分かりません。でもね、多分空き間が開いてきたかも。Venezia県の外の会社に入るための公募を公示されたので、今の65人ぐらいの中から6人が選ばれて、サンセルボロサービスと言う会社に移動される可能性です。じゃ、応募してみたので、来週の月曜日に面接があります。
上手くいったら嬉しいけど、それと同時にすごく疲れていて本当に休憩したいんです。去年日本へ行くために3ヶ月の休職を頼んでみたけど無理だったので、バカンスだけで行ってきた。でも日本に3ヶ月ぐらいの滞在する夢を諦めたくないわよ。
再就職できたら、しばらくの間長い休憩を取れそうもないけど。悩んでいます。。。

Santi Giovanni e Paolo e la facciata della Scuola Grande di San Marco 
and now I switch to English. I haven't seen the two main exhibitions of this year art Biennale yet - I'd rather go to the architecture Biennale next year! - but there are many smaller exhibitions related to the Biennale scattered all over Venice and this is one of them. well, actually, it is Expo-related as the theme is food. Title FOOD IS GOD. Design Exhibition of Chinese Dining Utensils', chief curators Marino Folin and Wang Liduan, promoted by EMGdoART Foundation. Open everyday but Tuesday from 2.30pm to 7.30pm
Palazzo Zen, Cannaregio 4924 - Venezia


on display many utensils used by farmers in the countryside but also some amazing sets of dining plates and vases, created by contemporary artists using not only clay but also wood, metal and mixed materials. I'm planning to visit it again as I could not stop long enought to see also the documentary they play inside. 


this is a technique for repairing broken ceramics I've learned about from a Japanese magazine I bought a while ago, actually there are also some repair kits available on the internet! it's called Kintsugi (金継ぎ), guess I need to try it on my favourite tea-cup, someday (but I prefer to wait until the next trip to japan and buy a kit there ;)
io all'esposizione, immortalata a tradimento!
this is me taking pictures!


another beautiful table set. the works on display are really astonishing but the palace alone is worth the visit.
FOOD IS GOD. Design Exhibition of Chinese Dining Utensils'
Open everyday but Tuesday from 2.30pm to 7.30pm
Palazzo Zen, Cannaregio 4924 - Venezia


on the walls, panels with plastic food (reminded me of Kappabashi Dori!). 
I don't know if food is actually god, but it has so much to do with what we are and how we relate to the planet and to animals. I just can't stop thinking of all the harm we do to Nature (have you seen the 'Nature's speaking' series of videos? they give me goose bumps!) and to all her creatures. I really hope it will stop. as for me, I'm eating only veggies (and tofu and beans, drinking beer with organic chips!!) even though once in a while I use eggs for baking sweets and eat cheese on the delicious gluten-free pizza Paolo makes for me, but I'm working to find substitutes for that too.
my new hero is Joaquin Phoenix and I will #fastagaintslaughter on October 2. 

20 June 2014

Biennale Architettura 2014, Monditalia - Arsenale di Venezia



non sembra trascorso un mese dall'ultimo aggiornamento al blog, ma molto di più. le giornate si susseguono più o meno tutte uguali, deliranti. per la verità, da aprile, ho l'impressione di vivere un unico, ininterrotto giorno lavorativo di cui non vedo la fine. 
gli aspetti positivi, pochi. uno di questi - grazie ad una provvidenziale collaborazione con la Biennale di Venezia - la possibilità di visitare la Biennale Architettura gratuitamente, ma soprattutto con visita guidata. all'appuntamento, stamattina alle 11.00 davanti all'infopoint della sede dell'Arsenale, c'ero solo io. all'inizio ho avuto l'atroce dubbio di aver sbagliato giorno/ora, invece no, ci eravamo prenotate in tre ma mi sono presentata solo io, così ho avuto la guida tutta per me. una ragazza preparatissima che mi ha illuminato davvero, nel senso che, in particolare per gli allestimenti all'interno delle Corderie dell'Arsenale, la visita 'fai da te' nel mio caso si sarebbe risolta in una passeggiata per gli spazi - bellissimi - dell'Arsenale ma dei progetti esposti probabilmente, da profana anche se appassionata, avrei capito poco nulla. la visita guidata, essendo da sola, è diventata una chiacchierata, e mi ha aperto una prospettiva un po' diversa sull'allestimento dell'Arsenale - a cui, di solito, preferisco i 'classici' padiglioni nazionali ai Giardini della Biennale.
建築展示会の写真集


questo è il bookshop: in un nanosecondo la mia mente lo ha svuotato e riarredato tipo loft per me e le belve, una goduria mentale infinita.


per la cronaca, le due sedi vere e proprie della Biennale sono: ai Giardini, dove ci sono i padiglioni nazionali sparsi qui e là all'interno, appunto, dei giardini - compreso l'amato Padiglione del Giappone - e l'Arsenale, in particolare all'interno delle Corderie. di solito preferisco la parte allestita ai Giardini, forse perché è più semplice dal punto di vista dell'interpretazione: ogni paese ha il suo padiglione con introduzione ed eventuale catalogo, alcuni li si può saltare se non interessano e il percorso da un padiglione all'altro è libero. forse proprio per questo stavolta mi sono 'costretta' a scegliere la visita guidata per l'Arsenale (due anni fa non l'ho neppure visitato, pur avendo il biglietto!).
Alle Corderie dell'Arsenale è allestita Monditalia - 41 installazioni che attraversano la penisola italiana da sud a nord, come si legge sul sito della Biennale - da Lampedusa a Torino e su fino alle Alpi dove stanno cambiando i confini geografici del nostro paese, per studiare il territorio italiano e i tanti punti caldi non solo dal punto di vista dell'Architettura ma anche delle tensioni sociali, culturali. 
partendo, appunto, da Lampedusa, passando per La Maddalena e Pompei, Cinecittà occupata, L'Aquila post-terremoto, la campagna ferrarese, le discoteche di Rimini - sì! - Firenze e Venezia con l'alluvione del '66, fino a Milano - Milano Marittima e Milano 2 - e Torino con le grandi industrie e Mimì Metallurgico, fino all'utopia di Zingonia (inquietante).


39. Designing the Sacred
Marco Sammicheli, Andrea Dall’Asta, Giuliano Zanchi
45° 41’ 51’’ N / 09° 40’ 14’’ E

il percorso l'ho fotografato a ritroso, da Torino all'entrata con l'androne al neon, una volta lasciata la guida. mi è piaciuto aver incontrato pochi plastici e modelli di edifici ma molte riflessioni sul territorio, sull'uso del territorio, come lo abbiamo cambiato e come certi progetti - certe realtà sia del passato che contemporanee - hanno in qualche modo cambiato noi. 




29. Countryside Worship
Matilde Cassani
44° 55’ 33’’ N / 09° 54’ 43’’ E

Immaginare come una comunità Sikh possa sentirsi, completamente sradicata dalle proprie origini, in un paesotto di campagna in cui nulla ricorda colori e profumi del Punjab. ed apprendere come siano apprezzati mungitori, perché cantano e vezzeggiano le mucche da latte come noi non sappiamo fare.


37. Sales Oddity. Milano 2 and the Politics of Direct-to-home TV Urbanism
Andrés Jaque/Office for Political Innovation
45° 29’ 56’’ N / 09° 15’ 57’’ E


28. Tortona Stories
Brendan Cormier, Fabrizio Gallanti
44° 53’ 40’’ N / 08° 51’ 48’’ E


27. The Landscape has no Rear
Nicola Russi
44° 43’ 52’’ N / 10° 37’ 45’’ E

Calatrava nel ferrarese...l'architettura che non si può nascondere



 Venezia non si riconosce, in oro tutta la parte di città sommersa dall'alluvione del '66. sull'altro lato, Firenze


16. L’Aquila’s Post-quake Landscapes (2009–2014)
Andrea Sarti, Claudia Faraone
42° 21’ 05’’ N / 13° 23’ 56’’ E


 e lungo il percorso di visita delle Corderie - che, non sapevo, sono lunghe 316 metri perché l'architetto Da Ponte, lo stesso del Ponte di Rialto, le volle lunghe la somma delle Procuratie vecchie e delle nuove di Piazza San Marco - palchi con i ballerini della Biennale danza, inaugurata ieri, che provano coreografie su musiche più simili a rumori. per inciso, alle Corderie si facevano le corde per le navi.



 una scala mobile!
all'interno delle Artiglierie dell'Arsenale, un'altra parte di allestimento, con alcune partecipazioni nazionali. ma, soprattutto, una struttura mozzafiato - quando il contenitore supera il contenuto - dove ho fotografato solo un'immagine piuttosto impressionante dal Padiglione dell'Albania, più perché mi ha ricordato certe atmosfere dei quadri di Dino Buzzati - pavimento in legno, possibilità di otto soppalchi, volendo, e un soffitto con travi che sarebbero la gioia dei miei gatti


 Deserto dei Tartari?

vale la pena visitarla perché: l'architettura è tutto intorno a noi, è come viviamo lo spazio e come lo cambiamo, non sempre in meglio.

21 January 2013

Comple-blog! ブログの誕生日

ho scelto le foto un po' tra le mie preferite, di questi otto anni di blog. eh sì, di solito le date, gli anniversari, scivolano via silenziosamente e me ne ricordo sempre troppo tardi, ripromettendomi di fare meglio l'anno dopo (i buoni propositi). che me ne sia ricordata stavolta, è un caso. avevo appena salvato un post per pubblicarlo più avanti e per curiosità ho fatto un viaggio all'indietro, per controllare quale fosse la data di inizio (mi pareva febbraio) ed è domani! 
il 21 gennaio di 8 anni fa, davo inizio a questo blog! 
per una buona continuazione....
八年前の一月二十一日にこのブログが生まれてきた!おめでとう!!
これからも、頑張りまーす!

il mio obento preferito, di tutti i tempi, tra tutti i miei obento!
i miei primi ravioli 

06 June 2011

intermezzo Biennale


scritto e cancellato una decina di volte quello che penso del popolo dei vernissage da Biennale. forse perché non è così interessante (il popolo dei vernissage, intendo). trovare posto nel mio solito angolo dell'aperitivo in questo week end di apertura è stato impossibile. la Serra dei Giardini era blindata per qualche evento radical chic molto cosmopolita e uno dei miei posti segreti è stato definitivamente profanato. il mio preferito, per la verità. il posto delle cicale e dei gatti. il portoncino di solito è chiuso e la foto che ho scattato prima dell'apertura è rubata dalla fessura della (ex) buca delle lettere. sbirciando mi sono detta 'wow, un'installazione a tema veneziano - pantegane gonfiabili - da tenere nascosta per chi la sa cercare, in questo grande giardino che è rifugio per tanti gatti e che d'estate risuona del canto assordante delle cicale'. invece qualche sdraio extra large, un'angolo cocktail con tovaglie immacolate e venerdì l'apertura ufficiale al pubblico. ci ho fatto un giro anch' io ( le pantegane viste dalla fessura sul portone mi erano sembrate molto più belle) ma sono solo riuscita a chiedermi 'dove saranno finiti tutti i gatti?'.




22 November 2010

Biennale Architettura 2010

chissà perché, la preferisco di gran lunga alla Biennale Arte! sembra che l'architettura mantenga ancora un legame con la realtà, con noi. e ogni due anni continuo a meravigliarmi del fatto che alla fine, senza mentire a me stessa e senza raccontarmi favole, il padiglione giapponese mi piace sempre più degli altri! questa volta è toccata all'atelier Bow-Wow (ma ci si può chiamare così? dai...non è serio!). loro giocano con l'architettura, giocano con l'arte, giocano con il mondo anche nelle faccende più serie. prendono seriamente anche quello che a noi sembra un'inezia, e ci giocano.

modellino a 'grandezza grande' dello studio Bow-Wow. è divertente sbirciare dentro!




si intravede pure la lavatrice...e c'è un grazioso scamiciato a pois appeso in camera (stile molto giappo, se posso dire)
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