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01 March 2023

banana cake vegana e senza glutine


una ricetta ancora in fase di studio, visto che ho semplicemente improvvisato un po' e mi sono cimentata in una versione vegana e senza glutine del banana bread (ma è così bananoso e naturalmente dolce che chiamarlo pane alla banana non gli rende giustizia) facendo delle sostituzioni di prova che si sono comunque rivelate promettenti :)
- al posto del burro, olio di cocco (ammorbidito a bagnomaria)
- al posto delle uova, semi di lino macinati e mescolati con acqua a creare quello che è un ottimo sostituto delle uova (i semi di lino formano una pappetta e poi una specie di gel che addensa molto bene e aggiunge anche un sapore gradevolissimo)
- al posto di banana frullata, banana schiacciata con forchetta (il gusto rimane più intenso!)
- al posto del Mix Schaer, farina di riso + farina di avena per un mix fai da te più economico e senza aggiunta di addensanti (di cui purtroppo i mix già pronti senza glutine sono sempre troppo ricchi...)


gocce di cioccolato solo sopra :) 
per la prossima informata, conto di prendere qualche appunto anche sulle dosi...



posto anche la fotina della cappa finalmente al suo posto dopo vari mesi di attesa! la resa della foto ha una luce un po' fredda, forse perchè ho inquadrato solo le piastrelle bianche, ma tutt'intorno c'è un gran casino! la cucina con scaffali "open" rende bene solo se avete poche cose, sappiatelo!! ma davvero poche....mi ero illusa di poter esporre sugli scaffali una scelta delle mie pentole preferite, quasi fossero in esposizione, invece, un gran casino!!! l'effetto non mi dispiace ma non sembra certo una cucina nuova, sembra già molto vissuta (vedere foto in fondo!)



 la scorsa settimana ho comprato due basi per sfoglia senza glutine della Buitoni: non sono male, tutto sommato, anche se medito di sperimentare una base fai da te con farine "semplici" senza le aggiunte che tutte le cose pronte senza glutine hanno (come sciroppo di glucosio/fruttosio...perchè? ci volete tutti diabetici?) 

non voglio banalizzare o semplificare troppo, ma i prodotti già pronti per noi celiaci, a leggere bene le etichette, sono spaventosi. sarà che ultimamente sto cercando di controllare molto di più quello che mangio, per ridurre al minimo le schifezze, e soprattutto gli zuccheri, ma mi sto rendendo conto (la scoperta dell'acqua calda, comunque) che lo zucchero lo aggiungono davvero dappertutto!  

comunque, per la cronaca, per la farcia di stasera ho usato, 3 uova, un caprino, sale pepe curcuma e tanti spinaci (non avevo latte o panna e per i miei gusti l'uovo era troppo predominante)


domenica sera invece avevo preparato la stessa sfoglia Buitoni con una farcitura vegana più di mio gusto: verdure spadellate (funghi misti - champignon e shiitake che avevo in congelatore, cavolo nero e porro) in una "pastella" di acqua e ceci insaporita sempre con sale, pepe e curcuma. simile a quella che usa per la farcitura della quiche >> di cui però qui non ho postato la ricetta!!! ma se volete, qui mini quiche trovate la ricetta per la base (non vegana ma senza glutine) delle mie mini quiche :)



ed eccola qui, la mia incasinatissima cucina :)





02 April 2022

cucina nuova...in progress

il progetto della mia nuova cucina :)



ho nuovamente trascurato il blog ma questa volta - almeno - ho una buona scusa perché stiamo smantellando la mia vecchia cucina Ikea (bè, Paolo la smantella e io svuoto pensili e faccio scatole, più che altro) per prepararci ad accogliere (e montare) quella nuova, che sarà sempre Ikea (Askersund) 

passeremo da tanti mobiletti e pensili bianchi con piano di lavoro in legno, a soli mobiletti inferiori con finitura in legno e piano di lavoro grigio scuro, abbandonando definitivamente i pensili che sostituiremo con delle mensole aperte....



ecco lo stato (casino) attuale :)

e questa era una foto pre-smontaggio pensili, dopo 18 anni di onorato servizio. 
ho sempre un po' troppe cose appoggiate sul piano di lavoro! infatti lo spazio di manovra si è drasticamente ridotto, negli anni....
di certo con la nuova cucina avrò meno capacità di "stivaggio" (ultimamente mi sono appassionata a CamperOnTube e la parola stivaggio è entrata nel mio quotidiano ;) ma spero di riuscire ad organizzarla come la sogno 



quello che al momento dobbiamo ancora fare:
- smontare tutta la parte inferiore (fornelli forno lavabo etc) e togliere la cappa (che verrà sostituita da una cappa in acciaio senza mobiletto)

- dipingere

- confermare l'ordine della nuova cucina :)

- aspettare che arrivi eheh - ci dovrebbero volere circa due settimane

- montarla!

siamo già stati tre volte all'Ikea, negli ultimi due mesi...e abbiamo cambiato idea tre volte prima di approdare alla scelta finale (più che altro, costretti dal fatto che la cucina che ci piaceva è andata fuori produzione...e che quella che sarebbe stata la prima scelta, la Bodarp, dal vivo non ci ha convinti) così per dovere di cronaca aggiungo anche qualche foto scattata all'Ikea, qui e lì!

come prima cosa, ecco la prima e la seconda scelta, la Bodarp, e la Torhamn che mi piaceva tanto ma è andata fuori produzione!


la Bodard, verde salvia, in foto è stupenda! purtroppo all'Ikea di Padova c'era solo un piccolissimo campione dell'anta, che mi è sembrato piuttosto "segnato" dalle impronte delle dita dei clienti!


ci eravamo quindi orientati sulla Torhamn nella foto qui sora, e fatto altro viaggio apposta all'Ikea, solo per scoprire - con non poco disappunto - che è andata fuori produzione (ma nel sito Ikea non è specificato...)!

per rimanere sul tono del legno, abbiamo ripiegato sulla Askersund. questa in foto è la finitura che abbiamo scelto per i mobiletti (quella color legno dei pensili, tanto per capirci) a cui abbineremo un piano di lavoro scuro (e spero facile da pulire) e elettrodomestici in acciaio 

le cose che cambieranno:

> addio pensili, avremo mensole di legno con tante ceste Muji per organizzare

> lavello grande a vasca singola, la vasca piccola aggiuntiva che ho ora si è rivelata praticamente inutile e ha solo tolto spazio alla vasca principale

> addio lavastoviglie separata, ne abbiamo scelta una da incasso più piccola da 45 cm

> sottolavello con due cassettoni (da 80 cm) anziché mobiletto ad anta

> niente più pensile sgocciolatoio che sostituiremo con un interessante accessorio della Yamazaki Home (vedi sotto!)


l'abbinamento di colori sarà questo (con delle maniglie diverse), dovrebbe risultare abbastanza neutro e "metropolitano". il piano di lavoro scuso per me è una novità assoluta per cui mi spaventava un po' , ma mi sono detta che questa cucina non deve necessariamente durare per altri 18 anni! sono stata abituata a pensare che la cucina è per la vita ma in fondo, perché dovrebbe? forse se ci spendi 15 mila euro (c'è chi lo fa) ma io rimango sotto i 2500 elettrodomestici inclusi! 新しいキッチン。。。まだだよ!何回もIKEAへ行ってきたけど、新しいキッチンはまだ注文してないんです。しか し、 準備として家の古いキッチン半分ぐらい外しました。と言うのは、上のキッチン棚を全部外してもらって、内容はダンボールの箱の中に入れておいて、廊下 とリビングにおきました。 キッチンの下の部分は ーコンロやシンクなどの部分は注文したら外す予定です。何故かというと、注文してから経った2週間で家具が届くので、その前壁もペンキす るつもりで間に合うかどうかよく分かりません。。。 自分で棚を外して、自分で新しい棚と家電を位置するので、思ったより時間がかかるけど、楽しいところもあります。その上、値段は五百ユーロぐらい安くなっ て自分で頑張る甲斐があるよ! その家いネットでYAMAZAKI.HOMEの色々な道具を買ってしまった!新しいキッチンの色の組み合わせなら下の棚の扉は木製にしてキッチンカウンター は黒っぽいカウンターにしました。上の部分の棚の代わりにオープン シェルフにしました。見せる収納も好きだし、オープンシェルフの掃除もし安く なると期待します。



una volta decisi i colori, mi sono lasciata un po' prendere e ho acquistato alcuni oggetti "in previsione della cucina nuova". il primo delle lista è un cestello della Yamazaki.home che useremo al posto dello sgocciolatoio pensile. aveva un prezzo di listino piuttosto alto, di 75 € circa, ma ho trovato un'offerta su Amazon a 35 € "usato come nuovo" e le ho dato una chance! 

qui vorrei aprire una piccola parentesi antispreco/zerowaste: seguo una battagliera blogger inglese, Anne-Marie Bonneau, che offre sempre interessanti spunti per diminuire il nostro impatto, anche quando facciamo shopping. si documenta in prima linea e spiegava, in un vecchio post, che quando ritorniamo un oggetto acquistato online spesso l'oggetto in questione, pur nuovo, rimane invenduto e finisce per diventare un rifiuto 8e un peccato, aggiungo io!). ora, non credo comprerei un paio di scarpe usate, ma l'usato come nuovo di Amazon sembrava proprio ricadere nella tipologia di "spreco" descritta da Anne-Marie Bonneau così mi son detta, proviamo e vediamo cosa arriva (con 40 € di risparmio). il cestello è arrivato nel suo imballo originale, perfetto e mai usato, una sola delle aste metalliche mi sembra un po' troppo angolata ma questo non incide assolutamente sulla sua stabilità/funzione per cui alla fine è stata una scelta davvero azzeccata. se vi capita, provateci! 

ed eccolo qui :)







al cestello, si sono aggiunti un cesto portafrutta e un poggiapentole angolare che sembra davvero una bella pensata :)




non so poi come sarà l'effetto finale, in abbinata alla cucina nuova, ma spero che si avvicini almeno un po' all'idea che mi sono fatta (magari con qualche aggiustamento)



10 December 2015

Japan memories: eating out in Kichijouji - Hitoto

Hitoto, quando ancora si chiamava Base Cafe, nella recensione di un libro di cucina dedicato alla macrobiotica

non importa quanto tempo passi, sempre lì torna il mio cuore: in Giappone! ed allora non mi sembra per nulla fuori luogo riprendere dai miei racconti di viaggio interrotti, con un salto temporale di più di un anno, precisamente al 14 novembre 2014, per condividere un pranzo davvero speciale - macrobiotico! - in un ristorante che, ahimè, a primavera 2016 chiuderà, causa demolizione edificio. per quanti stiano programmando una vacanza natalizia nel Sol Levante, un posto da non perdere davvero: si tratta di Hitoto a Kichijouji, Tokyo. 
Hitoto, però, non è solo un ristorante: fa parte di una realtà più grande, Organic Base, che è anche scuola di cucina macrobiotica e casa editrice - le attività in questo senso continueranno, per fortuna! per saperne di più (ehm....solo in giapponese) vedere link sotto

If you are going to be in Tokyo for Christmas or early 2016, hurry up and visit Hitoto macrobiotic cafe before its scheduled closing in spring 2016! formerly named Organic Base cafe, Hitoto is a cozy macrobiotic cafe located in Kichijouji (address and details below), open 12am to 10pm (closed on Tuesday and Wednesday) where you can enjoy a vegan meal and some gluten-free dishes, although you need to explain in details about your allergies (I explained it in Japanese and unfortunately I did not tested the waitress English!). The building is very old, therefore it will be demolished and re-built next year, loosing its unique atmosphere. This is the reason why Hitoto owner has decided not to re-open his macrobiotic cafe in the new building, cause 'it will never be the same'. But Organic Base also means macrobiotic cooking classes and this activity will continue in their studio located in Musashino. I really hope I will be able to attend, someday! They offer a systematic macrobiotic course but also one-day classes on specific themes, guess I'll try and schedule my next trip in order to attend at least one of those one day classes: http://www.organic-base.com/class/ 

http://blog.livedoor.jp/organicbase/ 


Appuntatevi l'indirizzo del ristorante, intanto: 
Musashino shi, Kichijouji Minami-chou 1-6-7, 3 floor
tel & fax|0422-46-0337aperto 12.00-22.00, last order 21.00 (chiuso martedì e mercoledi)

questo ristorante era nella mia lista dei desideri già da qualche anno - dal 2010, per la precisione, all'epoca si chiamava ancora Organic Base Cafe - spuntato fuori dalle pagine di un libro sulla cucina integrale e macrobiotica giapponese in un collage di foto che mi ha subito stregata: interni ed arredamento a dir poco spartani - cemento e tavoli di recupero ma un'atmosfera calda ed accogliente - e dei set menu dall'aria terribilmente giapponese (senza carne o pesce per cui perfetti anche per chi è vegano!). 

una foto d'insieme del nostro pranzo. purtroppo alcune delle pietanze del set menù non erano adatte alle restrizioni della mia dieta da celiaca, ma sono rimasta ugualmente super soddisfatta!
da celiaca in Giappone, bè, non è stato facile, ma rispetto al viaggio del 2010 sono stata più intrepida negli assaggi culinari e alla fine, ne è valsa la pena (senza effetti collaterali!). 
la ragazza che ha preso le ordinazioni si è mostrata un po' intimorita quando le ho spiegato delle mie allergie (la macrobiotica spesso prevede che il riso integrale venga mescolato con altri cereali) ma alla fine è andato tutto liscio: riso integrale, zuppa di miso, aemono (verdure scottate e condite con una crema a base di tofu) e sunomono (pickles) per il mio primo assaggio di macrobiotica giapponese. ovviamente il tutto è anche vegano!


l'oshibori (il piccolo asciugamano inumidito - caldo o freddo a seconda della stagione - che viene offerto al cliente prima del pranzo) era leggermente aromatizzato con una fragranza al pino: questo sì che è 'servizio'!


adoro il modo in cui è organizzata la cucina: appena protetta dietro il bancone, con tutti gli 'attrezzi del mestiere' in bella vista. e adoro anche la cameriera con il cappello di lana blu!!!


e questa è la foto che immortala il set menù completo: alla fine, abbiamo speso più o meno 25 € in due, questo è il bello dei set lunch in Giappone, prezzi fissi alla portata di tutti (attenzione che a cena la musica cambia!!)

questo è il set menu che ha preso Pasolo, completo di tutte le 'portate'

non ho saputo resistere al foto collage neppure questa volta, con tanto di aggiunta-aggravante di cornicetta in stile natalizio. ma sì, lasciamoci un po' andare!
la scala per accedere al ristorante è davvero stretta e ripida! da un lato, capisco perché sia in programma la demolizione dell'edificio - non dava l'impressione di essere molto anti-sismico - al suo posto ne costruiranno uno a prova di terremoti. certo queste atmosfere si perderanno. sono contenta di averle assaporate, anche se solo per qualche ora. 


06 May 2015

il magico potere del riordino!(?!) di Marie Kondo

torta di grano saraceno e nocciole, senza glutine. questa volta ho usato lo stampo quadrato, per cui tagliare orizzontalmente la torta per farcirla con la marmellata di mirtilli era impresa ardua. ma la marmellata c'è comunque, di accompagnamento! 

e mentre la città si riempie del variopinto (leggi, alternativo-per-forza) popolo delle inaugurazioni della Biennale d'arte, io sforno torte (dopo una vita di inattività, o almeno così mi sembra, visto che il tempo mi vola!), festeggio i miei due gattoni che hanno compiuto gli anni (in aprile. per la verità: la micia ha fatto 15 anni il 7 aprile, mentre Pichan ne ha compiuti 8 il 25 aprile, giorno glorioso di San Marco repubblicano), scopro 'il magico potere del riordino' e preparo (pulisco) la casa in montagna per l'imminente, micro-vacanza, che spero mi permetterà di tirare il fiato prima dell'invasione estiva da Biennale+Expo (eh già, quest'anno si raddoppia)

pichan e la tora

sabato scorso siamo stati in montagna per la giornata (e questo sabato ci torniamo) per testare il riscaldamento (eh sì, la casa è talmente fredda che se non la scaldo un po' la micia mi si ammala...e mi si incazza!) pulire - stavolta, oltre ai soliti insettoni morti sparsi su tutti i davanzali, ho trovato anche un pipistrellino stecchito @_@ - fare lavatrici, tagliare un po' l'erba (questo lo ha fatto Paolo, io sono addetta agli interni, lui a tutto ciò che è fuori), dare aria a cuscini e divani, e chi più ne ha più ne metta: visto che la vacanza sarà breve, non vorrei passarla tutta a rendere la casa vivibile, per cui sacrifico questi due sabati di riposo, ma sicuramente è per una buona causa!
4月にはトラちゃんとピちゃんの 誕生日でした!お誕生日おめでとう!毎日、ありがとうね。
あっという間に5月になってびっくりしました。案内所の仕事はもうすごく忙ししくなって、観光客が大勢だね。今年は美術のビエンナーレも行われているし、ミラノでの国際Expoもあるから、人が沢山すぎると思う。でもね、観光シーズンのピークに入る前に、山の別荘で一週間ぐらい過ごす予定なので、大丈夫かな?先週の休日には山へ行って、掃除しはじめた。今週の土曜日も又行くから休日も忙しくなるけど、バカンスはもうすぐだから、頑張るよ!
いい天気になりますように!
il prato davanti casa
nel frattempo, ho avuto un'illuminazione sulla via delle pulizie di casa (ed in generale, in materia di economia domestica) che forse mi cambierà la vita: almeno questo sostiene la signorina Marie Kondo, cleaning consultant giapponese (chissà se una professione del genere potrebbe prendere piede anche in Italia! io mi candido), richiestissima non solo da casalinghe di tutte le età ma anche da manager d'azienda! per farla breve, cercando qualche articolo divertente per esercitarmi con il giapponese, sono incappata in un trafiletto su questa giovane tiding-up consultant che si è guadagnata un posticino nella lista del Times delle 100 persone più influenti al mondo (qui l'articolo, in inglese/giapponese japanese.about.com). incuriosita, ho acquistato il suo libro (che ha venduto 2 milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto pure in rumeno) su Kindle store e me lo sono letteralmente bevuto. più che un manuale sulle pulizie di casa, è un piccolo saggio sul potere che le pulizie (bè, radicali, come le intende Marie nel suo personalissimo metodo) possono esercitare sulla nostra vita, un potere magico e straordinario, che va ben oltre l'avere una casa sempre in ordine e facile da pulire. 


che le pulizie avessero un misterioso potere taumaturgico, lo avevo sempre sospettato: pulire, spostare, riordinare casa mi rilassa, mi libera la mente, mi fa sentire come se, in qualche modo, riuscissi anche a mettere ordine nella mia vita (e nella mia mente...), a cambiare ciò che non mi va. ma, come giustamente osserva Marie nel suo saggio, il riordino non è mai definitivo (almeno, non lo è finché non si decide di abbracciare il suo metodo!) ed allora il binomio 'fare disordine/mettere ordine' diventa quasi un modo per distogliere l'attenzione dalle cose davvero importanti. tocca sempre ricominciare da capo, rubando tempo alle cose che contano davvero. il che, in alcuni casi, potrebbe voler significare addirittura non volerle proprio affrontare!
a quanto pare, tra i clienti della signorina Kondo, c'è chi, dopo aver messo mano alle proprie 'cose' - dalla prima all'ultima - per arrivare al 'riordino definitivo' stile Marie Kondo, ha persino deciso di cambiare lavoro! ed il cambiamento spaventa, no? di sicuro spaventa me!
da collezionista di fumetti e riviste (giappe), l'idea di rimanere solo con un quarto della mia collezione mi fa già mancare il respiro. buttare via i libri - anche quelli mai letti o lasciati a metà - mi sembra un compito quasi impossibile. assurdo, per certi versi. per questo, di solito, Marie fa cominciare dai vestiti. e a seguire, si continua con i libri, le 'cose varie', ed i ricordi (sì, pure le fotografie!)
eliminare eliminare eliminare. da qui si deve partire secondo Marie, e poi, per ogni oggetto che rimane - tutto quello che ancora ci emoziona - va trovato un posto all'interno della nostra casa, dialogando con lei.

il libro è molto più di questo. mi è piaciuto - anche se probabilmente non sono ancora pronta per il metodo Konmari (così si chiama) - per la prospettiva totalmente nuova che propone sul 'fare ordine', perché ci sono dei dettagli squisitamente giapponesi che ci raccontano di come viene vissuta la casa - e gli oggetti - nel Sol Levante, e perché ci sono particolari che invece accomunano tutte le culture e non possono non farci sorridere! 
日本語の勉強としてよくネットで私に興味のある記事を探すことにしていて、最近「ときめく片づけ」シリーズで知られる近藤麻理恵さんのエッセーについてこの記事を読んだ。やっぱり近藤麻理恵さんのエッセーが読みたくなってしまったので、Kindleでイタリア語のバージョンを買って一晩に読みきれた。面白いっ!「この本を買った人にお勧め本」の中に、イタリア語の「家計簿」もあって、買っちゃった!その次はどの本にするのかしら。。。

dal fare ordine in casa a fare ordine nei conti di casa, il passo è abbastanza breve, così mi sono ordinata anche il kakeibo (traslitterato kakebo), ovvero il libro dei conti di casa (ma va'?). a novembre, nei supermercati in Giappone, se ne vedono di tutti i tipi (compreso quello di Snoopy che al prossimo viaggio sarà mio!). ci sono anche varie app con la stessa funzione, ma una cosa la si capisce subito - io ho cominciato ad usarlo solo da tre giorni - l'atto di scrivere in dettaglio quello che si spende tutti i santi giorni, dà una consapevolezza completamente diversa di come il denaro si volatilizzi! 
lo consiglio, per tutte le tasche, per risparmiare ma anche solo per cambiare abitudini. 

ah! per la ricetta della torta di grano saraceno e nocciole, rimando al vecchio posto in merito!

21 January 2015

my (Japanese) kitchen

l'arte di appendere.
credo di averla assorbita per osmosi durante l'homestay a Tokyo, nel lontano 1997.
poi ho scoperto che in Giappone ci dedicano riviste intere... 
è una settimana che mi scervello per trovare un incipit d'effetto per questo post - che è il 519esimo, un numero senza particolare significato, per la verità - avevo pensato di citare 'Kitchen' di Banana Yoshimoto 「私がこの世でいちばん好きな場所は台所だと思う」perché la cucina è di certo il posto in cui più percepisco il calore di casa. ma questo post non è propriamente sulla mia cucina, non su quella fisica. non soltanto almeno. con una casa di 43 metri quadrati ed una passione genetica per l'accumulo di carabattole (e riviste!), da qualche parte dovevo pur trovare uno spazio annesso da poter sfruttare, in cui potermi 'allargare'. scartati magazzino - non esente acqua alta - e sgabuzzino - troppo stile 'apri la porta e ti crolla tutto il contenuto addosso' - forse inconsapevolmente, mi sono creata uno spazio virtuale, a costo zero. ad occhio e croce, 25 metri quadrati di blog, annessi alla mia cucina, che oggi compiono 10 anni.
10 anni di blog. 
se non altro, sono una che non molla. e lo faccio soprattutto per me stessa.


se ripenso a come era la mia cucina 10 anni fa, quasi non la riconosco. guardandola adesso, a volte mi cruccio per i segni indelebili che la caffettiera bollente ha lasciato sul piano di lavoro in legno (caffettiera incautamente appoggiata dalla sottoscritta, ovvio). ed il laminato bianco del pensile sopra il lavello? si è tutto scrostato lì dove ho la cattiva abitudine di infilare la spugnetta dei piatti, ancora bagnata. le presine, bruciacchiate e macchiate. il tavolo graffiato dai gatti. il piano di lavoro, completamente scomparso sotto una serie di elettrodomestici e 'attrezzi' da cucina che si sono magicamente trasferiti da me in questi anni. 
ma se devo pensarci, questa cucina non è mai stata così simile a me come ora. forse solo perché, nella foto scattata 10 anni fa, ancora non era così mia. vissuta equamente da me e dai miei gatti.


 e nel suo essere disordinata, affastellata, sconclusionata ed a volte poco funzionale, vedo il suo essere per me. e la riconosco sempre più simile al mio ideale di cucina: mi vedo chiaramente, con ai piedi solo un paio di calzini - nelle case giapponesi si entra senza scarpe - al centro di una danza lieve di utensili da cucina, come Topolino apprendista stregone ma su una musica di shakuhachi come quella che ho in cd, io che non indosso mai vestiti ne porto uno di cotone a quadretti beige e rossi, e sopra un grembiule, e fuori dalla finestra, ma anche dentro la mia cucina, c'è il Giappone.
my Japanese kitchen

下らない話ですけど、今日は私のブログの誕生日です。ちょうど10年になりました。
このブログを読んでくれる友達が少ないからこそ、有難いです。
これからも宜しくお願いたします。




07 January 2015

Pulizie di inizio anno! e mabo doufu

ciotola-gufo, acquistata da Kikuya a Kichijouji lo scorso novembre.

ma, siccome prima di imbarcarsi in una tale impresa - quella delle pulizie di inizio anno - è bene fare il pieno di energia, ecco una ricetta semplice, saporita, tutta vegetale e molto giapponese, ovvero la mia versione riveduta e corretta (e semplificata!) del mabo doufu (dove doufu sarebbe il tofu!). gluten-free e vegana al 100%.
大掃除の前に、エネルギーたっぷりのマーボー豆腐 (私のシンプルバージョン!!)


 gli ingredienti sono:
:: 1 confezione di silken tofu della Clearsping (senza glutine) da 250 gr
:: 250 gr di funghi pioppini (ma 350 sarebbe meglio, purtroppo al supermercato ho trovato solo una confezione piccola!)
:: 5 peperoni dolci (tipo friarelli ma più grandi)
:: zenzero fresco a piacere
:: uno spicchio d'aglio
:: salsa tamari senza glutine (circa 4 cucchiai da minestra)
:: un cucchiaino di fecola di patate sciolta in poca acqua
:: olio extra vergne di oliva
:: sake q.b.
:: sale un pizzico abbondante

:: facoltativo: un po' di brodo dashi (in questo caso, essendo il dashi a base di pesce, la ricetta non sarà più vegan!)

si procede così: pulite i funghi ed i peperoni, tagliate quest'ultimi a rondelle. in una padella scaldate qualche cucchiaio di olio evo, fateci dorare uno spicchio d'aglio e aggiungete i pioppini. salateli e fateli cuocere, coperti, per qualche minuto, poi sfumateli con un po' di sake. aggiungete quindi i peperoni, abbondante radice di zenzero tagliata sottile sottile, e bagnate con la salsa tamari (ed il brodo dashi, se lo volete utilizzare). fate stufare le verdure per circa 7-8 minuti a pentola coperta, in modo che rilascino tutti i loro succhi senza asciugarsi. nel frattempo, scolate il tofu e tagliatelo a cubotti, aggiungetelo alle verdure solo alla fine, giusto il tempo perché si scaldi per bene, quindi aggiungete anche la fecola di patate sciolta in poca acqua. la fecola farà addensare il liquido di cottura, formando una deliziosa cremina. servite con riso giapponese (o sopra del riso giapponese!)


questo riso è un po' speciale, perché me lo ha regalato la proprietaria dell'izakaya da Chiyo di Omihachiman: riso shinmai, del nuovo raccolto, infatti 'pika pika' (ovvero brilla!), i chicchi sono perfetti, uff! a volte vorrei essere un chicco di riso...in una risaia giapponese.
ご飯はピカピカ!近江八幡市に住んでいる友達が何時も行く「ちよ」という居酒屋の御祖母さんからもらった新米で炊いたご飯。上手い!


il tofu clearspring è l'unico garantito gluten-free in circolazione dalle mie parti (ovvero Venezia centro ;), molto buono e di sapore delicato, è comodissimo da tenere in dispensa perché, essendo in tetrapak, si conserva senza problemi (bè, finché non lo aprite, ovviamente!) ed è un ottimo secondo di emergenza, quando non ho nulla di pronto: lo condisco con un po' di tamari e katsuobushi (oppure zenzero grattugiato) ed il risultato giappo è garantito.


ではでは、大掃除!イタリアだと、大掃除の時期は春なんだけど、新年明けまして、やっぱり何かリノベーションしたくなりますよね。リビングの本棚から本や雑誌など全部出して、整理しちゃいました。と言うのは、雑誌は沢山捨てて(本当に沢山すぎた。。。)。ずっと前から何時も料理の雑誌とか、インテリアの雑誌とか色々買って捨てきれずに置いてきたから、本当に沢山あったよ。売れないと思うので、捨てるしかない。勿論、私の大好きな日本雑誌は捨てられないけど、イタリア出版社の雑誌の場合は、一回読みきったら捨ててもいい。内容はそんなに面白くない。 これから、日本雑誌だけ買うことにします!
ed eccoci alle grandi pulizie. per l'anno nuovo, ho evitato la mia solita lista di cose da fare/buoni propositi (nonostante io ami disperatamente le liste...) perché tanto non li rispetto mai. ma, approfittando di un turno di mattina seguito da un giorno di riposo, ho messo mano alla libreria del salotto, svuotandola di tutto il suo contenuto. così, mentre P. rinforzava lo schienale - ormai sfondato - della mia Bonde, io - respirando una quantità considerevole di polvere... - mi dedicavo a fare una cernita - di epiche proporzioni - di tutte le riviste, carte, biglietti di auguri, cataloghi di vario genere accumulati in questi anni (sigh), una bella montagna di carta che al momento staziona sul mio pianerottolo (non so come uscirò di casa, domattina...) divisa in tre grandi borse: mi riservo di darci un'altra occhiata, perché il pentimento incombe e potrei voler salvare qualcosa!



 dovrei scrivere 'in marzia's bookshelf' piuttosto!
l'angolo dedicato alla cucina giappa
日本料理の雑誌や本


 l'angolo dedicato al craft - sempre made in japan - e alla mia collezione di schedule book della Ghibli (Totoro, Kiki e Ponyo!)
手仕事の雑誌とジブリschedule book collection (トトロ、キキ and ぽにょ!)

i cataloghi che non si possono buttare!
Ikea catalogues collection...イケアだから、捨てられないよ


il risultato non è certo da 'copertina', ma almeno inizio l'anno senza pile di libri che crescono dappertutto (in particolare davanti allo schermo della tv!) e posso finalmente fare un nuovo ordine di riviste giappe su amazon.co.jp, senza sentirmi troppo in colpa!
una stanza alla volta, un cassetto alla volta.


18 December 2014

Japan Autumn 2014: una passeggiata a Omihachiman

'my' room at my friend's home in Omihachiman, impressive don't you think? una foto per darvi un'idea dei miei risvegli ad Omihachiman. e oltre il corridoio, un perfetto giardino giapponese
上の写真は近江八幡市の友達の家での「私の部屋」
Come prevedevo, in queste settimane ho sofferto un po' di depressione da rientro, mi sono impigrita, il che significa più o meno che, se non sono al lavoro, mi trovate sul divano di casa a fantasticare ad occhi aperti. Ma se alle fantasticherie non si fa seguire l'azione, non si va da nessuna parte! Ho, evidentemente, trascurato anche il blog, nonostante le molte cose da scrivere. Nel mezzo, giusto per la cronaca, c'è stato anche il proficiency di giapponese, risultati a metà febbraio.
oggi mi rimbocco le maniche e riprendo le fila del racconto, Japan autumn 2014. Ho deciso di seguire l'estro del momento, così da Shibuya saltiamo ad Omihachiman, una piccola città vicino al Lago Biwa - il lago più grande del Giappone – nella prefettura di Shiga.  
毎朝こんな感じ!美味しかったわよ!毎日御馳走様でした
Japanese style breakfast!
questa la colazione che ogni mattina ci faceva trovare la mia amica (ed in più riso, tè verde, caffè...) neppure in albergo ti riservano un trattamento simile!
 お客さんもう一人いたわよ
someone watching over me every night...anche se ormai dovrei essere abituata a questo mio vecchio amico, dormire nella stanza accanto ancora mi fa un po' impressione. ricordo che al mio primo soggiorno qui, nel 1997, l'avevo fatto spostare un un'altra zona, ma all'epoca dormivo sola ed ero una fifona!
 Se non fosse che ci abita una mia cara amica, non l'avrei mai scoperta. Ed invece, ogni volta che ci torno, mi sento a casa, e mi sento ancora di più in Giappone. Merito della mia premurosissima ospite (queste prime foto le ho scattate a casa sua!), ma certo anche dell' atmosfera d'altri tempi che si respira nel piccolo centro storico di Omihachiman, dove sono preservate le antiche dimore dei mercanti che trasferirono qui le proprie attività a partire dalla fine del sedicesimo secolo.
my friend's garden!


 今日具合が悪くて、先生に一日休ませてもらった。ブログの更新はソファで座ったまま出来るので、只今!
この前の更新は数年前友達に教えてあげた「東京一日ツアー」で、ちょっと平凡だったけど、これから近江八幡市へ!
今度の旅日記は年代順ではなくて、気まぐれで決めるから、ばらばらになるかもしれないけど、そうしないと。。。もっと時間がかかってしまう!
ではでは、近江八幡市。1997年初めて日本にきた時には、近江八幡市に住んでいる友達の所で二週間ぐらい泊まってもらって、やっぱり近江八幡はすごく気に入った。その時日帰りで京都の色々なお寺へ行って来たり彦根城も訪れたり忙しい二週間だった。今度三日間だけだったけど、毎回なんとなく昔の雰囲気を取り戻して、嬉しい。本当に近江八幡市まで行かずにはいられないみたい。。。

今度のヒットは、近江牛のしゃぶしゃぶ、 日牟禮八幡宮 (ご朱印は猪の足跡の形)、 八幡堀と古い街並みだった。古い街並ってネットで調べてみたら「近江八幡市八幡伝統的建造物群保存地区」 (おうみはちまんしはちまん でんとうてきけんぞうぶつぐんほぞんちく)ということだ。こんなに沢山漢字の連続は読めない。。。

続く。。。
Himure Hachimangu Shrine. Per darvi un'idea dell'atmosfera di questo tempio, che è costruito a ridosso di una bellissima foresta, ogni volta mi aspetto di veder spuntare Totoro da dietro un albero. Forse rimanendo abbastanza a lungo...
 Ma a parte la bellezza oggettiva del posto, a parte tutte le informazioni che si possono leggere su guide varie e siti internet, ci sono tutte quelle piccole cose che mi si attaccano addosso quando viaggio, stratificano nel tempo, cambiando e cambiandomi, diventano ricordi, abitudini e profumi e si risvegliano ogni volta che torno. Quest'anno, la mia terza volta ad Omihachiman: la prima nel '97, quasi due settimane - ma all'epoca ero in Giappone per tre mesi e potevo prendermela davvero comoda - e però quelle due settimane lontana da Tokyo sono state per me il primo assaggio di quel Giappone non 'metropolitano', più tradizionale – o meglio, più simile all'idea di Giappone tradizionale che probabilmente ci facciamo noi occidentali! - che avevo sognato per tanto tempo, anche se all'epoca, 23enne, ero matta per Shibuya ed il suo casino!
日牟禮八幡宮
Himure Hachimangu Shrine

Il canale che attraversa la 'città vecchia' con la splendida passeggiata ai due lati, nulla da invidiare alla Passeggiata del filosofo di Kyoto (ma molto più tranquilla!)
 上の写真は八幡堀


il negozietto-galleria di un'amica della mia ospite, dove sono in mostra ed in vendita piccoli oggetti ed opere di artigiani locali. 
 友達の友達のギャラリーで買った小さいお土産
piccoli souvenir handmade da Omihachiman.


八幡堀は哲学の道を歩くかのような気分だった。こちらの方が静だけどね。。。
Grazie alla mia ospite, ho scoperto e visitato moltissimi posti indimenticabili, ho imparato cose sulla cucina giapponese che nei libri non si trovano, ho scoperto – per poi dimenticarlo e riscoprirlo – il ricamo sashiko, ho assaggiato cose deliziose – come il doubin mushi adattato alle mie esigenze di celiaca/allergica ai crostacei – ho chiacchierato fino a tardi, bevendo vino veneto (!!!) nella sua cucina tutta giapponese, ho diviso la camera con un'armatura di Samurai – elettrizzante ma anche un pochino inquietante...Tutto questo forse per dire che il viaggio lo fanno più le persone dei posti, o meglio, che in fondo a respirare l'aria di una piccola città di campagna, nel cuore del Giappone, si diventa un po' del luogo, per simpatia o per osmosi non saprei, ma in questo caso è il risultato che importa.

to be continued...
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