03 February 2016

Jheronimus Bosch alle Gallerie dell'Accademia a Venezia

le Gallerie dell'Accademia di Venezia ospitano le celeberrime Visioni dell'aldilà di Jheronimus Bosch fino al 7 febbraio, affrettatevi! come per tutti i musei nazionali,  ingresso gratuito proprio questa domenica, la prima del mese
se anche i vostri sogni sono popolati di creature striscianti, vampiri, angoli bui e sensazioni angosciose, forse come me amerete quest'opera di Bosch che di certo non ispira sentimenti di bucolica tranquillità. ovvio, oltre ai due pannelli dedicati alla caduta dei dannati ed alla visione dell'inferno - quelli di sinistra, stile Hellboy (lo dovevo dire, perdono) - c'è spazio per il paradiso terrestre e per l'ascesa all'empireo: nel primo, però, la foresta del paradiso terrestre sembra quasi voler inghiottire le figure umane, decisamente poco rassicurante;  nel secondo il tunnel di luce che si restringe alla fine mi sembra un messaggio abbastanza chiaro, come a dire che non c'è spazio per tutti e che se non si è tra gli eletti tocca ripetere il percorso dall'inizio!
ma, a parte le mie elucubrazioni personali su quest'opera - che sono comunque le sole cose che mi sento di condividere, visto che non mi chiamo Vittorio Sgarbi! - a parte Jheronimus Bosch che sarà all'Accademia solo fino al 7 febbraio (per cui affrettatevi), le Gallerie dell'Accademia valgono sempre una visita: se siete costantemente in bolletta, ricordatevi che ogni prima domenica del mese sono gratuite! e se capitate questa domenica, potrete godervi anche un bel po' di Carnevale!

Le visioni dell'aldilà di Jheronimus Bosch, in mostra assieme al Trittico di Santa Liberata restaurato in occasione del cinquecentenario della nascita di Bosch. Dopo Venezia, saranno in mostra nella città natale di Bosch e poi a Madrid, per tornare a fine anno a Palazzo Ducale
il retro, sorprendente, dei 4 pannelli su cui Bosch ha dipinto le visioni, una riproduzione pittorica del marmo, in due colori diversi, verde e rosso
sapevate che le visioni hanno anche un lato b? il pittore ha cercato di riprodurre le venature del marmo di due colori sul retro delle sue visioni...
credo sia abbastanza banale dirlo, ma le Gallerie dell'Accademia sono per Venezia quello che gli Uffizi sono per Firenze (troverete meno coda: io oggi sono entrata quasi diretta! biglietto intero 9 €), non manca proprio nessuno dei grandi: Bellini, Giorgione, Mantegna, Veronese, Tiepolo, Tiziano, Tintoretto, Carpaccio. come per tutto, ho la mia classifica personale che vede al primo posto Bellini, poi, forse a pari merito anche se per motivi differenti, Veronese e Carpaccio. le mie preferenze sono sempre a pelle, a ricordi, ad associazioni per cui le biografie dei pittori vi rimando ai libri di storia dell'arte del liceo o a wikipedia!

Giovanni Bellini
Non sono enormi da visitare ma credo comunque di essermi persa, ad un certo punto, perché ho saltato la parte delle statue di Canova ed i dipinti di Hayez non li ho trovati. Mi hanno fornito una mappa all'ingresso ma è stato difficile schiodarmi dalla sala XXIII dove erano esposte le opere di Bosch. Ancora una volta, come per la visita del Museo d'Arte Orientale di Venezia e di Palazzo Grimani - dove ho potuto ammirare le visioni nella loro collocazione originaria un paio d'anni fa - ringrazio Vittorio Sgarbi che ha revocato il divieto di fotografare all'interno dei musei statali, grande cosa!
riepilogando per la mostra e le gallerie in generale:

Gallerie dell'Accademia
Dorsoduro 1050
lunedì 8.15-14.00; da martedì a domenica 8.15-19.15 (ultimo ingresso 45 minuti prima)
Ingresso: 9 €; 6 € ridotto (il biglietto poi varrà anche per Palazzo Grimani)
entrata gratuita la prima domenica del mese

Oltre alle Gallerie dell'Accademia e a Palazzo Grimani, gli altri Musei statali che sono gratuiti ogni prima domenica del mese sono il Museo d'Arte Orientale, la Galleria Franchetti alla Ca' D'Oro ed il Museo Archeologico.
Info su http://www.polomuseale.venezia.beniculturali.it/

Vittore Carpaccio, il miracolo della reliquia della Santa Croce al Ponte di Rialto. Non so se notate, il ponte di Rialto quando era di legno ed il bucato steso ad asciugare fuori, come si usa ancor oggi con buona pace di quanto lo considerano antiestetico! 
Una delle sale più rinomate delle Gallerie, con dipinti di Bellini, Mantegna e la celeberrima tempesta di Giorgione
non potevo non mettere una fotina di Carnevale. domani è giovedì grasso ma ancora di maschere fuori dall'ordinario non ne ho incrociate, sapete però che non perdo le speranze fino all'ultimo!
e questa foto è per dirvi, che siate di Venezia o di passaggio, date qualche briciola a questi bistrattati volatili! non saranno aggraziati come i cigni - il che è tutto da dimostrare - ma hanno comunque qualcosa che noi non avremo mai e che invidieremo loro da qui alla fine dei tempi: un paio d'ali


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