21 March 2006

Degustazioni I - GEWURZTRAMINER



Il primo vino che abbiamo degustato alla lezione di ieri sera, è un Gewurztraminer, denominazione Alto Adige doc, della cantina di Caldaro, annata 2004, 14 °. Di seguito riporto la descrizione che ne viene fatta nel sito del produttore (si tratta però dell'annata 2003) e poi, a chiusura del post, quello che abbiamo 'indovinato' noi allievi del corso, ieri sera.

Caratteristiche
Negli ultimi anni il Gewürztraminer è diventato uno dei vini più richiesti dell’Alto Adige. È un vino di colore giallo paglierino fino a giallo dorato, ben strutturato, dal profumo da leggero a penetrante, secco e delicatamente aromatico al gusto. Accanto a lievi note speziate si avvertono anche sfumature di chiodi di garofano, rosa e litchi.

Abbinamenti
È indicato per antipasti di pesce, paté, fegato d’oca, ma è eccellente anche come aperitivo o vino da dessert.

Temperatura di servizio:10-12° C

Dati tecnici
Annata
2003: germogliamento precoce, primavera calda e umida, fioritura molto precoce (metà maggio), estate estremamente calda con precipitazioni scarse fino alla fine di ottobre. Vendemmia molto precoce con uve perfettamente mature e sane

Sensazioni degustative
esame visivo: colore giallo paglierino intenso
esame olfattivo: aromatico con profumi di petali di rose, Lychee e ananas
esame gustativo: pieno e cremoso al palato, finale aromatico di lunga persistenza.

Il vino degustato durante la lezione...
esame visivo:
color giallo paglierino intenso con tonalità verdognole sull'unghia, limpido e trasparente
esame olfattivo: note fruttate, con una spiccata prevalenza di pera Williams (che è uno dei marcatori del Gewurtztraminer), profumo di fondo minerale (pietra focaia) o 'farmaceutico'
esame gustativo: il vino presenta una punta di acidità che ben si accompagna al suo calore (senzazione 'calorifera' dovuta al grado alcolico), il gusto è morbido per un vino di grande equilibri, attacco di bocca notevole, ma poco persistente.

NOTE

1) (esula dal contesto degustazione) da brava e convinta animalista, non abbinerò MAI il Gewurtztraminer al patè d'oca ^-^ povere creature
2) arrivata alla 4 lezione comincio a farmi una vaga idea della difficoltà dell'impresa in cui mi sono imbarcata. Per ora la parte più difficile - e comunque ce lo avevano anticipato - rimane l'esame olfattivo: delle miriadi di profumi e sentori, riconosco solo gli aromi da cucina, e ancora non li decifro nel vino. I profumi dei fiori e dei frutti sono un mistero per me, e, rovinata dalla cultura classica ;-), troppo spesso cado in quella che è una figura retorica che tanto amo, la sinestesia (procedimento retorico che consiste nell'associare, all'interno di un'unica immagine, sostantivi e aggettivi appartenenti a sfere sensoriali diverse, che in un rapporto di reciproche interferenze danno origine a un'immagine vividamente inedita) per cui un profumo per me può tranquillamente essere amaro, con buona pace del docente che si dispera.
3) degustare un vino ad 'etichetta nascosta' mi pare avere poco senso, dal momento che l'esame del sommelier deve accertare se quel vino risponde o meno alle caratteristiche 'codificate' per la sua categoria. Questo lo può fare un sommelier esperto, ma per me che comincio, per lo studio e l'allenamento ai profumi e ai sapori, è molto più efficace prima studiare le caratteristiche che un vino dovrebbe avere, e poi passare ad esaminarlo nella pratica, verificarne le corrispondenze e gli eventuali difetti. Durante le prime due lezioni abbiamo degustato vini ad etichetta nascosta, e ho notato una grande confusione. Ieri sera, invece, il percorso è stato fatto al contrario, in modo più sistematico e (a me almeno) più chiaro.

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