Showing posts with label Japan Autumn 2014. Show all posts
Showing posts with label Japan Autumn 2014. Show all posts

20 January 2016

Lunch at Rose Bakery in Tokyo

se il Giappone è indiscutibilmente il regno del sushi e del gyudon, del famoso manzo di Kobe e del pesce palla - il famigerato fugu - di certo anche le verdure non mancano e la scelta di piatti vegetariani o vegani è davvero ampia! Provate i contorni di Rose Bakery a Kichijouji

Rose Bakery Kichijouji, located inside Atre shopping mall, is a good place to have lunch if you are looking for some vegetarian and gluten-free options while in Tokyo. Of course, if you are vegetarian/vegan with no gluten allergy, the choice on the menu is definitely wider. Considering that the so called coeliac desease is still not very well-known in Japan (hopefully the 2020 Tokyo Olympics will lead the way to a change in this respect), I wasn't expecting to be able to enjoy lunch/dinner at the restaurant (well. mainly izakayas!!) as often as I actually did. Well, to be true, I wasn't vegan at the time (november 2014) so the easiest option for me was to ask for yakitori (skewered grilled chicken) seasoned with pepper and salt instead of the soysause-based marinade. But kushiyaki - meaning simply skewered grilled food - includes shiitake, leeks, green bellpeppers on skewers so I'm sure that, next time, I'll be able to stick to my mainly vegan/once in a while vegetarian diet and still enjoy a satisfying amount of Japanese delicatessen! Actually, my first dinner in Tokyo last time I visited was chilled tofu with grilled shiitake and leeks (and some glasses of plum-wine on the rocks!)

se il Giappone è indiscutibilmente il regno del sushi - che non ha bisogno di presentazioni -  e del gyudon - un altro piatto molto popolare, servito in una capiente ciotola donburi composto da una abbondante porzione di riso giapponese letteralmente ricoperta di stufato di manzo 'alla giapponese' - la scelta di piatti che offre la cucina giapponese non si limita di certo a carne e pesce: le verdure sono altrettanto importanti e presenti e sono la base di molti deliziosi contorni preparati seguendo la tradizione della cucina washoku - se penso alla varietà di specie di funghi commestibili che offre l'arcipelago giapponese, mi commuovo... - ma non solo!


e allora verdure siano, come nella coloratissima selezione di contorni della foto qui sotto, 100% vegana e anche, per mia fortuna, senza glutine! questo è stato il mio pranzo al Rose Bakery di Kichijouji, in data 15 novembre 2014 (eh sì, continuiamo a spizzichi e bocconi con i racconti delle mie avventure giapponesi...)

in senso orario dall'alto: fagiolini e patate, barbabietola, ceci, funghi, insalata di carote e semi, cappuccio viola, e nel mezzo zucchine: sapori diversissimi come diversissimi sono i condimenti scelti per ogni singola verdura. insomma, non dei semplici 'contorni'

l'incontro 'virtuale' con Rose Carrarini, l'anima di questa catena di ristoranti, risale a qualche anno fa ed è tutto merito di un'amica giapponese di blog, Creo - ci siamo conosciute qui su blogspot ma poi ci siamo anche incontrate dal vivo a Tokyo!!  - che posta regolarmente le sue succulente cronache gastronomiche a spasso tra i caffè ed i locali di Tokyo sul blog creo-dairy.blogspot.it/ (è in giapponese ma le foto sono bellissime!)
grazie a lei ho scoperto tantissimi locali della metropoli nipponica e, incuriosita dalla sua recensione di Rose Bakery, ho comprato - correva l'anno 2013 - il libro 'Breakfast Lunch & Tea. Rose Bakery' che raccoglie alcune delle ricette più popolari di questo ristorante (tra cui la zuppa di barbabietola fotografata qui sotto!)
e finalmente, dopo aver a lungo 'sognato' tra le pagine di questo bel libro - che propone anche alcune ricette senza glutine - è arrivata l'occasione di pranzare 'da Rose', proprio con la mia amica di blog! non potevamo che darci appuntamento qui, in effetti!
Rose Bakery non è solo a Tokyo, ma anche a Seoul, New York, Londra e Parigi (nasce proprio nella ville lumiere!), insomma, manca solo in Italia, sigh.


この前日本への旅行から家に帰ってきてから、もう一年が経ちました。
それにしても、その旅の思い出や写真などを未だブログに少しだけアップしました。2015年は波瀾万状の一年だったと言うのは、ブログを一か月一回だけ更新したことから分かると思います。
2016年はどうなるかしら? 健康いっぱい、それから毎週ブログを更新できるように! くだらないですけど、私の新年の決意の一つはブログに関しています。もう一つは12月に受けてみた日本語能力試験に関しています。もう五回目だったから、ちょっと恥ずかしい! 諦めないかぎり、夢は続くのです。

今度の写真集は、吉祥寺アトレのローズベーカリでのランチです。クレオさん、終に私もその日のランチをブログに更新しました。教えてくれてありがとう! ブログのお蔭で (クレオさんのブログのお蔭で!!) 知り合った女の友達とランチできて最高でした。野菜の盛り合わせはグルテンなしなので、色々な話しながら安心して美味しい物を食べられて、今も心の中にキラキラ。
ビーツスープはやっぱりグルテンが入っていたから、食べられなくて残念んでした。今度家で作ってみたいな!

10 December 2015

Japan memories: eating out in Kichijouji - Hitoto

Hitoto, quando ancora si chiamava Base Cafe, nella recensione di un libro di cucina dedicato alla macrobiotica

non importa quanto tempo passi, sempre lì torna il mio cuore: in Giappone! ed allora non mi sembra per nulla fuori luogo riprendere dai miei racconti di viaggio interrotti, con un salto temporale di più di un anno, precisamente al 14 novembre 2014, per condividere un pranzo davvero speciale - macrobiotico! - in un ristorante che, ahimè, a primavera 2016 chiuderà, causa demolizione edificio. per quanti stiano programmando una vacanza natalizia nel Sol Levante, un posto da non perdere davvero: si tratta di Hitoto a Kichijouji, Tokyo. 
Hitoto, però, non è solo un ristorante: fa parte di una realtà più grande, Organic Base, che è anche scuola di cucina macrobiotica e casa editrice - le attività in questo senso continueranno, per fortuna! per saperne di più (ehm....solo in giapponese) vedere link sotto

If you are going to be in Tokyo for Christmas or early 2016, hurry up and visit Hitoto macrobiotic cafe before its scheduled closing in spring 2016! formerly named Organic Base cafe, Hitoto is a cozy macrobiotic cafe located in Kichijouji (address and details below), open 12am to 10pm (closed on Tuesday and Wednesday) where you can enjoy a vegan meal and some gluten-free dishes, although you need to explain in details about your allergies (I explained it in Japanese and unfortunately I did not tested the waitress English!). The building is very old, therefore it will be demolished and re-built next year, loosing its unique atmosphere. This is the reason why Hitoto owner has decided not to re-open his macrobiotic cafe in the new building, cause 'it will never be the same'. But Organic Base also means macrobiotic cooking classes and this activity will continue in their studio located in Musashino. I really hope I will be able to attend, someday! They offer a systematic macrobiotic course but also one-day classes on specific themes, guess I'll try and schedule my next trip in order to attend at least one of those one day classes: http://www.organic-base.com/class/ 

http://blog.livedoor.jp/organicbase/ 


Appuntatevi l'indirizzo del ristorante, intanto: 
Musashino shi, Kichijouji Minami-chou 1-6-7, 3 floor
tel & fax|0422-46-0337aperto 12.00-22.00, last order 21.00 (chiuso martedì e mercoledi)

questo ristorante era nella mia lista dei desideri già da qualche anno - dal 2010, per la precisione, all'epoca si chiamava ancora Organic Base Cafe - spuntato fuori dalle pagine di un libro sulla cucina integrale e macrobiotica giapponese in un collage di foto che mi ha subito stregata: interni ed arredamento a dir poco spartani - cemento e tavoli di recupero ma un'atmosfera calda ed accogliente - e dei set menu dall'aria terribilmente giapponese (senza carne o pesce per cui perfetti anche per chi è vegano!). 

una foto d'insieme del nostro pranzo. purtroppo alcune delle pietanze del set menù non erano adatte alle restrizioni della mia dieta da celiaca, ma sono rimasta ugualmente super soddisfatta!
da celiaca in Giappone, bè, non è stato facile, ma rispetto al viaggio del 2010 sono stata più intrepida negli assaggi culinari e alla fine, ne è valsa la pena (senza effetti collaterali!). 
la ragazza che ha preso le ordinazioni si è mostrata un po' intimorita quando le ho spiegato delle mie allergie (la macrobiotica spesso prevede che il riso integrale venga mescolato con altri cereali) ma alla fine è andato tutto liscio: riso integrale, zuppa di miso, aemono (verdure scottate e condite con una crema a base di tofu) e sunomono (pickles) per il mio primo assaggio di macrobiotica giapponese. ovviamente il tutto è anche vegano!


l'oshibori (il piccolo asciugamano inumidito - caldo o freddo a seconda della stagione - che viene offerto al cliente prima del pranzo) era leggermente aromatizzato con una fragranza al pino: questo sì che è 'servizio'!


adoro il modo in cui è organizzata la cucina: appena protetta dietro il bancone, con tutti gli 'attrezzi del mestiere' in bella vista. e adoro anche la cameriera con il cappello di lana blu!!!


e questa è la foto che immortala il set menù completo: alla fine, abbiamo speso più o meno 25 € in due, questo è il bello dei set lunch in Giappone, prezzi fissi alla portata di tutti (attenzione che a cena la musica cambia!!)

questo è il set menu che ha preso Pasolo, completo di tutte le 'portate'

non ho saputo resistere al foto collage neppure questa volta, con tanto di aggiunta-aggravante di cornicetta in stile natalizio. ma sì, lasciamoci un po' andare!
la scala per accedere al ristorante è davvero stretta e ripida! da un lato, capisco perché sia in programma la demolizione dell'edificio - non dava l'impressione di essere molto anti-sismico - al suo posto ne costruiranno uno a prova di terremoti. certo queste atmosfere si perderanno. sono contenta di averle assaporate, anche se solo per qualche ora. 


25 March 2015

Japan Autumn 2014: Shizuoka

aspettando lo Shinkansen che collega Tokyo a Shizuoka (giusto il tempo per un obento di stagione ai funghi, da consumare comodamente seduti in carrozza!). anche questa volta, non ho resistito al collage ...

Shizuoka, 5-7 novembre 2014.
approfitto di questo pomeriggio uggioso – con questa pioggia, nessun senso di colpa a rimandare il bucato e le altre faccende domestiche ad un giorno di sole! - per riprendere il racconto del viaggio in Giappone, e riprendo da Shizuoka. Tre giorni/due notti alla scoperta di una città che forse è un po' fuori dai soliti itinerari di visita del Giappone, ma che ci ha riservato tante sorprese, ed un'accoglienza calorosissima (e molto alcolica!!). Ho scattato davvero una miriade di foto, più che in altri posti 'famosi', nel tentativo di catturare l'atmosfera rilassata e vagamente hippy di questa città che si affaccia sulla baia di Suruga e che ti fa sentire un po' come un surfista in inverno.
Anche se non so precisamente come debba sentirsi, un surfista in inverno. Quanto alle atmosfere da hippy, credo che la mia percezione sia stata in qualche modo condizionata – alterata - dalle persone che ho avuto la fortuna di incontrare – il barista di Shamrock, i ragazzi della Aoi Beer e quelli di Tolvo, gli chef di Ponkichi, e la varia umanità di clienti con cui risulta sorprendentemente facile attaccare bottone! - perché la città in sé è stra-ordinariamente giapponese.  
anche se ci siamo dedicati per la quasi totalità del tempo all'esplorazione sake-gastronomica della città (ai locali di Shizuoka prevedo di dedicare un post a parte!), nelle pause analcoliche siamo riusciti a visitare qualche sito interessante. cominciamo dalla cultura, allora, facendo tappa al tempio Toshogu.
e per arrivarci, il mio primo viaggio in funicolare! La Nihondaira Ropeway - di cui custodisco gelosamente il biglietto - che ci porta nel cuore della montagna dritti al tempio Toshogu. 

La Nihondaira Ropeway. Sia dal piazzale da cui poi si accede alla funicolare che dall'alto della montagna, si gode di una bellissima vista sulla baia di Suruga, fino alla penisola di Izu

siamo dentro la montagna e la giornata è nuvolosa ma la poca luce che filtra attraverso gli alberi dà al tempio un fascino cupo che mi fa sentire proprio come fossi magicamente caduta in una delle puntate di Inuyasha (scusate, sono una inguaribile otaku...!). 
Questo tempio, che è anche Tesoro Nazionale, fu costruito nel 1617 per volere del secondo Shogun Hidetada, 19 anni prima del più famoso Tempio Toshogu di Nikko (a Nikko ci vanno tutti, io invece sono venuta qui!), e proprio qui è sepolto Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato dei Tokugawa. 


lo so, magari la pozza strapiena di girini poteva non essere il soggetto più interessante da fotografare ma erano davvero secoli che non ne vedevo così tanti. tra l'altro girino in giapponese si dice 'otamajyakushi', non tra le parole più semplici da ricordare!

girini al tempio Toshogu!
anche se dalle fotografie può non sembrare, c'era parecchia gente, tanto che, per avere il timbro del tempio sul 'goshuincho' (una sorta di quaderno a soffietto, con la copertina in tessuto decorata con motivi 'stagionali', su cui si raccolgono i timbri dai vari templi che si visitano), mi hanno ritirato il quaderno all'entrata dandomi un cartoncino con il numero per ritirarlo poi al ritorno!! ci sono rimasta quasi male, di solito mi piace aspettare mentre il monaco 'di turno' mi stampiglia e calligrafa il quaderno, così posso sbirciare indisturbata una dimostrazione 'esclusiva' di shodou (arte della calligrafia, appunto!).


oltre ai girini, ho fotografato anche alcuni dei coloratissimi fregi del tempio. in un giorno di sole devono essere davvero sgargianti.



dal piazzale che si apre di fronte all'edificio della funivia (che ospita anche un grande negozio con i prodotti locali tipici) si gode di una bellissima vista sulla baia: la spiaggia in basso, però, non era gremita di surfisti, ma di serre per le fragole!! comunque, tra i prodotti tipici di Shizuoka, in testa c'è il tè verde, seguito - forse a pari merito - dal wasabi. e poi c'è, ovviamente, la Tamiya!!
un po' di link 'utili':
Kuretake Hotel Shizuoka (abbiamo dormito qui) fantastico il set di bagnoschiuma, shampoo e balsamo all'earl grey!
Tempio Toshogu di Shizuoka
Shizuoka Guide

Sul goshiuncho
i colori di Shizuoka

27 January 2015

Japan autumn 2014: un giorno a Kyoto


un giorno a Kyoto, non basta! questa volta è andata così e l'unico modo sensato per godersi la giornata – tempo davvero grigio ma per fortuna niente pioggia – senza farsi prendere dall'ansia di visitare il più possibile è stato, sostanzialmente, non fare programmi e bighellonare nei dintorni di uno dei miei templi preferiti, tra caldarroste giapponesi, una pausa caffè da Inoda's coffee e un po' di shopping. Non è da me, ma considerata la lista di templi che ogni volta vorrei rivedere e quelli nuovi che vorrei aggiungere ai miei preferiti, incastrare tutto sarebbe stato impossibile.

one day in Kyoto is just not enought!! this time, instead of making plans for our day trip from Omihachiman to Kyoto (and back!), I decided to avoid visiting 10 temples in a row and ending up not even knowing my name anymore, I simply picked my favorite one, Kiyomizudera - always so crowded but so heart-warming - and its surroundings, that is to say Ninenzaka and Sannenzaka streets, my personal shopping paradise, had some roasted chestnuts and a coffee-break at Inoda's coffee, plus did some shopping at Bougatei (there is one other Bougatei shop near Ginkakuji, along Tetsugaku no michi, but I did not know about the one in Ninenzaka! I'm so happy I had the chance to finally get my hands on a kamaguchi bag with cats fabric!)


Il tempio in questione è il Kiyomizudera – nella zona di Kyoto che si stende ai piedi dei monti Higashiyama – che è anche – ahimè – uno dei più famosi di Kyoto – se piace proprio a tutti ci sarà un perché! Sfortunatamente – o no? - è anche una delle mete classiche per gli studenti in gita scolastica per cui anche stavolta, come quattro anni fa, era davvero affollatissimo. L'unica fotografia senza folle festanti di turisti e studenti (qui sopra) è quella che ho scattato da 'sotto', scendendo, perché la struttura principale del tempio è costruita su una piattaforma a 15 metri di altezza, sostenuta da 139 pali di legno (questo mi ricorda qualcosa....anche Venezia sta sui pali!). non è proprio come entrare in una chiesa stipata di gente, perché la struttura stessa dei templi giapponesi offre un'esperienza del sacro completamente diversa da quella a cui siamo abituati noi nelle nostre chiese. Un'esperienza anche fisicamente diversa. Bè, va provata. E probabilmente avrà qualcosa di unico e speciale – e diverso – per ciascuno.

di questa opera di Takehisa Yumeji, mi sono presa la cartolina.
in questa zona si trova anche la casa di questo pittore e poeta giapponese

E poi c'è lo shopping – ma anche questa è un'attività che può avere mille sfumature, no? - tra Ninenzaka e Sannenzaka, due 'stradine' che si inerpicano su per la collina un po' a nord del Kiyomizudera, e che sono letteralmente stipate di negozi di articoli tradizionali e di deliziosi localini e caffè (vedere più o meno tutte le foto di questo post, che immortalano soprattutto i negozietti che si affacciano sulle due vie). L'atmosfera è un po' cambiata da quando ci sono stata la prima volta nel 1997, molti dei negozi sono stati ristrutturati alla perfezione, senza perdere la loro identità 'tradizionale' certo, ma la patina di antico, 'vissuto', che mi aveva tanto colpita al mio primo viaggio qui, quella non l'ho più ritrovata. La prossima volta, bisognerà cercare meglio, o forse altrove, lontano dalle vie più battute.  


I bought some omiyage for my sister in this famous cosmetics shop.
it was so crowded you wouldn't believe it. I had to wait quite a while to get inside the shop and outside too, girls were mad about getting a photo near the shop famous logo 

l'insegna qui sopra è di un negozio di articoli di cosmesi a quanto pare popolarissimo tra le ragazze giapponesi (ho dovuto aspettare un bel po' per fare questo scatto, perché prima di entrare nel negozio vero e proprio, tutte le ragazze in coda si sono fatte fotografare in posa a fianco del famoso logo, chi da sola, chi in gruppo con le amiche...). uno dei prodotti di punta sono gli aburatorigami, letteralmente 'carta togli-oleosità', foglietti di carta sottilissima che, tamponati sulla pelle del viso, eliminano ogni lucidità ed eccesso di sebo, un must di bellezza per le ragazze giapponesi. in realtà sono piuttosto comuni anche da noi, ormai, sdoganati una vita fa da The Body Shop (ricordo che emozione quando ho acquistato il primo pacchettino, parevano cartine per le sigarette!). comunque, il negozio si chiama Yojiya, ha un sito anche in inglese (qui>) e se non passate per Kyoto, potete comprare i prodotti Yojiya anche al narita Airport.


il paradiso delle ceramiche da tavola!



e qui sotto, un tripudio di decorazioni da appendere fatte di stoffa chirimen


immancabile pausa da Inoda's coffee. Nella foto il set lunch con sandwich (ebi fry, ovvero gamberone impanato) e vellutata di funghi. io al solito mi sono dovuta limitare ad un caffelatte! ma stavolta ho comprato un piccolo souvenir da Inoda,  il mini-bricco da latte con il logo del locale, che mi piace tantissimo.
Poco lontano da Inoda's coffee, il Kiyomizu Sannenzaka Museum.

my boyfriend's eby fry set lunch menu at Inoda's coffee, with mushroom soup too.
I only had a cafè au lait and bought a little souvenir for my tea-time at home


inaspettatamente, uno dei negozi di cui mi ero letteralmente innamorata nel 2010, Bougatei, sulla Tetsugaku no Michi, la camminata del filosofo non lontano dal tempio Ginkakuji, si trova anche su Ninenzaka con un altro punto vendita: così stavolta, oltre alla crema da viso al matcha, ho preso anche il lip balm sempre al tè verde ed una borsa 'kamaguchi' con tessuto a tema felino, ovviamente (vedi ultima foto in basso)!

and these are a couple of things I bought at Bougatei: matcha lip-balm and a meow kamaguchi bag, love this fabric and the grey and yellow combination of colors! I need to spend more time in Kyoto, next time...



14 January 2015

Japan autumn 2014: un posto speciale sul lago Biwa

questo è il sandwich/toast (sigillato ai lati!) uovo+cetriolo che ha preso P.,
io mi sono dovuta accontentare di un cafè au lait...e di godermi l'atmosfera unica di questo posto!

un posto un po' fuori dal mondo, affacciato sulla riva occidentale del Lago Biwa: una vista che si apre senza limiti sulle acque placide di questo immenso lago, per un locale che di giapponese sembra non avere nulla...pur avendo tutto! l'attenzione per i dettagli, un disordine solo apparente, studiato ma allo stesso tempo 'naturale' - come certi giardini giapponesi che sembrano crescere spontanei e che sono invece il frutto di costante lavoro e cura - il servizio impeccabile ma pieno di calore, come la stufa che si intravede nella foto qui sotto e che è un po' il cuore pulsante di questo ritrovo davvero speciale.


l'ho in qualche modo 'immaginato' per quattro anni, perché nel 2010 ci eravamo capitati proprio nel giorno di chiusura! all'epoca, tornata in Italia, avevo scovato una mini-applicazione per smartphone tutta dedicata ai locali (ristoranti, caffè, panetterie e boulangerie) della zona del Lago Biwa (vedi screenshots più sotto) perché il mio motto è 'se non lo puoi comprare, fotografalo; se non lo puoi visitare, googlalo! (o play-store-lo, come in questo caso...). non conto le pause caffè virtuali che mi sono concessa nei vari locali censiti in questa applicazione - che, per la verità, si impalla un po' troppo spesso - in particolare quelli della costa occidentale: sembrano avere più 'carattere' e sono diversissimi tra loro, per atmosfere e menù!
Per i patiti delle app come me, qui trovate il link a Biwa Ichi su Playstore

Qui invece potete visitare il sito internet del locale - un po' preistorico.... - giusto per farvi un'idea degli ambienti e per curiosare tra le foto delle specialità dello chalet, che sono il 'set menù' con manzo di Omi e verdure ed il 'cake set' per chi al caffè pomeridiano deve sempre abbinare una fetta di torta!

2010年日本に行った時には、近江八幡の友達と一緒に琵琶湖を巡りながら「シャーレ水ヶ浜」と言う喫茶に連れて行ってもらいました。残念ながら休日だったので、入れませんでした。2010年10月18日ーパオロの誕生日でした。その日から「シャーレ水ヶ浜」へずっと行きたかったですよ。イタリアに帰った時「残念残念!」と思いながら、ネットで琵琶湖に関するインフォを探してみて「琵琶いち」と言うアップリーを見つけました (下のスクリーンショット)。その中には。。。琵琶湖の地域にある喫茶やレストランなどを紹介されていて、「シャーレ水ヶ浜」もありました。

琵琶湖に面していて、建築的にログハウスに似ている「シャーレ水ヶ浜」は本当にユニークな雰囲気の喫茶です。今度行った時にはあいにくの天気なので、屋外の席は無理でしたが、店内にも心地よくて、カフェオレをゆっくり味わって、非常に嬉しかったです。勿論パオロはトーストにしました!
タベログに探してみたら、お店の写真ギャラリーはすごい。是非見てくださいね!



qui sopra la vetrata (i posti più ambiti! appena arrivati, infatti, li abbiamo trovati già tutti occupati, per cui ci siamo sistemati su un tavolo molto rustico ricavato da un enorme tronco d'albero) e sotto, un paio di scatti dello Chalet così come si presenta dall'esterno.
oltre a noi, giovani coppie, due famiglie con prole al seguito e qualche solitario avventore: una clientela super-eterogenea perché in un paese in cui l'ospitalità è quasi una religione, nessuno si sente mai fuori posto.

mappa dei locali nella zona attorno al Lago Biwa,
dall'applicazione
Biwa Ichi
questa è la pagina dedicata allo Chalet Mizugahama nell'applicazione per smartphone Biwa-ichi.
Oltre ad una descrizione del locale,  con indirizzo e contatti vari, c'è una mini-photogallery.

una photogallery davvero ricca - più di 300 foto - dello Chalet Mizugahama è disponibile su Tabelog, un portale giapponese tutto dedicato alla ristorazione, con recensioni di locali sparsi per tutto l'arcipelago nipponico: un ottimo strumento per farsi un'idea di cosa propone un locale, se ancora non ci siete stati e pensate di andarci (lo so, è tutto in giapponese, ma che posso farci ^_^)
in effetti, sia il cake set che l'Omi-beef set sembrano davvero ottimi!



11 January 2015

Japan Autumn 2014: dining out at Omihachiman


ed arriviamo ad uno dei miei argomenti preferiti: la cucina! in generale, e giapponese in particolare. Il titolo del post mi fa venire in mente quello che avevo dedicato ai ristoranti di Takayama, dining out in Takayama appunto, così aggiungo anche l'etichetta relativa, per nostalgia!

Tre sere ad Omihachiman, una cena casalinga e due cene al ristorante. Come al solito, in Giappone ho fatto il pieno di carne, visto che è semplice chiederla solo shioyaki (ovvero cotta alla grigia solo con sale) e questa volta ho assaggiato il famoso (fama recente) manzo di Omi.
Ho fatto incetta di biglietti da visita quasi dappertutto (dove manca il biglietto da visita, ho lo scontrino! bè, veramente, ho comunque tutti gli scontrini...) per cui non devo diventare matta a ritrovare i vari locali su tabelog ed in giro per internet!
Il ristorante Morishima, specializzato in Omi beef, è anche macelleria per cui serve la carne di propria 'produzione'. A dire la verità, scrivere queste cose un po' mi turba, visto che solitamente non mangio carne. Non so se questo possa servire come compensazione per tutta quella che ho mangiato durante l'ultima vacanza. Questa volta, però, ho esplorato anche altre vie, altri gusti, sono stata un po' più audace...prossimamente su questi schermi!
普通お肉を食べない私。。。今度日本に行った時にはお肉ばかり食べてしまって、ちょっと責任を感じます。。小麦粉と甲殻類のアレルギーがあるので、やっぱり安全に外食することがちょっと大変ですが。。。お肉はどこのレストランや居酒屋でも塩焼だけで作って貰えるので、安全に外食出来て、最高でした。
では、今度の更新は 近江八幡市グルメーに集中します!三泊だけでしたが、二回レストランでディナーして満足でした。
近江八幡市に着いた日には、 すごく上品なレストランで近江牛を食べさせて貰いました。。。初めてのシャブシャブ料理は美味しくて美味しくて! お肉だけでなく、豆腐と野菜、餅も食べて、それから土瓶蒸しも(えびなし)、日本料理の様々な味にびっくりしました。お肉は柔らかくて、バターのようでしたが、一番私を驚かせたのは土瓶蒸しでした。というのは、そんなに本格的な出しは初めて食べたことで、和食の本来の味が少し分かってきました。忘れられない味です。

美味しい出しをとるのが難しい。。。10年間がかかりそうです。。。


con la carne arrivano sempre abbondanti verdure + tofu (così non ci facciamo mancare le proteine! di tutti i tipi....)
Tutto questo ben di Dio è stato cotto in 'stile' Shabu Shabu, una cottura 'al tavolo', tipo hot pot, che consiste nel cucinare via via sottili fette di carne di vari tagli, verdure, tofu, vermicelli e alla fine mochi, in un brodo a base di alga konbu. alla fine, il brodo che rimane è ovviamente delizioso, perché prende sempre più sapore e corpo man mano che vi si cucinano i vari ingredienti. per mia fortuna, questo brodo di base non ha glutine, ci hanno comunque portato due pentole differenziate, perché i vermicelli avrebbero 'contaminato' la mia. 


come si può intuire dalla prima foto, ho viaggiato portandomi da Venezia una bottiglietta di tamari senza glutine della Lima Food. Per la carne appena scottata nel brodo ci sono varie salse, io ho optato - un po' perché è stata una scelta obbligata - per quella più basic, limone e tamari (sorprendentemente buona!). Il sapore più autenticamente giappo di tutta la cena è stato però quello del doubin-mushi - ho scordato l'immancabile foto ma se cliccate sul nome potete farvi un'idea di che si tratta - un delicatissimo brodo con funghi matsutake (in stagione in autunno) e gin'nan (bacche di ginko) servito in una piccola teiera di terracotta. Me ne hanno preparato una versione senza crostacei - visto che sono allergica pure a quelli - ed è stata un'esperienza, perché il brodo dashi che si usa come base era davvero eccezionale. 

Omi beef Morishima, Omihachiman, chiuso il mercoledì 
(siccome non è Tokyo, chiudono alle 21.30 e last order alle 20.30)
www.oumi-usi.co.jp

Noi abbiamo cenato al piano superiore, in una saletta privata da 6 (l'ultima foto in basso)


ed eccoci di ritorno da Chiyo! la mitica izakaya 'dietro l'angolo', dove P. può bere la birra più buona del mondo, la Suntory premium, e io posso godermi dell'ottimo sake accompagnato da ottimo cibo.


Chiyo è un'izakaya (osteria?) a gestione famigliare, mamma (la si vede in foto, cara!) e figlio. Dopo quattro anni ancora si ricordavano che sono allergica al glutine...quando si dice il 'servizio'.


次の夜は、友達の家のすぐ近くにある「ちよ」という居酒屋でディナーしました。
2010年近江八幡に行った時には初めて「ちよ」で外食して、私も彼もとても気に入りました。日本酒も美味しいし、料理も上手いし、ちよの御祖母さんもすごく親切です。4年経っても私のアレルギーのことちゃんと覚えていてくれて、びっくりしました!お気づかい有難う!
私が食べたのは。。。焼きさんまと塩胡椒焼き鳥とマッシュルームのレモンバター煮でした。
ご馳走さまでした。又今度!

sanma alla griglia con daikon grattugiato


 funghi misti saltati al burro e limone


 e gli immancabili yakitori al sale!


Chiyo non si può descrivere, si deve provare!
ちよ近江八幡駅南口駅前通り
0748-37-5539

Purtroppo non ha un sito e non ho trovato recensioni in giro per il web...ma non demordo!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...