13 September 2010

viaggiatori nel tempo

il collezionismo è una patologia.
o almeno, lo è quando si cominciano a collezionare oggetti non per le loro peculiarità estetiche ma esclusivamente per la loro funzione: sempre la stessa. come niente fosse, mi trovo ad avere quattro agende 2010. bè, una è una 2011 18 mesi, ma siccome l'ho comprata perché contiene ben 6 mesi del 2010, conta di più come quarta agenda 2010. colleziono anche scatole. ma questo è normale. una diversa dall'altra, per colore, forma, decorazione, epoca. piccoli capolavori intagliati nel legno, svuotati per contenere, ognuno vale per sè e che rimanga vuoto o lo si riempia di caramelle, puntine o vibrisse di gatto, poco importa. una collezione degna di rispetto. ragionevole.
ma con le agende non so davvero come giustificarmi.
il mio 2010 ha su per giù 2077 giorni. e sospetto che riuscirò a migliorarmi, il prossimo anno. quello che conta è il metodo. e la perseveranza.  perché, ci si potrebbe lasciar scoraggiare, dall'inesorabile scorrere del tempo. a settembre, comprare un'agenda che è già scaduta per tre dei 18 mesi e cominciarla dal primo giorno con appunti sul futuro. il 28 giugno e il 9 settembre assieme come fossero due universi paralleli. perché le agende sono come macchine del tempo, non si può non intuirne la magia. le si può scorrere avanti indietro, riempirle a ritroso. inventarle per i mesi che ancora non sono trascorsi, con cose che non si realizzeranno mai.
mi sono spesso chiesta chi mai potesse comprare quelle che rimangono invendute per l'anno in corso e che qualche astuto cartolaio ha il coraggio di vendere a prezzo scontato - stanno sempre in un espositore vicino alla cassa, l'equivalente di lamette per la barba e profilattici del supermercato. ero convinta che semplicemente si trasformassero in impropri block-notes e che venisse dimenticato il loro essere 'agende', passato sotto silenzio o ricoperto da della carta fiorentina fissata con il nastro adesivo.  invece no. capisco ora, che c'è un universo di viaggiatori del tempo come me, là fuori, che ha bisogno di pezzi di ricambio per non restare a terra. viaggiano su e giù - saltano persino da un'agenda all'altra, annotando il visibile e l'invisibile -  sempre attenti a tenerne una da parte per ogni anno. ancora bianca. inesplorata.



la rabbia svapora dopo qualche riga. un panino burro e salmone affumicato e una teglia di zucca e porri gratinati.
 
 


1 comment:

Mara said...

pensa a dove sarai tra un mese....:))))
buona notte.

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