oggi ho spolverato un po' in giro per casa perchè preferisco andare in vacanza con la casa pulita (mi illudo di trovarla come l'ho lasciata ma in realtà la polvere inesorabilmente si deposita su tutto dopo pochi giorni, anche con le finestre chiuse...) e dai colti della libreria è sbucato il mio attestato del Proficiency di giapponese, incorniciato e davvero super impolverato. 2009, avevo studiato davvero tanto, non ero per nulla sicura di passarlo e quando è arrivata la busta, non la busta piccola che ti comunica che no, non ce l'hai fatta ma una busta A4 che non può che contenere qualcosa che va di sicuro festeggiato, incorniciato e appeso, credo sia stato uno dei momenti più felici della mia vita.
E' rimasto un bel po' appeso in camera, e poi dopo i lavori di ridipintura radicale di qualche anno fa, non so come e perchè, l'ho declassato dal muro alla libreria, infilato sopra una pila di libri, nascosto alla vista. Lo stesso è accaduto allo studio del giapponese, soprattutto dall'inizio del covid...niente più lezioni, pochi momenti dedicati allo studio e la sensazione di essermi fermata, di non avanzare più. Di aver puntato i piedi giusto per non andare indietro.
quando smetti di fare quello che ami e che ti da gioia, smetti anche di essere te stessa. quello che ti ha definita fino a qual momento, va a finire chissà dove e i tuoi confini - mi piace avere un confine - si perdono in una miriade di attività senza capo nè coda.
nel 2020, avevamo sognato di tornare in Giappone ed è arrivato il covid...ora il mio Pichan ha quasi 17 anni, un gattone che invecchia e che sta diventando un po' bacucco (:-) , e due anni fa abbiamo adottato Mulan che è una micia davvero difficile, che per una notte che siamo stati via (con sorella in cat sitteraggio) non mi ha guardato per giorni....
con queste premesse il Giappone mi sembra ancora più lontano... ci sono stata la prima volta nel 1997, da studentessa, poi più nulla.
Quasi mi ero rassegnata a non tornarci più e poi nel 2010, nel 2014, nel 2016 con Paolo! addirittura tre viaggi nel Sol Levante in 6 anni, a pensarlo mi sembra fantascienza....
se penso al nostro viaggio del 2016, lo sento lontanissimo....la mia "famiglia" di Tokyo, non esiste più, credo che anche la casa di Eifukucho dove mi hanno ospitato da studentessa, sia stata rasa al suolo. anche M., la mia vecchia amica di Omihachiman, non la rivedrò più. il mio Giappone, passava da loro.
Quando certe cose della tua vita sembrano così remote da non sentirle più tue. Cosa fai? Bè, te le riprendi.
chissà perchè tra tutte le stagioni, l'estate mi mette più malinconia...questo post ha preso una piega che per la verità non mi aspettavo, voleva essere solo un foto album ed è diventata una elucubrazione mentale :)
riprendiamo dalle foto... visto che non aggiorno da un po', dal compleanno, un po' di foto di questi ultimi mesi
la pizza di Paolo! spero che in montagna, con il fresco, la prepari di nuovo :)
coffee time con il catalogo stufe a pellet per la casa in montagna
dall'inizio dell'anno, siamo stati in montagna - sempre in giornata causa gatti - quasi tutti i fine settimana, a bonificare e sistemare casa nuova. c'è ancora molto da fare ma un passo alla volta, si fa! e da doamni, Molly permettendo (se si fa mettere in trasportino) partiamo per le ferie
Tramonto su Punta Sabbioni
Pichan :)
il massimo che preparo ultimamente, minimo sforzo, massimo gusto
vestito estivo anche alla finestra della mia cucina, con questo tenugui marino (mi fa fresco solo a guardarlo!)
il bilancio delle giornate di mare al momento è zero... ho fatto giusto un pediluvio nella spiaggetta dietro ai Murazzi, la scorsa settimana, dopo una mattina in gattile. ma l'estate sa di Giappone, forse per via di Totoro o dell'estate di Kikujiro: non so da dove arrivi questa associazione ma me la porto dietro da tempi che non ricordo. A casa in montagna ho già portato riviste giapponesi, riso da sushi, miso, tamari, qualche ciotola e i bacchetti, per cui gli ingredienti per queste vacanze nippo/venete ci sono tutti. ora manca di mettere nello zaino la bussola che ho perso, e direi che sono a buon punto.