siamo quasi alla fine di maggio, a Venezia fa caldissimo e mi aspetto che esploda da un giorno all'altro il canto delle cicale di san Francesco della Vigna (nell'attesa, me le riascolto in cuffia dal cellulare. lo scorso anno le ho registrate per combattere la nostalgia che ogni tanto mi prende d'inverno...) ed io ancora devo caricare le foto del mio risotto di Pasqua (vegetariana) e degli acquisti fatti al mercatino di marzo! per cui questo è un post-flash back su aprile, più o meno, con solita incursione nella cucina giapponese nei miei ormai quotidiani tentativi (in costante miglioramento) di replicarne sapori, odori e metodi di cottura.
cominciamo da, due libriccini di cucina (anzi, dolci, chiffon cake e dolci a poche calorie) e due sottobicchieri giappi comprati al solito mercatino di via Garibaldi: c'è sempre questa bancarella di ragazze giapponesi venezianizzate - vendono libri e riviste a 1 €!! - e trovo ogni volta qualcosa da comprare
家の近くに行われる市場で古本を二冊買いました!Veneziaに住んでいる日本人の 屋台がありました |
al mercatino che si è svolto in aprile ho preso un libro sul pane (anche se sono celiaca, traduco e adatto, in alternativa mi perdo nella grafica molto giapponese!) e un dizionarietto monolingua.
e poi ho sperimentato lo shiosake, ovvero il salmone al sale. in Giappone vendono i filetti già trattati col sale in comode vaschette nel banco frigo del supermercato (però la mia anima eco trema al pensiero della quantità di imballaggi..vabbè) ma lo si può preparare anche a casa, con salmone freschissimo, semplicemente 'impanandolo' nel sale fino e lasciandolo riposare per due giorni in frigo, adagiato su un colino con sotto un piatto fondo perché perde molta acqua. siccome vado al mercato di sabato, al mio ho fatto fare solo 24 ore di salatura per averlo pronto la domenica a pranzo. sciacquato ed asciugato, lo si cuoce in padella antiaderente senza bisogno di altro. saporito e più leggero del salmone non salato, perché perde tanto del suo grasso.
shiosake? |
come si può dedurre dal tarassaco, questa foto risale ai primi di aprile! il salmone al sale era proprio buono |
restando in tema di cotture alla giapponese, il soggiorno dalla mia amica M. che abita vicino a Kyoto è stato l'equivalente di un micro corso di cucina casalinga giapponese, specialmente per alcune dritte tattiche che mi ha spiegato. la prima, 'banale' in un certo senso ma di grande effetto, è la cottura al cartoccio in padella antiaderente. unico accorgimento è quello di preparare cartocci piccoli, monoporzione, ma assicura una riuscita perfetta e velocissima, forse un po' omotenashi (mi capisco io da sola..). per questo cartoccio salmone, chiodini, porri ci vogliono al massimo 9 minuti! i chiodini sono degli ottimi sostituti di alcune tipologie di funghi giapponesi, ad esempio degli erenghi (che sono di forma molto diversa ma simili di sapore)
nel cartoccio vanno adagiati i porri tagliati per lungo e 'sfogliati', per fare un letto su cui disporre poi i chiodini precedentemente saltati all'aglio e il salmone crudo, salato e pepato |
cosa manca? Pasqua! risotto di asparagi con fiori di zucchine, fiori di zucchine impanati e fritti, con stracchino di capra e colomba sarda alla ricotta di capra. (la ricetta l'ho adattata dal numero di aprile di Cucina Naturale, appena la recupero dagli anfratti di casa la posto anche qui)
completamente senza burro, questa colomba prevede come parte 'grassa' solo la ricotta di capra ed è profumata di agrumi |
4 comments:
sono gravissima: alle 9.23 ho già voglia del menu di cui sopra...bacioni!!!!
(putor)>>sto facendo uno studio sulle parole randomizzate per la verifica :)
a me una volta ha dato 'mortem' ... non ci ho dormito la notte! ho temuto fosse tipo oracolo -_-
che belle ricette, carino il tuo blog!
Passiflora, grazie mille per la visita! e complimenti per il tuo blog, mi sono ripromessa di cercare a ritroso qualcosa sul Signore degli Anelli (vista la golosità degli hobbit...)
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