27 July 2011

due settimane in montagna

relax con libri giappi, ipod e una tazza di té (in uno dei rari momenti di non pioggia)

frittata weight watchers patate pancetta..

zucchine e carote al timo

banco formaggi al mercato di Feltre



siamo solo al quarto giorno ed il bilancio è: una mattinata di sole, un pomeriggio coperto e tutto il resto del tempo, pioggia! a catinelle, e freddo, e tuoni. il ghiro custode della casa, chiusa per la maggior parte  dell'anno, la prima notte ha protestato rantolando il suo disappunto con versi da ghiro (spaventosi nel silenzio
della montagna) così ho deciso di tenere relegati i miei mici a piano terra, in cucina, almeno per la notte. al sicuro dal famelico ghiro che, non si sa mai, potrebbe rosicchiarmeli! se non fosse che ieri sera, l'ho visto, per due volte, questo benedetto ghiro che non ci fa dormire. scende al primo piano dove ho la camera attraverso l'intercapedine di legno del giro scale, sbucando fuori da sopra la porta. ci siamo studiati per qualche secondo, mi è scappato pure un urlo, ma più che altro di sorpresa. poi il primo pensiero è stato 'e come lo salvo dai miei famelici gatti'?. così adesso, continuo a farli dormire in cucina, i gatti, ma per l'incolumità del ghiro (che, unica nota poco poetica, puzza da moriree!). prima del 7 agosto, conto di riuscire a fotografarlo. magari anche ad addomesticarlo!
comunque, piove, ed è freddo. non ho neppure uno stampo per torte (veramente la cucina, che è una zoppas d'antiquariato, ha pure il forno rotto, ma ne ho uno di emergenza del tipo sfornatutto della cat) e ho dovuto comprare un piumino da letto di 'emergenza' perché le coperte sanno tutte da muffa (...e sole per poterle arieggiare non c'è!) completo di set copripiumino nuovo (il tutto alla 'modica' cifra di 120 €, grr).però più di tanto non mi scompongo. il camino va tutto il giorno, posso concedermi del vino rosso senza che mi venga un collasso per l'effetto alcol+caldo, uso il forno tutte le sere e oggi, al mercato di Feltre (tutti i martedì e venerdì, il martedì c'è la versione grande, da non perdere: vendono dai pulcini alle trapunte, passando per tutto il resto), ho comprato la prima zucca! oltre ad una trapunta/copriletto che non c'entra nulla con le cose che mi piacciono di solito, ma, si sa, sotto l'influenza dei formaggi di montagna una volta ho persino comprato una tovaglia tirolese!
il fatto è che, appena mi sposto da Venezia, mi sembra quasi di andare all'estero. in senso buono. nei negozi di casalinghi trovi davvero i casalinghi, e non le maschere o i vetri di Murano fatti in Cina, dal giornalaio ci sono solo giornali e riviste e magari qualche cartolina vecchio stile con  l'abbinamento montagna+canzone alpina, e non qualche giornale e tutto il resto maschere. insomma, compro qui quello che mi serve per il resto dell'anno! ho anche scovato un negozio tutto per celiaci a Limana, sarà uno dei luoghi da esplorare nei prossimi giorni, visto che ci sono capitata in pausa pranzo. ma dalla vetrina, promette bene! (la foto non sono riuscita a caricarla...). Il negozio è Mamey, a Limana, via La Cal 63/1

p.s.: connettersi con la chiavetta è un incubo...ieri ho fatto due ore di tentativi per pubblicare questo post, oggi di nuovo..con la metà delle foto. forse ci si riaggiorna quando sarò tornata in laguna.

17 July 2011

Il Redentore non si può spiegare

Riva degli Schiavoni

lo posso dire, è di sicuro la festa che amiamo di più (subito dopo c'è la Madonna della Salute).  possiamo tranquillamente fare a meno dell'albero di Natale in Piazza San Marco, ma con il Redentore non si può proprio scherzare. e non ci piove mai, su questa notte. può fare un temporale il sabato pomeriggio, acqua a catinelle dopo la mezzanotte, ma la festa di barche addobbate con miriadi di lanterne di carta e la magia dei fuochi che esplodono sopra San Giorgio e la cupola della Salute sono protette in una misteriosa bolla in cui il tempo è sempre quello giusto. ieri sera li ho visti...dalla giusta distanza. sempre, sempre, cerco di mettermici sotto, ogni fuoco sparato mi risuona nella cassa toracica e a fine spettacolo rimango senza voce per i troppi 'yuuuh' gridati nel frastuono generale. ma quest'anno era sulla 'lontana' Sant'Elena, l'isola di San Giorgio a metà strada tra me e il centro dello spettacolo, ed i botti così lievi che parevano silenziati. ma è stata la giusta distanza, per vedere, la città sotto, e l'acqua, da destra a sinistra un'orizzonte di palazzi e chiese che tutto il mondo ci invidia, e  nel cielo nero e afoso di metà luglio fuochi d'artificio come sontuosi lampadari di vetro tirati a lucido per quest'unica notte in cui, uno dopo l'altro, vengono accesi per noi, in una apocalittica prova generale di tutte le luci.

impossibile rendersi conto da una foto della quantità di barche e barchette di ogni tipo...il Bacino San Marco è stipato all'inverosimile
 

lo splendore generale

non c'è ristorante, terrazza o altana che non siano addobbati a festa con lanterne colorate (e io che non ho nulla da addobbare, le lanterne lo ho comunque!)

i plateatici misteriosamente raddoppiano!

dove non ci sono i ristoranti, i veneziani sistemano tavoli e careghe, qualche lanterna, e tanto cibo (bigoi in salsa uber alles!) la serata si passa così, tra cibo vino e chiacchiere in attesa dei fuochi (e dell'anguria)

da Sant'Elena sembra tutto lontanissimo

taaaa-daaaaaaaaa




e su tutto, un'enorme luna a vegliare silenziosa, dimenticata da tutti

14 July 2011

tentacoli di cotone (e pollo teriyaki)


tentacoli di cotone nella penombra del mio corridoio
ad ingannare il caldo di un'estate che è già a metà
la mia casa si trasforma in un piccolo acquario, lavanda sottomarina sui balconi
e due pesci gatto che inseguono gamberetti scivolando sulla veneziana di conchiglie

(aspettando l'uomo del condizionatore)


prendete due cosce di pollo disossate e senza pelle, tagliatele a pezzi (media grandezza, da boccone insomma!) lavateli ed asciugateli per bene. infarinateli con della maizena (come da prontuario). preparate la salsa teriyaki  mescolando: tre cucchiai di sakè, tre cucchiai di tamari senza glutine, tre cucchiaini di zucchero bianco, e mettetela da parte. in una padella antiaderente scaldate un cucchiaio d'olio di girasole bio, rosolateci il pollo (due minuti per parte) e finite la cottura versandovi la salsa teriyaki. cucinate ancora per 5-6 minuti, fino a che la salsa si sia consumata ed il pollo sia ben caramellato.

07 July 2011

plumcake salato senza glutine (pomodorini feta timo) e un obento

ciotola acquistata al mercato dell'Artigianato di Feltre!

un post a 'blog unificati', visto che comprende ricetta + obento (non tradizionale!). che bello starsene a casa di giovedì...anche se aspetto il tecnico del telefono e la consegna di un pacco con Dhl e non so fino a che ora mi toccherà stare in attesa. ma i gatti sembrano davvero felici di avermi per casa, mi girano intorno e non si allontanano mai troppo (d'altronde, a casa mia non ci si può mai allontanare troppo, visto che in sette passi la si percorre tutta!) 


comunque, l'altro giorno ho provato a fare un plumcake salato (dovrò studiare la differenza tra cake e plumcake salato, perché sulle riviste li chiamano cake, boh!) mi aveva ingolosita una foto vista sull'ultimo numero de La cucina del Corriere, che ne propone uno pomodorini broccoli (broccoli..? di 'sta stagiooneee? approfitto della parentesi aperta: La Cucina del Corriere ha foto mozzafiato ma un giorno spero spiegheranno ai lettori perché, regolarmente, prima del sommario c'è uno spazio - che è 'doveroso' - dedicato alla spesa d luglio, mentre a spulciare le ricette gli ingredienti di stagione sono sempre affiancati da altri che proprio non c'azzeccano...e poi, un appello personale, basta ricette col tonnoooo! che tra un po' ve lo sognerete!! sfogo personale finito). per carità, i broccoli al mercato li trovo anche, ma già gli ultimi che ho comprato a fine marzo non sapevano più di nulla. per la verità, ho visto delle cosiddette 'cake' molto più appetitose e rispettose della stagione in giro per i blog che seguo!
tra l'altro...il mio non è propriamente un plumcake salato, ho semplicemente preparato l'impasto base della mia torta di ricotta e ciliegie (senza zucchero ovviamente...) e l'ho adattato al salato, perché essendo piuttosto pigra quando azzecco un impasto che mi soddisfa poi cerco di adattarlo a varie preparazioni (è troppo comodo!).
così ho aggiustato le dosi di uova, aggiunto feta, pomodorini secchi e timo del mio balcone, un po' di farina di Schaer mix pane e non è venuto per niente male. unico neo, a casa ero convinta di non avere lievito per torte salate (w l'ordine, in realtà c'era, sgrunt) e ho usato mezzo cucchiaino scarso di bicarbonato, non so se sono solo io ma il gusto di bicarbonato poi lo sento e mi disturba!

eccolo:
(per uno stampo da plumcake piccolino, 22 cm)
:: 200 gr di ricotta
:: 60 gr di feta
:: 3 uova
:: 3 cucchiai di farina di riso come da prontuario)
:: 2 cucchiai di farina Schaer mix b
:: 2 cucchiai di fecola di patate (come da prontuario)
:: 8-10 pomodorini secchi sott'olio
:: qualche rametto di timo
:: due pizzichi di sale
:: mezzo cucchiaino scarso di bicarbonato o, meglio, lievito da torte salate (come da prontuario)

preriscaldate il forno a 180°. in una ciotola di vetro, lavorate la ricotta e le uova, salate e aggiungete le farine setacciate con il bicarbonato. aggiungete i pomodorini sminuzzati, la feta sbriciolata ed il timo, quindi trasferite l'impasto nella forma da plumcake rivestita di carta da forno bagnata con acqua.
infornate abbassando i gradi a 160° per 30 minuti circa, e lasciate il plumcake a riposare altri 10 minuti a forno spento. sfornate, lasciate raffreddare e mangiate!




due fette di plumcake tagliate a rettangoli piccoli si possono tranquillamente far stare nell'obento mica deve essere per forza solo giappo!). in questo caso il plumcake accompagna una insalata tipo greca (cipolla mai!) di pomodorini, feta, olive nere e basilico.

04 July 2011

gita a Feltre

gita a Feltre per la Fiera dell'Artigianato



peccato ci fossero pochi visitatori (questa però l'ho scattata all'ora di pranzo) comunque anche a Feltre con chi ho socializzato? con degli espositori giapponesi, ovviamente...
北Veneto地方のFeltreという町に毎年すごい技芸の市場が行われている。一昨年初
めて行ったが去年残念ながら行けなかった。今年頑張って日帰りに行ってきた。
やっぱり甲斐があった。なんとか不思議な縁でどこへ行っても素晴らしい日本人と会ってしまうからだ。心の中に日本人になりたいなあ。。。の上。。ショッピングしちゃった。ちょっとやりすぎたけど、一年一度であったらそんなに悪くないよ。買った物は。。。まだ持ってない!手作りなので、オーダして楽しみに待っている。

オーダしたのはこのユニークな靴。。とこの指輪。。sambuco ring
今度届いたら写真をアップするよ。
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